Eugenio Montale nacque a Genova nel 1896 da famiglia borghese e trascorse l’infanzia e l’adolescenza tra la città natale e Monterosso (nelle Cinque Terre). Non fece studi classici a scuola, ma fu sostanzialmente [...] ”, dedicato a Esterina, adolescente provetta tuffatrice, il cui titolo indica il controcanto sorridente, in falsetto appunto, delle tonalità dannunziane (grigiorosea, paventare, assembrare «assomigliare», elisie sfere, la dubbia dimane, equorea ...
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CALVINO, Italo
Domenico Scarpa
Nacque a Santiago de Las Vegas, nell'isola di Cuba, il 15 ottobre 1923, figlio primogenito di Mario, agronomo, e di Giulia Luigia Evelina (Eva) Mameli, botanica.
Il padre [...] spiritosi, accompagnate da poesie e scherzi in rima, le sue lettere di allora a Scalfari parlano con una voce bizzosa e in falsetto che già annuncia il futuro scrittore: un ragazzo che non sa fare a meno di fare sul serio anche quando scherza, un ...
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CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] silloge, entra in ricercata confricazione con lo sperpero dei mezzi retorici dell'Arcadia più manierata: è il falsetto, nel gusto amabilmente ambiguo di una compromissione contestata, dell'ozioso costume letterario che aveva quintessenziato il "vezzo ...
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La cultura degli anni Settanta del 20° sec. ha prestato una particolare attenzione alle teorie del c. e del riso, facendo circolare in modo nuovo alcuni 'classici' del Novecento, rimasti relativamente [...] vario è stato il lavoro di definizione delle strutture dell'ironia, dell'umorismo, della parodia, del grottesco, del falsetto, della caricatura, del motto di spirito, del nonsense, della satira, della farsa, della beffa, mentre sono stati variamente ...
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PARISE, Goffredo
Domenico Scarpa
– Nacque a Vicenza l’8 dicembre 1929, da Ida Wanda Bertoli e da padre ignoto. Sua madre era figlia adottiva di Antonio Marchetti.
La famiglia, povera, fece ogni sforzo [...] era autentica. Questo tedio, che solo nelle lettere private gli riscatenava il talento visionario, si percepisce come un falsetto continuo in tutte le sue opere, compiute o incompiute, fino al termine degli anni Sessanta, con l’importante ...
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Nella tradizione retorica occidentale il termine amplificazione (lat. amplificatio, exaggeratio; greco áuxesis, da auxánō «accrescere») indica un complesso di tecniche che intensificano i discorsi con [...] tecniche previste dall’antichità coinvolgendo le figure più tradizionali in un gioco sapiente di modulazione retorica. Un esempio si ha in “Falsetto” (da Ossi di seppia, vv. 42-49):
T’alzi e t’avanzi sul ponticello
esiguo, sopra il gorgo che stride ...
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GIUDICI, Giovanni
Giulio Ferroni
Nacque a Le Grazie, nel comune di Portovenere, sul golfo di La Spezia, il 26 giugno 1924 da Gino (1892-1965), allora impiegato avventizio che si trovava a passare da [...] desiderio contemporaneo, da una parte il più dispiegato e letterario abbandono di canto, dall’altra il più dimesso falsetto quotidiano. Terminata la scrittura all’inizio del 1986, Salutz uscì presso Einaudi nel settembre dello stesso anno.
Giudici ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] il ranz des vaches, canto dei vaccari utilizzato per spingere il bestiame nelle stalle, lo Jodel, canto vocalizzato in falsetto alternato, il Betruf, canto di preghiera salmodiante; fra gli strumenti, l’Alphorn, il Büchel ricurvo, lo Schwyzerörgeli ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] è antica: è lui stesso che, in nota all'epodo li di Orazio, suggerisce di recitare le Myricae più caratteristiche col falsetto stridulo e amaro di Alfius fenerator; e che in certi episodi dell'epos garfagnino insinua le note del duetto pucciniano; e ...
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falsetto
falsétto s. m. [dim. di falso1]. – Alterazione della voce umana, che, falsata, oltrepassa la sua estensione naturale: voce di f.; cantare in falsetto. Generalmente si considera in falsetto soltanto la voce virile quando imita la femminile;...
falsettista
s. m. [der. di falsetto] (pl. -i). – Cantante di sesso maschile la cui voce, opportunamente educata, acquista le caratteristiche delle voci femminili (soprano e contralto) sia nel timbro sia nell’estensione.