MAINARDI, Andrea, detto il Chiaveghino
Anna Chiara Fontana
Nacque da Sepolcro (sconosciuto il nome della madre) a Cremona intorno al 1550, forse nella parrocchia dei Ss. Siro e Sepolcro (Cavalcabò, [...] ogni sua composizione, caratteristica peculiare e distintiva della sua maniera: una tendenza costante che negli anni lo farà interprete singolare (curiosa è la tipologia del leone dai tratti antropomorfi, scherzoso autoritratto, che spesso compare ...
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BALBI, Giovan Battista, detto Tasquino
Ferruccio Marotti
Nacque a Venezia (solo F. S. Quadrio, Dell'istoria e ragione di ognì Poesia,V,Milano 1744, p. 548, lo dice napoletano) e visse nella prima metà [...] -Bourbon.
Il 2 ott. 1645 il B. scriveva al marchese Gaufredi (cfr. Prunières): "speriamo che alla fine del mese si farà l'opera con scene machine et habiti non più veduti in paesi francesi". In effetti l'allestimento dello spettacolo, rimasto famoso ...
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CHISINI, Oscar
Silvia Caprino
Nacque a Bergamo il 14 marzo 1899 da Carlo e da Luigia Calcinoni, terzo figlio di una nobile famiglia veneta originaria di Pieve di Soligo. Compì tutti gli studi universitari [...] polemicamente le posizioni che erano più diffuse tra i principali geometri italiani del momento; critiche che poi il C. farà sue, e che influenzeranno enormemente la sua crescita complessiva di matematico. L'Enriques polemizzava con l'abitudine che ...
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ANDREOLI, Giorgio (Mastro Giorgio da Gubbio)
Giuseppe Liverani
Figlio di Pietro, nacque a Intra verso il 1465-70; si trasferì a Pavia e di qui, intorno al 1490-92, a Gubbio, dove esercitò l'arte del [...] nella quale i compiti rimangono così attribuiti: Vincenzo foggierà e completerà ogni genere di vasi e Ubaldo dipingerà e farà dipingere tutti questi vasi. Inoltre, quest'ultimo completerà i vasi dipinti con la maiolica, ove sia necessario, infornerà ...
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BILIOTTI, Agostino
Guido Pampaloni
Figlio di Sandro, nacque a Firenze il 5 giugno 1429, come si desume con sicurezza quasi assoluta dai Libri dell'età, conservati nel fondo delle tratte dell'Arch. di [...] anni 1471-1475 fu ininterrottamente a Napoli alla direzione del banco mediceo di quella città e solo nell'aprile del 1475 farà ritorno sulle rive dell'Arno: ma, stando almeno alle affermazioni del de Roover, la scelta non era stata del tutto felice ...
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AVONDO, Vittorio
Franca Dalmasso
Nacque a Torino il 10 ag. 1836. Il padre, professore di diritto all'università, lo voleva avviare all'avvocatura; ma l'A. a 15 anni lasciò gli studi per la pittura, [...] improvvise, da ritorni a fasi già superate; indice di un temperamento recettivo e, anche di quel "dilettantismo" che gli farà poi tralasciare la pittura per altre attività. A Roma, attraverso Corot, risale a Poussin: se ne può forse trovare una ...
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CAETANI, Bonifacio
Gaspare De Caro
Nacque nel novembre del 1514, primogenito di Camillo, signore di Sermoneta, e di Beatrice Gaetani d'Aragona. Nel maggio del 1527, occupato dagli Spagnoli il feudo [...] di aver disposto che i soldati spagnoli non dovessero fare "nelle terre sue un minimo danno…: così ancora V. S. mi farà piacere dal canto suo ordinar questo medesimo…, a ciò si provveda ad ogni inconveniente. dall'una e l'altra parte, desiderando ...
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DE BONI, Sebastiano
Flavio Vizzutti
Figlio di Antonio e di Bortola Martini, nacque a Villabruna di Feltre (prov. di Belluno) il 25 nov. 1763. Il padre, nella lettera (1808) indirizzata all'ab. Giannantonio [...] definiva "grandioso" (ibid.).
Va collocato non molto anteriormente al 1808 il cielo pittorico di San Giorgio Perlena (Fara Vicentino, prov. di Vicenza), del quale attualmente rimangono gli affreschi del presbiterio con l'Adorazione dei pastori, l ...
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DE SENA, Pietro
Francesco Cesare Casula
Figlio secondogenito di Antonio, primo visconte di Sanluri nel cagliaritano, è nominato insieme col padre nel perdono generale emanato il 30 marzo 1460 da Giovanni [...] ff. 70v, 106v, 108; 3400, ff. 70v, 121v; 3402, f. 48; 3587, ff. 107v, 108, 131, 185, 185v; 3588, f. 118v; G. F. Fara, De chorographia Sardiniae libri duo. De rebus Sardois libri quatuor, a cura di A. Cibrario, Torino 1835, p. 362; G. Manno, Storia di ...
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CIRIACO
Gabriella Braga
È ricordato solo nelle lettere del Registro diGregorio Magno dal luglio 592 all'ottobre del 600. Non si conosce la sua famiglia e non è possibile stabilire di quale monastero [...] .
Nell'ottobre del 600 in una lettera a Sereno, vescovo di Marsiglia, Gregorio tornerà sul problema delle immagini e farà riferimento a Ciriaco. Questa è l'ultima volta che nel Registro viene nominato Ciriaco.
Fonti: Gregorii I Papae Registrum ...
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fara1
fara1 s. f. [dal longob. fara]. – 1. Presso i Longobardi, ciascuno dei corpi di spedizione in cui si divideva il popolo in armi durante le migrazioni, che corrispondeva generalmente al gruppo parentale nel senso più largo (cioè alla...
fara2
fara2 s. m., invar. – Vino rosso superiore, piemontese, adatto per l’arrosto e la selvaggina, prodotto in prov. di Novara in una ristretta zona che comprende i comuni di Fara (da cui il nome) e di Briona, da uve dei vitigni nebbiolo,...