BRAGADIN, Giovanni Alvise
Angelo Ventura
Figlio di Marco di Giovanni Alvise e di Adriana Bembo, era nato a Venezia il 1º genn. 1516 in una di quelle famiglie patrizie di media condizione, i cui membri [...] si era svolta la vita pubblica del padre e dei fratelli, tra i quali va annoverato Marcantonio, l'eroico difensore di Famagosta, ed anche il B. in età giovanile aveva abbracciato la carriera marinara, giungendo nell'armata al grado di sopracomito.
A ...
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Giovanna regina di Navarra
Pietro Palumbo
Alla fine della violenta rassegna dell'aquila, il biasimo rivolto ai sovrani è indiretto, perché sono ricordati i regni, e non i reggitori. In questo contesto [...] faranno vivere sotto misero servaggio ". Immediatamente dopo D. allude alle sofferenze di Nicosia e Famagosta: E creder de' ciascun che già, per arra / di questo, Niccosïa e Famagosta / per la lor bestia si lamenti e garra, che dal fianco de l'altre ...
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ENRICO I, RE DI CIPRO
MMichel Balard
Alla morte del padre Ugo I, nel 1218, E. aveva solo otto mesi. L'Alta Corte di Cipro affidò la reggenza e la tutela del giovanissimo sovrano alla regina madre, Alice [...] Ibelin-Giaffa e raggruppò intorno a sé duecentotrentatré cavalieri risoluti a riconquistare la loro posizione a Cipro. Sbarcato a Famagosta da vascelli genovesi in compagnia del vecchio signore di Beirut, E. fu acclamato e mise in fuga gli 'Imperiali ...
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Ammiraglio veneziano del sec. XIII, figlio del doge Giovanni (1280-1289). Dopo aver percorso in patria la via dei pubblici uffici ed essersi distinto come sopracomito (comandante) di una galea, fu inviato [...] impedire che il convoglio fosse assalito e depredato. Quella perdita fu da lui vendicata con un sanguinoso assalto al quartiere genovese di Famagosta. Nel 1297 il doge Gradenigo gli affidò il supremo comando di un'armata di ben 82 galee, con la quale ...
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RAGAZZONI, Girolamo
Giampiero Brunelli
RAGAZZONI, Girolamo. – Nacque nel luglio del 1536 a Venezia da Benedetto e da Elisabetta Ricci. La famiglia era originaria di Valtorta, nell’alta Valle Brembana.
Molto [...] in novembre e superato il blocco della flotta ottomana, vi arrivò il 19 gennaio 1571 ed eseguì la sua commissione. Famagosta però non ricevette i soccorsi sperati e cadde all’inizio del successivo agosto.
Persa la sua diocesi, Ragazzoni si trovò ...
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RENIER, Federico
Giuseppe Gullino
RENIER, Federico. – Nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Pantalon, il 30 dicembre 1543 da Bernardo di Federico e da Lucia Erizzo di Giacomo.
Il 4 dicembre 1466 [...] della Repubblica a Costantinopoli e poi a Creta e un fratello di costui, Giovanni, fu mercante e rettore a Famagosta, il padre provveditore a Cattaro, un fratello, Andrea, morì nel 1567 servendo nell’armata navale; non sorprende pertanto che ...
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I Veneziani delle colonie
Silvano Borsari
La storia della presenza veneziana nel Mediterraneo orientale nel secolo XIV riflette i continui mutamenti della situazione politica che si manifestarono [...] , pp. 150-151. Ibid., la notizia della conquista da parte dei Genovesi dell'isola di Zea.
84. Nicola de Boateriis, notaio in Famagosta e Venezia (1355-1365), a cura di Antonino Lombardo, Venezia 1973, nrr. 2, 52, 6°0 100, 122, 123, 152, 157, 167 ...
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La dimensione demografica e sociale
David Jacoby
A partire dal tardo secolo XI la presenza veneziana nel Mediterraneo orientale crebbe in modo costante, esprimendosi soprattutto in un aumento della [...] i residenti, come nel caso già citato delle diverse famiglie "popolari" insediate in Acri prima del 1291 e poi a Famagosta. La coesione tra i cittadini era ulteriormente sottolineata dalla comunità di linguaggio, di cultura e di fede religiosa. L ...
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UGONI, Mattia.
Massimiliano Proietti
– Nacque a Brescia nel 1446 da Bonifacio e da Maddalena Testi.
Destinato alla carriera ecclesiastica, intraprese gli studi di teologia e giurisprudenza presso l’Università [...] alle streghe promossa da Lorenzo Moggi, vicario di Girolamo da Lodi, inquisitore di Brescia e Crema; al vescovo di Famagosta e a Bartolomeo Assonica, dominicano e vescovo di Capodistria, venne affidata da Altobello Averoldi, vescovo di Pola e legato ...
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garrire
Bruno Basile
Il verbo, che vale propriamente " rimproverare " (Si ricordi quanto G. Villani [IX 136] diceva di D.: " si dilettò in quella Commedia di garrire e sciamare a guisa di poeta, forse [...] , mi ci morda ", o, ancora più semplicemente, " non mel contradica " (Anonimo). Caso più complesso in Pd XIX 147 Niccosïa e Famagosta / per la lor bestia [Enrico II di Lusignano] si lamenti e garra, passo in cui la forma verbale pare fortemente ...
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