fortuna
Federigo Tollemache
Voce frequente nelle opere volgari (2 occorrenze nella Vita Nuova, 3 nelle Rime, 7 nel Convivio, 10 nell'Inferno, 3 nel Purgatorio, 5 nel Paradiso, 7 nel Fiore, 2 nel Detto), [...] testo critico. Si veda anche quel che ne dice il Petrocchi (ad l.). D., che già teneva a mente la profezia di Farinata intorno al suo futuro esilio, ricorderà quella di Brunetto e vi aggiungerà più tardi quelle di Vanni Fucci (If XXIV 140-151), di ...
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Marco Lombardo
Pietro Mazzamuto
Personaggio del Purgatorio (XVI 25-145), posto nella cornice degl'iracondi e immaginato da D. senza alcun profilo fisico, perché avvolto dal fumo amaro e sozzo che fa [...] divenga una pura e semplice " voce ", " una figura sbiadita " un " simbolo " e non " un individuo concreto " come Farinata, Guido Guerra e altri personaggi soprattutto fiorentini: indeterminatezza che è stata anche intesa tanto come " effetto dell ...
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teatro
Giovanni Antonucci
La fortuna dell'opera dantesca e dello stesso personaggio di D. in teatro è fenomeno tipicamente ottocentesco, generato dalla più ampia riscoperta dei valori morali e civili [...] esaurire l'argomento, ricorderemo il Corso Donati (Torino 1830) e l'Ezzelino (ibid. 1835) di Carlo Marenco, il Farinata degli Uberti di Pietro Corelli, interpretato dalla " Reale Sarda " nel 1848, la Cunizza da Romano di Giuseppe Pieri (Firenze ...
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Mazzini, Giuseppe
Maurizio Tarantino
Nacque a Genova il 22 giugno 1805 da Giacomo, medico, e Maria Drago, di formazione giansenista. Studiò giurisprudenza, segnalandosi soprattutto per la ribellione [...] Francia e il suo più convinto sostenitore, Cavour, magnificato dai suoi ammiratori, che «ronzano all’orecchio dei gonzi: gli è un Farinata foderato di Machiavelli» (EN, 59° vol., cit., p. 87); più avanti l’argomentazione si distende:
La sua [di M.] è ...
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MICHELE di Lando
Franca Ragone
MICHELE di Lando. – Nacque da Lando e da Simona probabilmente tra il quarto e il quinto decennio del Trecento. Il luogo di nascita non è certo; stando ad alcuni prioristi [...] il luogo e la data della sua morte.
Al di là della consistenza storica della sua figura, M., il «Farinata plebeo» (Corazzini, p. LXXXVI), riveste un valore simbolico nella storia dell’erudizione e della storiografia fiorentina: con G. Cavalcanti ...
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Bruni, Leonardo
Anna Maria Cabrini
Nato ad Arezzo tra il 1370 e il 1375 e morto a Firenze nel 1444, fu insigne umanista, artefice di nuove ed eleganti traduzioni latine dal greco (tra le maggiori: da [...] (xviii), le azioni dei fuorusciti durante la guerra contro Castruccio (xxvii) e, per quanto riguarda i personaggi, Farinata, Giano e Corso Donati. Inoltre l’indubbia semplificazione adottata da B. nel riscrivere il complesso quadro sociale della ...
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Cacciaguida
Fiorenzo Forti
. Antenato di D. (Pd XV 28, 88-89), padre di Alighiero bisavo del poeta (vv. 91-97), appare nel cielo di Marte (vv. 19-21). Battezzato in S. Giovanni, nella Firenze della [...] una figura che nella pace luminosa del Paradiso corrisponde a quelle incontrate fra i tormenti dell'Inferno: a Farinata, a Guido Guerra, Tegghiaio Aldobrandi, Iacopo Rusticucci, i venerandi Fiorentini che D. avrebbe voluto abbracciare se non fosse ...
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e
Riccardo Ambrosini
. 1. È la voce più frequente nelle opere di D., con 8.670 attestazioni, di cui 642 nella Vita Nuova (+ 33 ed), 463 nelle Rime (35 ed; in XCI 28 l'articolo i si elide dopo e: E' [...] con funzioni distinte: in If X 82 l'e iniziale non si allinea sullo stesso piano logico della terzina precedente, perché prima Farinata informa D. quando egli saprà quanto quell'arte pesa, poi, pur dopo un augurio, gli chiede: dimmi. In If XIII 76 ...
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endecasillabo
Ignazio Baldelli
Il verso dantesco, e in particolare l'e., ha attirato fortemente l'attenzione degli studiosi fino a spingerli a una serie d'importanti considerazioni sui rapporti più [...] di altre presenze testuali: si pensi, cominciando dall'ultimo verso citato, la tante volte notata grandezza di quel tutto di Farinata, che è purtuttavia da la cintola, mentre i due accenti contigui sono su vocali uguali, con effetto singolarmente ...
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Croce, Benedetto
Mario Fubini
Alla personalità e alla poesia di D., a situazioni e immagini della Commedia, ai suoi critici e in particolare al De Sanctis il C. fa più di un riferimento nel corso della [...] escogitato, mal si riesce a rinserrare entro le categorie degli eretici e dei sodomiti i cosidetti episodi di Farinata e di Brunetto: qui più che mai le partizioni necessarie dell'oltremondo dantesco rivelano a chiari segni un carattere ...
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farinata
s. f. [der. di farina]. – 1. a. Vivanda popolare fatta con farina intrisa e versata nell’acqua bollente per farla cuocere. b. In Liguria, specie di polentina fatta con farina di ceci e acqua, messa in una teglia di rame con olio d’oliva...
farina
s. f. [lat. farīna, der. di far «farro»]. – 1. Prodotto della macinazione di frutti (cariossidi) di cereali quali frumento, segale, orzo, mais, nonché di altri frutti quali grano saraceno, castagne, o di semi secchi come piselli, fave,...