ALFONSO V d'Aragona, re di Sicilia, re di Napoli
Ruggero Moscati
Nacque presumibilmente nel 1396, da Ferdinando I. Educato in Medina del Campo alla corte di Enrico III di Castiglia - di cui, per ragioni [...] Sicilia un attacco contro Gerba, che venne condotto nell'estate del 1432. Più che un diversivo o un "falsoscopo" per distogliere l'attenzione delle potenze italiane dalle sue persistenti mire su Napoli, la spedizione contro Tunisi va inquadrata ...
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barattiere
Pietro Mazzamuto
Colui che, avendo un ufficio, si fa corrompere per denaro o altra ricompensa; genericamente, vale anche " truffatore ", " malvivente ".
S'incontra tre volte nella Commedia: [...] a nostro avviso, sopra tutto perché essi fornivano il ‛ negativo ' allo spettacolo dei b. fiorentini, facevano insomma da ‛ falsoscopo ' per aggiustare il tiro contro coloro nei confronti dei quali D. aveva serie ragioni di risentimento personale e ...
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ISABELLA Chiaramonte (Chiaromonte), regina di Napoli
Marcello Moscone
Nacque, probabilmente nel 1424, da Tristano, cavaliere francese di antico lignaggio giunto nel Regno napoletano al seguito di Giacomo [...] di Lavoro durarono da marzo a luglio 1460. Alla fine di maggio, in un incontro privato a Teano provocato ad arte col falsoscopo di intavolare trattative, il re subì un attentato da parte del Marzano, cui scampò con abilità e coraggio e di cui diede ...
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VASILE, Salvatore Ranieri (Turi). – Nacque a Messina nel quartiere di San Ranieri (da cui prese il secondo nome) il 22 marzo 1922; primogenito di Maria Signorelli da Belpasso (Catania) e di Paolo da Lentini [...] ), 1-2, pp. 15-62; Lia rispondi, ibid., XXIII (1983), 5-6, pp. 29-74; La confusione, s.l. 1988; Il falsoscopo, Roma 1989; Una famiglia patriarcale, Quiz, La confusione, Roma 1990. Non risultano edizioni a stampa delle opere per il cinema, per cui si ...
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"Falso" indica in senso larghissimo qualsiasi alterazione, mutazione o soppressione del vero. Non ogni falso è però delitto: nei riguardi penali il falso risulta, come qualunque reato, dal concorso di [...] i responsa prudentum, furono estese le antiche norme sul falso e si crearono nuovi delitti (quasi falsa); ad esempio, la falsificazione di pesi e misure, l'assunzione di falso nome a scopo fraudolento, la termini motio, la partus suppositio, ecc. L ...
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scoposcòpo [Der. del lat. scopus "bersaglio", dal gr. skopéo "guardare"] [LSF] Punto a cui si mira o, generic., si volge lo sguardo e, figurat., fine a cui si tende. ◆ [GFS] Parte mobile della mira [...] usata nei rilievi topografici, formata da un quadrato, per lo più di legno dipinto a scacchiera in bianco e nero o bianco e rosso, che scorre sull'asta graduata. ◆ [GFS] [MCC] Falso s.: → falsoscopo. ...
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pubblicità Divulgazione, diffusione tra il pubblico. In particolare, l’insieme di tutti i mezzi e modi usati allo scopo di segnalare l’esistenza e far conoscere le caratteristiche di prodotti, servizi, [...] p. ha, infatti, funzione probatoria, fino a querela di falso, della dichiarazione ricevuta dal pubblico ufficiale addetto alla tenuta del pubblico culturali), personaggi, enti pubblici e privati, allo scopo di promuovere l’attività o l’immagine del ...
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Nome della regione meridionale asiatica (circa 4.400.000 km2) limitata, a N, dal grande arco montuoso del Himalaya e protesa, a S, nell’Oceano Indiano con la penisola triangolare del Deccan e con l’isola [...] , alla quale tutti gli esseri sono soggetti. Lo scopo ultimo dell’esistenza umana è quello di sottrarsi al ciclo parla di vita familiare, di sesso e di religiosità, spesso falsa e bigotta, con il linguaggio colloquiale e idiomatico dei quartieri ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] All'avvicinarsi a Firenze (1301) di Carlo di Valois, il falso "paciaro", D. fu con altri due mandato ambasciatore a Bonifacio in un primo momento d'esser richiamato, e a tale scopo provvide sia a discolparsi con lettere e altri scritti della taccia ...
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Forma esteriore degli oggetti corporei in quanto viene percepita attraverso il senso della vista; rappresentazione con mezzi tecnici o artistici della forma esteriore di cosa reale o fittizia.
Diritto
Diritto [...] d’essere del sistema ottico. Salvo rari casi, in cui per speciali scopi interessi il contrario, generalmente si richiede all’i. di essere nitida e dalla forma originaria dei dati. La tecnica del falso colore, se applicata a i. naturali, consiste ...
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falso1
falso1 agg. [lat. falsus, propr. part. pass. di fallĕre «ingannare»]. – 1. In genere, si definisce falso tutto ciò che è sostanzialmente non vero, ma è creduto o si vuol far passare per vero. In partic.: a. Che non ha fondamento di...
falso2
falso2 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. a. Ciò che è falso, che non corrisponde a verità: riconoscere il vero dal f.; spec. quando la verità è alterata intenzionalmente: asserire, dichiarare, sostenere, deporre, giurare il falso....