CAGNOLO, Francesco
Gaspare De Caro
Figlio di Paolo, lavorante setaiolo, e di Valeria Lampugnani, nacque a Milano intorno al 1528 (l'inquisitore veneziano lo riteneva quarantenne nel 1568).
Nei termini [...] sue entrate in cani, et in cavalli"; e talune sue oscure frasi venivano il C. fu imprigionato nelle carceri del Consiglio dei dieci. Di qui, con la mediazione di lavorare e sovvenire alle necessità della famiglia, libero soltanto di uscirne per la ...
Leggi Tutto
FARNESE, Ranuccio
Roberto Zapperi
Nacque a Roma nel 1509, quartogenito del cardinale Alessandro Farnese, poi papa Paolo III.
Il nome della madre, Silvia Ruffini, non è mai indicato nei documenti, perché, [...] 23 giugno 1513 che ammette alla successione dei possedimenti aviti sul lago di Bolsena, oltre della grande importanza per la famiglia di controllarne, oltre alle al Sud, per soccorrere, con 1100 cavalli leggeri che aveva riavuto, l'esercito francese ...
Leggi Tutto
DETI, Giovan Battista
Matteo Sanfilippo
Nacque a Firenze fra il 1578 e il 1581 da famiglia patrizia lontanamente imparentata con Clemente VIII e fu chiamato a Roma ancora fanciullo per volontà del nipote [...] sempre protetto dalla famiglia Aldobrandini, cui rimase interessarsi di carrozze e cavalli.
Nel 1630 infine fu , 212, 215, 219, 224, 240, 249, 279 s.; L. von Pastor, Storia dei papi, XI, Roma 1929, pp. 184, 463; R. Lefevre, Un cardinale del Seicento ...
Leggi Tutto
ERBA, Dionigi
Tiziana Ragni
Ignote sono le date di nascita e di morte di questo sacerdote compositore attivo a Milano tra il secolo XVII e il XVIII e scarse e contraddittorie le notizie sulla sua vita. [...] La sua origine può certamente essere collegata alla famiglia Erba, antico casato nobiliare originario di Como, poi trasferitosi a Milano. Ebbe senza dubbio dei contatti con Benedetto Erba Odescalchi, arcivescovo di Milano nel 1712 e cardinale l'anno ...
Leggi Tutto
CALDERINI, Apollinare
Valerio Castronovo
Nacque a Ravenna in data non precisabile. Appartenente ad una famiglia legata da tempo ai Farnese - per il tramite del cardinal Ranuccio, vescovo di Ravenna [...] da Barbiano di non accettare "nessuno nel numero dei suoi soldati che non fosse italiano, o non G. Ferrari, Corso sugli scrittori politici ital., Milano 1862, p. 388; F. Cavalli, La scienza polit. in Italia, II, Venezia 1991, pp. 130-131; L. ...
Leggi Tutto
cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...