MAUROCORDATO (Μαυροκορδᾶτος), Alessandro
Nicola Turchi
Politico e diplomatico greco, nato a Costantinopoli l'11 febbraio 1791, morto a Egina il 18 agosto 1865. Di antica e influente famiglia fanariota, [...] da giovane (1812) fu segretario di suo zio Giovanni Karatza hospodar della Valacchia. Nel 1820 trattando, in un opuscolo, della spartizione della Turchia vi sosteneva già doversi attribuire i principati ...
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Poeta greco, nacque a Kastoría (Macedonia) nel 1772, morì a Bucarest il 29 gennaio 1847. Studiò a Bucarest e a Padova, filosofia e medicina: visse a lungo come precettore alla corte del fanariota Alessandro [...] Muruzis, principe di Valacchia. I suoi versi, Λυρικά, che ebbero più edizioni e furono tradotti in francese e in tedesco, gli valsero presso i Greci la fama di Anacreonte moderno. Per l'uso del volgare, ...
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Figlio del precedente, nato nel 1660, morto nel 1712, raggiunse in Moldavia i più alti gradi della scala sociale, e fu anche reggente del trono. Scrisse una storia di Moldavia, in uno stile di pedantesca [...] erudizione, interrotta al 1601. A richiesta del principe fanariota N. Mavrocordato, raccontò i fatti avvenuti durante il regno di questo Voda dal 1709 al 1711. Tradusse in romeno l'opera dello spagnolo Antonio de Guevara, Libro aureo de Marco-Aurelio ...
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Scrittore romeno (Bucarest 1819 - ivi 1865). Cantore di chiesa, flautista e critico musicale, il primo esperto dell'opera lirica italiana in Romania, scrisse pagine di viaggio, novelle romantiche fra le [...] vecchi e nuovi", 1863), nel quale con uno stile colorito è narrata la vita di una certa società romena nello scorcio dell'epoca fanariota e nel periodo di tran sizione fra questa e l'epoca moderna. Lo si considera il creatore del romanzo romeno. ...
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Capo rivoluzionario e patriota romeno (Vladimiri, Oltenia, 1780 circa - Târgovişte 1821). Dopo aver combattuto nella guerra russo-turca (1806-12), s'inserì nel movimento generale di liberazione dei popoli [...] . 1821, giungendo dall'Oltenia a Bucarest, allarmò Ipsilanti, che lo fece assassinare. La rivoluzione nazionale di V. provocò tuttavia la fine dell'epoca fanariota nei principati di Moldavia e di Valacchia e segnò l'inizio del Risorgimento romeno. ...
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Scrittore romeno, nato nel 1787, o più probabilmente nel 1788, a Hertga, nell'Alta Moldavia, morto a Iaşi, nel 1869. Suo padre, oriundo della Galizia polacca, si chiamava Assakiewicz. L'A. fece i suoi [...] il Monti. Tornato in patria, entrò nella diplomazia, nella magistratura e nell'insegnamento, suscitando un movimento nazionale, anti-fanariota, nelle scuole superiori moldave; e a questo scopo creò (1816) anche il primo teatro romeno, di entusiasti ...
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(romeno Bucureşti) Città capitale della Romania (1.821.380 ab. nel 2018), situata nel cuore della pianura valacca, a 87 m s.l.m., tra il fiume Dimbovița, subaffluente del Danubio, e il fiume Colentina. [...] semidistrutta dagli Ungheresi. Divenuta nel 1698 la sede permanente del governo di Valacchia, ebbe a soffrire sotto il regime fanariota (1716-1821), devastata più volte da incendi, peste (1718; 1738; 1806) e dalle conseguenze delle guerre contro gli ...
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Fu uno dei più meritevoli prelati della chiesa romena e un artista. Nato nel Caucaso, d'onde il suo cognome d' "Ibero" (non occorre pensar al monastero degli Iberi al Monte Santo), venne, in circostanze [...] alla rovina delle sue speranze; ma quando scoppiò, nel 1716, la nuova guerra tra Austriaci e Turchi, il principe fanariota Nicolò Maurocordato lo fece deporre e confidare a una guardia turca per condurlo alla Porta. Nel cammino, A. fu misteriosamente ...
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Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] dell’Impero ottomano con la sostituzione, operata dalla Porta (1711 in Moldavia, 1716 in Valacchia), dei principi locali con fanarioti greci. Gli Asburgo, dopo la Transilvania, nel 1775 avevano esteso il loro dominio anche alla Bucovina, e la Russia ...
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GHICA
Carlo Tagliavini
. La famiglia Ghica, che dal sec. XVII ha avuto un'importanza eccezionale nella storia romena è, senza alcun dubbio, di origine albanese, trasferitasi, non si sa in quale epoca, [...] principe nominato (il 21 giugno 1822) in seguito alla rivoluzione del 1821, fra gli stessi boiari romeni, dopo l'epoca fanariota. Fu costretto a fuggire il 12 luglio 1828, quando i Russi, che avevano dichiarato la guerra alla Turchia, invasero i ...
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fanariota
fanariòta s. m. e f. (pl. m. -i). – Nome degli abitanti greci del quartiere di Fanar a Costantinopoli, i quali occuparono una posizione privilegiata nella vita politica dell’Impero ottomano fino alla guerra d’indipendenza greca (1821).