L'uomo da sempre cerca di accrescere le sue possibilità nella lotta e negli sport. In parte questi tentativi si basano su norme dietetiche oppure su metodi per potenziare i muscoli. Sostanze stimolanti, [...] per renderli più aggressivi e focosi. Il moderno doping deicavalli e dei cani si diffuse alla fine del 19° secolo per trovare in otto tazze di caffè o in tre stecche formato famiglia di cioccolato.
Un comune quesito posto dagli atleti e dagli ...
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CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] da R. Rinaldi dopo la morte del C.: tomba di famigliadei Cicognara a Ferrara) e iniziò il marmo del monumento a Pio VI orante per l'altare della confessione in S. Pietro. Finito il cavallo per Ferdinando, l'artista nel maggio del 1822 si recò a ...
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Venezia e le campagne
Giuseppe Gullino
Il rapporto psicologico dei Veneziani con la terra
I Veneziani che hanno potuto conservare qualche ricordo della loro città prima che lo spartiacque degli anni [...] mancavano, proprio come nelle isole, e poi v’erano i maneggi deicavalli (le cavallerizze) e le stalle: alla Giudecca appunto, in calle egli mette foce nel Sile, possedendo la sua famigliadei terreni palustri, affondati e soltanto di giunchi e ...
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FERDINANDO I de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, nel luglio del 1549, quintogenito maschio di Cosimo I, duca di Firenze, e di Eleonora de Toledo, figlia di don Pedro, [...] 1565), figlia di Carlo duca di Lorena, appartenente alla famigliadei Guisa, aderente alla Lega cattolica e filospagnola, ma cresciuta denaro ed un contingente toscano di 2.000 fanti e 400 cavalli, sotto il comando di Giovanni de' Medici, cui si ...
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CORELLI, Arcangelo
Piero Buscaroli
Quintogenito di Arcangelo e Santa Raffini, nacque a Fusignano presso Lugo, allora nella diocesi di Ferrara, il 17 febbr. 1653, cinque settima ne dopo la morte del [...] certi tratti veneti nel C., rivelanti l'influenza deiCavalli, Cesti e Legrenzi, potrebbero risalire ad uno . Dent, A. Scarlatti, London 1905, pp. 74 s.; F. Pasini Frassoni, La famiglia di A. C., in Riv. del Collegio araldico, V (1907), pp. 83-86; ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] tal fine di una commendatizia di G. Giusti ottenuta tramite un'amica di famiglia (cfr. G. Giusti, Epistolario, a cura di F. Martini, Firenze poco oltre, nelle due magistrali tele deiCavalli in Tombolo e dei Buoi al carro (entrambe compiute in quell ...
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Scienza indiana: periodo classico. La scienza islamica in India
Mario Casari
Fabrizio Speziale
La scienza islamica in India
Contorni della scienza indo-islamica
di Mario Casari
Nel II millennio dell'era [...] all'adesione alla regola. Esemplare dinastia di scienziati fu la famiglia di Šayḫ Aḥmad-i Mi῾mār (m. 1649), matematico dagli ambienti di corte. Dei molti trattati di ippologia (Faras-nāma o Ḫayl-nāma, Libro deicavalli), si è sostenuto che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Aristotele
Enrico Berti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Aristotele è l’autore del primo sistema filosofico-scientifico elaborato nella [...] esempio nel caso degli uomini è un uomo, nel caso deicavalli è un cavallo (Metaph. X).
Resta da determinare, a proposito delle esterni, come una certa ricchezza, una buona famiglia, dei buoni amici, la felicità per Aristotele consiste essenzialmente ...
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Enzo Ciconte
Le mafie costituiscono – e non da oggi – un fenomeno internazionale, innanzitutto nella misura in cui gruppi criminali organizzati ‘di stampo mafioso’ si sono sviluppati, in modo autonomo, [...] , abbigliamento, corse deicavalli, pompe funebri. Controlla diversi sindacati dei lavoratori delle costruzioni, frequente ricambio generazionale che ha portato all’aggregazione di nuove famiglie che si sono unite e saldate con vincoli familiari al ...
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Ovidio Nasone, Publio
Ettore Paratore
Il poeta latino (Sulmona 43 a.C. - Tomi sul Mar Nero 17 d.C.) è in If IV 90 collocato nel Limbo accanto a Omero, Orazio, Lucano.
Il primo accenno a O. che troviamo [...] due citazioni delle Metamorfosi: in XXIII 14, a proposito dei nomi deicavalli del Sole, si fa ricorso al mito ovidiano di identificare il codice delle Metamorfosi consultato da D. o la sua famiglia, a Met. IV 513 proprio il Laurenziano XXXVI 12, che ...
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cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...