FALISCI, Vasi
P. Mingazzini
Nell'ambito della ceramica etrusca del IV sec. a. C., occupa un posto distinto una classe di vasi dipinti, che può con grande probabilità essere assegnata al territorio dei [...] di più si pensa al desiderio di esprimere l'ebbrezza amorosa in un modo intenso, ma non volgare. La scritta, in dialetto falisco, dice: foied vino pipafo cra carefo "oggi berrò il vino, domani non ne avrò".
I vasi f. più antichi (ai quali andrebbe ...
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FLUIDO, Gruppo
P. Bocci
Classe di vasi a figure rosse tardo-falisci, così denominata dal Beazley, che può essere stata prodotta a Faleri o in un'altra città, ma sempre per opera di emigranti falisci, [...] perché appare in stretta connessione col gruppo falisco.
Molti sono i tipici contrassegni falisci che uniscono i due gruppi: la decorazione a lingue sulle spalle, cui spesso si aggiungono gli ovoli in una striscia sottostante, le palmette ...
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BONN, Pittore falisco di
P. Bocci
Ceramografo, al quale si attribuiscono due stàmnoi falisci a figure rosse, uno dei quali, da cui deriva il nome al pittore, particolarmente interessante per la scena [...] di battaglia, in cui sembra di poter riconoscere la prima rappresentazione di guerrieri galli nell'arte classica. La figura del giovane nudo ucciso, disteso sul dorso, trova riscontro nel sarcofago di ...
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ETRUSCHI, Vasi
ETRUSCHI, Vasi: v. bucchero; per i vasi dipinti v. alto-adriatica, ceramica; falisci, vasi; si vedano inoltre i vari ceramografi etruschi indicati con i nomi convenzionali di Pittori: [...] di anfiarao; dell'aurora; della biga vaticana; di bruxelles r 273; della colonna tuscanica; del ganimede di oxford; di hesione; di kaineus; di kyknos; di londra f 484; di micali; della monaca; della palestra; ...
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FALISCA, Civiltà
S. M. Puglisi
I confini territoriali della civiltà f. possono essere tracciati solo genericamente, indicando la tradizione letteraria i Falisci come un popolo che, insieme ai Capenati, [...] a N del Tevere, nel V-IV sec. a. C., e specialmente dopo la caduta di Veio, l'ambiente falisco manifesta la sua appartenenza all'orbita politica etrusca, senza che ciò significhi assimilazione culturale. La civiltà f. infatti mantiene spiccate ...
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NEPI (Nepet)
L. Rocchetti
Centro dell'alto Lazio a N del Soratte il cui territorio era tra quello dei Veienti e quello dei Falisci; non si sa se i suoi abitanti fossero falisci o etruschi: furono rinvenuti [...] anche catacombe cristiane). Il materiale restituito è del periodo orientalizzante; abbiamo materiale d'importazione greca, d'imitazione falisca ed infine romana. Grandi tratti di mura etrusche e romane sono visibili dal lato di Porta Romana: come ...
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AURORA, Pittore dell'
P. Bocci
Ceramografo etrusco al quale è stato attribuito questo nome dalla rappresentazione dell'A. su uno dei più bei vasi falisci: il cratere a volute 2491 del Museo di Villa [...] Il legame che incornicia la palmetta partendo dal cuore si ritrova nello stàmnos 1755 di Villa Giulia ed in altri vasi falisci. Sul collo del cratere si riscontrano quattro tipi di ornato (vedi descrizioni nel Beazley, pp. 83-84) alcuni dei quali per ...
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DIESPATER, Pittore di
P. Bocci
Ceramografo falisco il cui nome è stato derivato dall'iscrizione (insolitamente posta su una stretta striscia sopra la pittura) dello stàmnos 1599 del Museo di Villa Giulia [...] mito della contesa fra Marsia ed Apollo. Per l'eleganza e la perfezione del disegno il Pittore di D. si data all'inizio della produzione falisca, che si estende per tutto il corso del IV sec. a. C.
Bibl.: J. D. Beazley, Etr. Vase-paint., pp. 73, 77 ...
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GANIMEDE DI OXFORD, Pittore di
P. Bocci
Ceramografo etrusco, a cui si attribuiscono due stàmnoi a figure rosse: il primo, da cui gli viene il nome, con Zeus e Ganimede, ad Oxford, l'altro, a Boston, [...] così simili che devono essere opera dello stesso ceramista; essi ricordano per la forma e gli ornati gli stàmnoi falisci. Nel particolare del ramo di abete, che pende dall'incorniciatura superiore della pittura, lo stàmnos di Oxford assomiglia ai ...
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FALERII VETERES (Φαλέριοι, Φαλέριον; etn. Faliscus, Φαλίσκος)
G. Cressedi
Oggi Civitacastellana, piccola città in provincia di Viterbo, nell'altopiano che declina dai Monti Cimini verso il Tevere, costruita [...] diversa dal resto dell'Etruria, l'ager Faliscus.
Gli autori classici, a cui non era ignota la diversità fra Etruschi e Falisci, attribuirono a questi ultimi una origine greca (leggenda della fondazione di F. da parte di un figlio di Agamennone). È ...
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falisco
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Faliscus] (pl. m. -sci). – Relativo o appartenente ai Falisci (antica popolazione della zona fra i monti Cimini e il Tevere). Agro f., antico nome del territorio intorno a Civita Castellana; lingua f....
fescennino
agg. e s. m. [dal lat. fescenninus]. – Versi f., o più spesso fescennini come s. m. pl., canti rustici, prevalentemente nuziali, dei Latini antichi, di origine italica, così chiamati o dalla città falisca di Fescennio o in connessione...