Droga
AAmedeo Limentani
di Amedeo Limentani
Droga
sommario: 1. Introduzione e note storiche. 2. Definizioni preliminari. 3. Epidemiologia della dipendenza dalla droga. 4. Eziologia. a) Fattori psicologici. [...] è dissimile dalla comunione col pane e col vino nella religione cristiana.
La mescalina, ben nota per le vivide immagini e le (v. Zimmering e altri, 1952). Per il medico di famiglia a volte può essere duro non prescrivere una droga, trovandosi ...
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SANITÀ
Alfons Labisch
Giorgio Cosmacini e Francesco Carnevale
Medicina e società
di Alfons Labisch
Medicina e società: delineazione della problematica
Nei confronti della medicina domina un atteggiamento [...] secolo e in Spagna nel XIII, si fece strada tra le famiglie della nobiltà e della grande borghesia, o nei centri del potere urbano incremento, che era stato dello 0,56% dall'anno primo dell'era cristiana sino al 1750, passa al 4,4% dal 1750 al 1800. ...
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Medicina
Nicola Dioguardi e Riccardo de Sanctis
La medicina è la scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e prevenzione. Pratiche terapeutiche e sistemi che riguardano la salute [...] i testi classici rielaborati dagli arabi. La religione cristiana medievale riproponeva l'idea che la malattia fosse di M. Pattenkofer, che, coltivando in vitro numerose famiglie di batteri, cominciò a identificare nuove metodologie profilattiche di ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] indi l'eguaglianza della proprietà e la costituzione della grande famiglia patriottica, se mai non è questo un sogno della secolo decimonono", nel che "consiste lo studio della vera perfezione cristiana" il cui "strumento" è la filosofia. E non ...
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Trapianto
Quando una parte dell'Altro diviene parte del Sé
Le implicazioni psicologiche dei trapianti d'organo
di Carlo Umberto Casciani e Marco Zanasi
3 febbraio
Il neozelandese Clint Hallam, il primo [...] richieste esplicite e implicite di grande forza. Spesso nelle famiglie dei donatori si possono strutturare fantasie di 'riparazione' anche da parte di organizzazioni caritative di ispirazione cristiana, dovrebbe quindi avere solo lo scopo di ...
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Aborto
Giovanni Bognetti
Aborto spontaneo e aborto procurato
Per aborto si intende tradizionalmente l'interruzione della gravidanza intervenuta prima che il feto abbia raggiunto lo stadio di sviluppo [...] reato l'aborto volontario (e nemmeno l'abbandono del nato), qualora consentito dal capo della famiglia. Per il diritto romano (prima delle riforme introdotte per influenza cristiana) il feto era ritenuto parte del corpo materno e la donna ne poteva ...
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COCCHI, Antonio
Ugo Baldini
Nacque il 3 ag. 1695 a Benevento da Giacinto, di Borgo San Lorenzo nel Mugello, e da Beatrice Bianchi di Baselice, nel Beneventano. Il padre si trovava in Campania per curare [...] del 1781). Dall'Inghilterra il C. tenne contatti epistolari con la famiglia e con personalità fiorentine: tra queste, il marchese C. Rinuccini di tenere nella sua biblioteca testi della letteratura cristiana antica, anche sotto il semplice profilo di ...
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Lavoro
Massimo Bellotto e Marco Aime e Antonio Farulla
Carmela R.N. Corrao
Il termine lavoro definisce tutte quelle attività umane, individuali o collettive, intenzionali e non istintive, che si esplicano, [...] radici nel terreno della tradizione greco-latiina e giudaico-cristiana, che lo intendeva come attività servile, non degna , lo status viene determinato dall'appartenenza a una certa famiglia e pertanto prescinde dall'età dell'individuo. Anche la ...
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Omosessualità
Gilbert Herdt
Introduzione
L'omosessualità viene oggi generalmente definita sia come una condizione soggettiva caratterizzata dalla tendenza a rivolgere l'interesse libidico verso persone [...] tale presagio più di ogni altra cosa potrebbe aver predisposto la famiglia e la comunità ad accettare la natura di berdache del profano, addirittura come antitesi del sacro nella tradizione giudaico-cristiana, non è condivisa da tutte le società. La ...
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Comunità
Anna Laura Palazzo
Mario Picchi
Giancarlo Urbinati
Il termine viene dal latino communitas, derivato di communis, "che è comune a molti o a tutti, condiviso". Indica, in senso astratto, l'essere [...] area rettangolare delimitata su tre lati da casette affiancate per famiglie di quattro componenti al massimo e, sull'altro lato, dolori, avidità e pazzia". In seguito, le prime comunità cristiane, con la pubblica confessione di colpe e deviazioni e, ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi e sociali relativi al ruolo di...