MANNO di Bandino
Simona Moretti
Figlio di Bandino, nacque a Siena nel XIII secolo. Orafo e scultore, è ricordato anche come pittore in notizie non pienamente attendibili (Malvasia; Bulgari). Nulla è [...] noto sulla sua formazione, che poté avvenire inizialmente nell'ambito familiare perché il padre era probabilmente orafo (Cioni, 2005, p. 106).
M. è documentato per la prima volta nel 1287 a Bologna, quando depose nel processo intentato contro alcune ...
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CARELLI, Raffaele
Oreste Ferrari
Quintogenito del pittore Gabriele Settimio Carella, nacque a Monopoli il 24 sett. 1795, e fu il primo, della famiglia ad avere veramente notevole statura artistica. [...] Avviato inizialmente alla professione medica, si risolse però presto a seguire la tradizione familiare e pare che già all'età di diciassette anni si fosse procurato una corta nomea, a Bari, quale autore di ritratti (Napier). Nell'agosto del 1815 si ...
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LI VOLSI, Scipione (Simone, Simeone)
Gaetano Bongiovanni
Nacque a Tusa (nell'attuale provincia di Messina) da Giuseppe e Angelica Cardita, poco prima del 12 luglio 1588, giorno in cui fu battezzato. [...] Il padre Giuseppe, attivo come stuccatore e intagliatore, gestiva una bottega familiare alquanto attiva a Tusa e nel territorio circostante. Il L. risulta presente a Tusa, secondo le testimonianze dei censimenti, dal 1607 al 1667; nella seconda metà ...
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GAAP (Gaab), Johann Adolf (Rodolfo)
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Figlio di Adolf, nacque ad Augusta il 17 nov. 1667. Oltre al padre, anche il resto della famiglia lavorò nel campo dell'oreficeria, per cui è possibile ipotizzare [...] che la sua formazione sia avvenuta all'interno della bottega familiare. Non si conoscono tuttavia le ragioni per cui il G. si trasferì a Roma; il Berliner (1952-53) ipotizza che un motivo poté essere la morte del padre nel 1695, che dovette lasciare ...
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GAGGINI (Gagini), Nibilio (Annibale)
Rita Bernini
Non si conoscono l'anno e il luogo di nascita di questo orafo e argentiere siciliano, figlio di Giacomo (nato nel 1517) e nipote di Antonello, entrambi [...] centrale, soprattutto dalla Toscana, dove i Gaggini si erano sempre riforniti di marmi per le loro commesse.
Memore del retaggio familiare, il G. riuscì a emergere nel campo dell'argenteria in un momento in cui in Sicilia avveniva il passaggio dalle ...
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LATTANZIO di Niccolò di Liberatore
Barbara Savina
Di L., figlio del pittore Niccolò di Liberatore, detto l'Alunno, non si conosce la data di nascita, collocabile intorno alla metà del XV secolo a Foligno. [...] Apprese l'arte nella bottega folignate del padre, impresa a conduzione familiare attiva soprattutto nella produzione di tavole d'altare, gonfaloni e cassoni nuziali, dove lavorò nei primi anni con il ruolo di assistente, specializzato nelle cornici e ...
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PIROVANO, Ernesto
Daniele Galleni
PIROVANO, Ernesto. – Nacque a Milano il 30 marzo 1866, secondogenito di Cesare, scultore in legno, e di Virginia Manzoni, la cui famiglia era proprietaria di un’impresa [...] di lavorazione del rame con sede in via Larga (Migliavacca, 2001, p. 21).
L’ambiente familiare giocò un ruolo fondamentale nella vocazione artistica del giovane Ernesto. Il padre Cesare (1827-1908), dopo aver frequentato l’Accademia di Brera, si era ...
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DARDANI, Pietro
Luigi Samoggia
Figlio di Giuseppe e di Teodora Merelli e fratello di Paolo, nacque a Bologna il 22 luglio 1727. Dopo le prime nozioni impartitegli dal padre, apprese la pittura prima [...] alla scuola dello zio paterno Antonio poi presso Felice Torelli, pittore "di figura" (Oretti).
Seguendo la tradizione familiare, si dedicò a vari generi di pittura: la figura, l'ornato e il paesaggio, ottenendo, stando al giudizio dei contemporanei, ...
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CAMMARANO, Michele
Oreste Ferrari
Nacque a Napoli il 23 febbr. 1835 da Salvatore di Giuseppe, il quale aggiungeva alla sua principale attività di autore drammatico e di librettista di opere liriche [...] di pittore di vedute locali, e da Angelica Cammarano. Il giovane C. ebbe così occasione di crescere in un ambiente familiare propizio a secondarne la vocazione artistica (oltre che dal padre e dal nonno fu indirizzato, infatti, verso la pittura di ...
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CARRA, Giuseppe
Caterina Schluderer
Nacque a Parma l'11 febbr. 1766 da Girolamo e da Giovanna Carletti. Nessun documento prova con certezza la sua parentela con lo scultore G. B. Carra, anche se l'inclinazione [...] e la passione che il C. dimostrò ancora fanciullo per l'arte potrebbero far pensare a una tradizione familiare. Fu ammesso nella scuola di disegno della R. Accademia parmense dove fu allievo di G. Sbravati e G. Callani. Diede ben presto prova delle ...
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familiare
(meno com. famigliare) agg. e s. m. e f. [dal lat. familiaris, der. di familia «famiglia»]. – 1. agg. Della famiglia: faccende, cure f.; rapporti f.; l’orizzonte f. è un assassino – un assassino giornaliero delle anime (Guido Ceronetti);...
familismo
s. m. [dall’ingl. familism, der. di family «famiglia»]. – Nel linguaggio della sociologia, la tendenza a considerare la famiglia, con il suo sistema di parentele, con la sua tradizione, la sua posizione sociale, e soprattutto con...