Magia
Gilbert Lewis
Evoluzione del concetto
Il termine 'magia', di uso corrente, ha una lunga storia e ha assunto connotazioni diverse nel corso del tempo. Lo scetticismo nei confronti dei poteri o [...] da leggi impersonali e immutabili, ma l'una è falsa e l'altra vera. Traspare in questa concezione la fede cui deve agire la magia ed evoca oggetti e immagini che ne esprimono gli scopi; infine una 'coda' in cui si dichiara che l'effetto voluto è ...
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Pragmatismo
Antonio Santucci
di Antonio Santucci
Pragmatismo
sommario: 1. Introduzione. La problematica ‛peirciana'. 2. Il pragmatismo di James. 3. Dewey e la teoria dell'indagine. 4. La filosofia europea [...] d'amore o di valutazione. Esso non ha che fare con gli scopi dell'uomo ed esclude ogni gerarchia in vista di una sua forma distinguere negli eventi quel che c'è di vero e di falso, per mezzo di determinati trattamenti in situazioni determinate" si ...
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Scienza greco-romana. Epistemologia e teorie della Natura nell'eta ellenistica
David Sedley
Epistemologia e teorie della Natura nell'età ellenistica
La filosofia ellenistica
Nel IV sec. a.C. Aristotele [...] tutti i mutamenti, e il suo studio aveva uno scopo fondamentalmente etico: consentire ai filosofi di vivere in profonda ancora ‘inconcepibile’ che qualcosa sia vero per il segno ma falso per il significato. Un esempio tipico dell’uso dell’analogia è ...
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Scienza greco-romana. Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Giuseppe Cambiano
Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Sapere globale e distinzioni tra discipline
Nella Grecia antica, [...] XXV). È chiaro però che queste indicazioni potevano essere d'ausilio anche per eventuali lettori comuni allo scopo di distinguere il vero medico da quello falso.
Possiamo presumere che in altri ambiti del sapere, come l'aritmetica o la geometria, la ...
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Scienza greco-romana. Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Jim R. Hankinson
Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Con le sue riflessioni sui limiti della conoscenza umana, [...] che 3=4, possiamo inferire che 6=8, ma a che scopo? (Adversus mathematicos, III, 11; cfr. Aristotele, Ethica Eudemea, verità di p; fatto logico elementare è però che da falsità possono derivare verità e di conseguenza q è del tutto inefficace ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Daniel Garber
Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Il XVII sec. fu [...] o divinazioni, ma di scoprire e di sapere, avendo per scopo, non di imitare gli spacciatori di favole congegnate ad imitazione dei quest'ultimo, se di alcune cose si è fatto una falsa opinione; è meglio pertanto non studiare mai, anziché occuparsi di ...
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Ontologia
SSofia Vanni Rovighi
di Sofia Vanni Rovighi
Ontologia
sommario: 1. Il termine. 2. Dalla logica all'ontologia. a) Brentano. b) Husserl. c) Heidegger. d) Hartmann. 3. La neoscolastica. a) Garrigou-Lagrange. [...] tocca il soprasensibile, che è tuttavia lo scopo finale della metafisica, e perciò appartiene alla metafisica di Francia è calvo' non è nè vero nè falso; per diventare suscettibile di verità o falsità dovrebbe essere trasformato così: ‛esiste un x e ...
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Diritto, filosofia e teoria generale del
Riccardo Guastini
Il campo della disciplina
Le mobili frontiere della filosofia del diritto
"Il cercare una qualsiasi definizione di filosofia del diritto - [...] osservazioni empiriche). Empirico è un enunciato che può essere vero o falso, e il cui valore di verità dipende dai fatti. Ad esempio ad esempio, che il giudice decida in vista di un certo scopo, ma motivi la decisione facendo appello a una norma. La ...
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La scienza bizantina e latina. Introduzione
John D. North
Introduzione
Gli storici della scienza medievale che tentino d'individuare il nome del primo esponente moderno della loro disciplina rischiano [...] dei quali i suoi dirigenti politici mostravano un falso rispetto e che contribuirono a ispirare un certo l'inferiorità). Era un argomento filosofico e non teologico, ma i suoi scopi erano più vicini a quelli di una guerra psicologica; esso, infatti, ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] ratio e auctoritas. Il meccanismo è semplice; poiché lo scopo di fondo è sempre quello di mostrare che il racconto , è possibile distinguere ciò che è vero e ciò che è falso in un discorso, e soltanto servendosi dei suoi insegnamenti il sapiente ...
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falso1
falso1 agg. [lat. falsus, propr. part. pass. di fallĕre «ingannare»]. – 1. In genere, si definisce falso tutto ciò che è sostanzialmente non vero, ma è creduto o si vuol far passare per vero. In partic.: a. Che non ha fondamento di...
falso2
falso2 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. a. Ciò che è falso, che non corrisponde a verità: riconoscere il vero dal f.; spec. quando la verità è alterata intenzionalmente: asserire, dichiarare, sostenere, deporre, giurare il falso....