Nato a Napoli da Carlo (poi III come re di Spagna) e da Maria Amalia Walpurga di Sassonia, il 12 gennaio 1751, morto a Napoli il 4 gennaio 1825. Era il terzo maschio e gli toccò di regnare in Napoli perché [...] dello stato meglio della cosiddetta politica del "patto di famiglia", F. rimase fedele durante gli avvenimenti della fine a ogni modo la responsabilità di aver fatto morire Gioacchino Murat. Durante il suo lungo regno compì importanti opere a Napoli ...
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. Famiglia feudale napoletana di origine abruzzese (così denominata, probabilmente, dalla terra di Acquaviva nella Valle Siciliana), una delle sette grandi case del Regno, iscritta nella nobiltà di Napoli [...] dai giacobini nel castel Sant'Elmo di Napoli. Più tardi, passati ai Francesi, ottennero dal Murat uffici civili e militari. Dopo la restaurazione, la famiglia ridiventò borbonica; ma, caduta la dinastia nel 1860, accettò il nuovo ordine di cose ...
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FONTANELLI, Achille
Generale italiano, nato a Modena il 18 novembre 1775 da illustre famiglia reggiana, morto a Milano il 22 luglio 1838. Il padre, generale Alfonso, che era stato ministro della Guerra [...] che potesse difendere le frontiere del regno, minacciate dagli Austriaci del Bellegarde e anche - inaspettatamente - da Gioacchino Murat passato nel campo dei nemici di Napoleone. Tornati gli Austriaci a Milano (trattato di Mantova), il F. accettò ...
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Secondogenito di Carlo III e di Amalia di Sassonia, nacque a Napoli nel 1748. Di costituzione robusta, largo di spalle, appassionato per la caccia come tutti quelli della sua famiglia, e gran giocatore [...] 17 marzo scoppiò in Aranjuez il famoso motin contro il Godoy; terrorizzato dall'ammutinamento, dalla caduta del Godoy e dall'entrata di Murat in Madrid C. abdicò a favore del figlio Ferdinando in Aranjuez il 19 marzo 1808, e partì per Bayonne. Ma qui ...
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Nato a Dresda il 29 agosto 1756, era figlio del generale Giovanni Francesco, ministro della guerra dell'elettore di Sassonia, e discendeva d'antica famiglia savoiarda. Nel 1772 entrò nell'esercito austriaco [...] , che fu poi la Biblioteca, e tentò di valersi del Foscolo il quale dapprima parve acconsentire. Dopo la caduta di G. Murat e il secondo trattato di Parigi, il B. risiedette per qualche anno in Francia. Nel 1820 tornò a presiedere il consiglio aulico ...
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. Paese del Lazio meridionale, presentemente aggregato alla provincia di Frosinone, situato sulla destra del Liri, su di un'ansa molto accentuata e alquanto incassata del fiume, che lambisce l'abitato [...] ad essere designato col nome di Ceparianum, dal fondo della famiglia Ceparia.
L'importanza di Ceprano nel Medioevo non fu a Ceprano importanti fortificazioni. Nel maggio del 1815 il Murat tentò invano di difendere il Regno sbarrando il passo di ...
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In un diploma di Enrico IV del 1101 si fa menzione per la prima volta di un conte di Berg, Adolfo I. Non è possibile precisare l'estensione delle terre possedute da questo conte; certo è che il nucleo [...] fra i suoi figli: al primo toccarono i possedimenti che la famiglia aveva in Vestfalia, per cui si chiamò conte di Altena, diventando di Clèves, e lo assegnò al cognato Gioacchino Murat. Quando il Murat divenne re di Napoli (1808), rinunziò al ...
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. Famiglia ravennate alla quale appartenne un serie di pittori che vanno dal sec. XVI al XIX. Giovanni (1566-1641), manierista un po' sul fare di Luca Longhi, con qualche influsso carraccesco, dipinse [...] e ritrattista. Giovanni (1795-1847), figlio di Luigi, pittore e patriota, scolaro del Benvenuti, dipinse per il palazzo Rasponi-Murat di Ravenna il Trionfo di Bacco.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, II, Lipsia 1908 (con la bibl. precedente); O ...
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Patriota, nato a Russi (Ravenna) il 25 febbraio 1777, morto ivi il 31 dicembre 1834. Frequentò il seminario di Faenza, ma entrati i Francesi in Romagna (1796) uscì di seminario, si pose a studiare senza [...] programma (8 dicembre 1809) e vi collaborò. Nel 1815 seguì Murat nel moto per l'indipendenza italiana, poi si ritirò a Russi, a tradimento alle spalle, mentre rincasava uscendo da una famiglia di amici. Il governo non volle si facessero onoranze ...
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Scrittore di larga rinomanza in Argentina, nato a Napoli nel 1784, morto a Buenos Aires il 10 febbraio 1859. Ardente sostenitore di Gioacchino Murat, fu precettore dei suoi figli. Si diede anche a lavori [...] una biografia di quest'ultimo (opera che non vide mai la luce), ebbe frequenti rapporti epistolari col Troya.
Bibl.: B. Croce, Una famiglia di patrioti ed altri saggi storici e critici, 2ª edizione, Bari 1927, pp. 107-113; C. Bistoni, La vita e le ...
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