ANDREOLI, Giorgio (Mastro Giorgio da Gubbio)
Giuseppe Liverani
Figlio di Pietro, nacque a Intra verso il 1465-70; si trasferì a Pavia e di qui, intorno al 1490-92, a Gubbio, dove esercitò l'arte del [...] nella quale i compiti rimangono così attribuiti: Vincenzo foggierà e completerà ogni genere di vasi e Ubaldo dipingerà e farà dipingere tutti questi vasi. Inoltre, quest'ultimo completerà i vasi dipinti con la maiolica, ove sia necessario, infornerà ...
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AVONDO, Vittorio
Franca Dalmasso
Nacque a Torino il 10 ag. 1836. Il padre, professore di diritto all'università, lo voleva avviare all'avvocatura; ma l'A. a 15 anni lasciò gli studi per la pittura, [...] improvvise, da ritorni a fasi già superate; indice di un temperamento recettivo e, anche di quel "dilettantismo" che gli farà poi tralasciare la pittura per altre attività. A Roma, attraverso Corot, risale a Poussin: se ne può forse trovare una ...
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DE BONI, Sebastiano
Flavio Vizzutti
Figlio di Antonio e di Bortola Martini, nacque a Villabruna di Feltre (prov. di Belluno) il 25 nov. 1763. Il padre, nella lettera (1808) indirizzata all'ab. Giannantonio [...] definiva "grandioso" (ibid.).
Va collocato non molto anteriormente al 1808 il cielo pittorico di San Giorgio Perlena (Fara Vicentino, prov. di Vicenza), del quale attualmente rimangono gli affreschi del presbiterio con l'Adorazione dei pastori, l ...
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PASCOLI, Lione
Serenella Rolfi Ožvald
PASCOLI, Lione (Leone). – Nacque a Perugia il 3 maggio 1674, da Giandomenico e Maria Ippolita Mariottini, entrambi appartenenti a «onorate famiglie perugine» (Comolli, [...] altrui governi» che «si fanno solo nello spazioso giro del Mondo», affermazione autobiografica di spessore sperimentale che farà fruttare al ritorno a Perugia, riversando le sue riflessioni sul progresso civile delle nazioni europee nel Testamento ...
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CAMMARANO, Michele
Oreste Ferrari
Nacque a Napoli il 23 febbr. 1835 da Salvatore di Giuseppe, il quale aggiungeva alla sua principale attività di autore drammatico e di librettista di opere liriche [...] , che quasi s'accosta a quello d'un Marco De Gregorio e che comunque segna il distacco dalle matrici palizziane. Tale distacco si farà più netto dal 1865 - anno in cui il C. si trasferisce a Roma - in poi: a Roma infatti, grazie anche al rapporto con ...
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ESPOSITO, Gaetano
Luciana Soravia
Nacque a Salerno il 17 nov. 1858 in una famiglia di pescatori.
Sottrattosi alla vita marinara dopo essere scampato ad un naufragio, ebbe i primi insegnamenti di disegno [...] tormenta e talvolta finisce con lo sporcarlo. S'egli giunge a pulire le sue tavolozze, conservando la stessa energia, farà certo cose eccellenti".
In seguito l'E. indirizzò le proprie ricerche pittoriche verso i seicentisti napoletani, in particolare ...
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BORGONIO (Bergogno, Borgono), Giovanni Tomaso
Luciano Tamburini
Figlio di Giovanni Antonio, capitano nel castello di Dolceaqua, nacque, probabilmente a Perinaldo (Imperia), nel secondo decennio del [...] 9 febbr. 1644), uno dei suoi raggiungimenti più alti, ove pare iniziare la collaborazione col meno dotato Carlo Conti che si farà preminente altrove; il Dono del re del Alpi (Rivoli, 10 febbr. 1645); L'Oriente guerriero e festeggiante (Valentino, 20 ...
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FLORIS, Carmelo
Gianni Murtas
Nacque a Bono nel Goceano, a circa 40 chilometri da Nuoro, il 22 luglio 1891 da Giuseppe e Maria Grazia Nonnis Tola. La prematura morte del padre costrinse la madre a trasferirsi [...] , avviando una ricerca che si estenderà alla tecnica del monotipo e successivamente anche all'ambito calcografico, e che farà dell'artista uno dei maggiori rappresentanti della scuola sarda di incisione della prima metà del secolo. Nella produzione ...
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GAUDENZI, Pietro
Amarilli Marcovecchio
Figlio di Enrico, musicista di origine bergamasca, e di Rachele De Negri, genovese, nacque il 18 genn. 1880 a Genova. Ricevuta una prima formazione artistica dal [...] a "una sintesi assoluta di ritmi e cromie" (Parricchi, p. 158), in un'atmosfera di rarefatto lirismo, che si farà predominante nelle due Maternità del 1928 e 1936 come nell'Arlecchino del 1940.
Questa seconda maniera risulta già definita nella tela ...
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CHIEPPIO, Annibale
Gino Benzoni
Nacque nel 1563 a Mantova da Giovanni e Anna di Paolo Arrigoni, entrambi d'origine milanese. Quasi povero, il padre - un po' si risolleva, comunque, acquistando, con [...] mano", appare soprattutto atterrito dalla prospettiva d'un conflitto: questo sarebbe stato un disastro sicuro pel Mantovano, "perché il papa farà la guerra sedendo e tutto il male s'haverà in casa". V'è, inoltre, una certa angustia mentale nella sua ...
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fara1
fara1 s. f. [dal longob. fara]. – 1. Presso i Longobardi, ciascuno dei corpi di spedizione in cui si divideva il popolo in armi durante le migrazioni, che corrispondeva generalmente al gruppo parentale nel senso più largo (cioè alla...
fara2
fara2 s. m., invar. – Vino rosso superiore, piemontese, adatto per l’arrosto e la selvaggina, prodotto in prov. di Novara in una ristretta zona che comprende i comuni di Fara (da cui il nome) e di Briona, da uve dei vitigni nebbiolo,...