Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] ) dal punto di vista dell’➔intonazione, sia l’➔italiano standard che le parlate regionali non conoscono il tono sopracuto e il falsetto di cui si serve spesso il francese; manca d’altronde del tutto la curva melodica ‘cantante’ dello spagnolo. Ciò si ...
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GIUDICI, Giovanni
Giulio Ferroni
Nacque a Le Grazie, nel comune di Portovenere, sul golfo di La Spezia, il 26 giugno 1924 da Gino (1892-1965), allora impiegato avventizio che si trovava a passare da [...] desiderio contemporaneo, da una parte il più dispiegato e letterario abbandono di canto, dall’altra il più dimesso falsetto quotidiano. Terminata la scrittura all’inizio del 1986, Salutz uscì presso Einaudi nel settembre dello stesso anno.
Giudici ...
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Suono, formazione del
Andrea Frova
Il suono è la sensazione che si manifesta a livello cerebrale allorché un'onda di pressione ‒ ossia il propagarsi di un'alternanza di alta e bassa pressione ‒ incide [...] (la cavità oro-faringea), determinante non solamente nel caratterizzare le diverse voci ‒ maschile, femminile, infantile, nasale, falsetto, di persone differenti ‒ ma anche nel plasmare le varie vocali. La versatilità deriva dal fatto che le parti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gioachino Rossini domina con la sua fama il mondo operistico italiano ed europeo per [...] di petto segna comunque l’avvento del tenore romantico, prima d’allora infatti i cantanti affrontavano le note acute in falsetto.
Pur guardando all’ideale del “belcanto”, Rossini scrive una sola opera seria, Aureliano in Palmira, per un castrato. Ai ...
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Canto
Serena Facci
Rodolfo Celletti
Il termine, equivalente del latino cantus, derivato di canere, "cantare", indica la modulazione della voce o l'espressione vocale della musica. Unità di suono e [...] baritonali, con acuti che, oltre il sol sul secondo rigo (sol 3), erano emessi con il colore marcatamente chiaro del 'falsetto rinforzato' o 'falsettone' e potevano a volte oltrepassare il do 4. Voce a volte più chiara, ma sempre meno potente ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] il ranz des vaches, canto dei vaccari utilizzato per spingere il bestiame nelle stalle, lo Jodel, canto vocalizzato in falsetto alternato, il Betruf, canto di preghiera salmodiante; fra gli strumenti, l’Alphorn, il Büchel ricurvo, lo Schwyzerörgeli ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] è antica: è lui stesso che, in nota all'epodo li di Orazio, suggerisce di recitare le Myricae più caratteristiche col falsetto stridulo e amaro di Alfius fenerator; e che in certi episodi dell'epos garfagnino insinua le note del duetto pucciniano; e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Considerato il più grande drammaturgo inglese, ovvero il più grande uomo di teatro [...] e ben conservati sono infinitamente troppo larghi per le sue gambe stecchite, la sua grossa voce d’uomo, ritornata al falsetto fanciullesco, risuona stridendo e zufolando. La scena finale che chiude questa storia strana e piena di eventi è seconda ...
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PUGLIA (A. T., 24-25-26 bis e 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Piero BAROCELLI
Raffaele CIASCA
Giulio BERTONI
Saverio LA SORSA
Sebastiano Arturo LUCIANI
Vincenzo VERGINELLI
Nome, [...] bel canto ma piuttosto del canto degli orientali e di tutti i popoli delle regioni pianeggianti, a base cioè di falsetto, il quale rende possibile la risonanza all'aria aperta. I canti amebei dei mietitori o dei vendemmiatori, hanno infatti questa ...
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Teatro, teatri
Paolo Puppa
Introduzione: teatro e metamorfosi
A Venezia, luce, acqua e architettura concorrono a delineare uno scenario onirico. Non appena voci umane animano questi luoghi, subito [...] posto canta sua sorella, mentre il maestro sordo, all'esordio Cesare Polacco, dirige l'orchestra folle, e Cavalieri in falsetto fa il basso, in un'aura da Hellzapoppin lagunare(173), in un intarsio lessicale contaminato tra i registri aulici da ...
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falsetto
falsétto s. m. [dim. di falso1]. – Alterazione della voce umana, che, falsata, oltrepassa la sua estensione naturale: voce di f.; cantare in falsetto. Generalmente si considera in falsetto soltanto la voce virile quando imita la femminile;...
falsettista
s. m. [der. di falsetto] (pl. -i). – Cantante di sesso maschile la cui voce, opportunamente educata, acquista le caratteristiche delle voci femminili (soprano e contralto) sia nel timbro sia nell’estensione.