Aderente al principale fra i partiti del giudaismo negli ultimi tempi dell’età precristiana e al principio dell’età cristiana.
Le origini del fariseismo risalgono probabilmente al periodo successivo a [...] probabilmente il nome, che significa «separato») dalle classi più incolte e irrispettose della tradizione. Il sistema farisaico si basava sull’insegnamento e l’interpretazione della Scrittura, sviluppando in tal modo un’articolata tradizione orale ...
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Dottore ebreo (sec. 1º a. C. - 1º d. C.), detto anche Sh. il Vecchio. Con Hillēl (v.) nella direzione del sinedrio farisaico, fu tra le massime autorità spirituali della sua epoca, distinguendosi da Hillēl [...] per un atteggiamento generalmente più rigorista e dando inizio a una scuola diversa ...
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SCANDALO
Agostino Tesio
. Teologia. - È una parola, azione, omissione, cattiva in sé o in apparenza, che è, al prossimo, incitamento e occasione di peccato. Lo scandalo è diretto, quando si ha intenzione [...] di indurre il prossimo al peccato; è indiretto, quando, senza volerlo appositamente, si prevede però il peccato altrui. È detto farisaico, quando l'occasione al peccato è tutta da attribuire alla malizia di chi si scandalizza, il quale da azioni o ...
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Uno dei dodici Apostoli. Secondo il Vangelo di Matteo (16, 17-19; cfr. Giovanni, 1, 42) il suo nome originario, reso in italiano come Simeone o, per lo più, come Simone (gr. Σίμων), figlio di Giona, fu [...] lo accusò di ipocrisia per non volere più sedere a mensa con i gentili convertiti, dando così ragione a un costume tipicamente farisaico, sostenuto dai messi di Giacomo (cfr. Galati, 2, 11-14). Probabilmente P. fu anche a Corinto e infine a Roma. Che ...
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Re d'Israele (circa 961-922 a. C.), figlio e successore di David. Prevalse nella successione sul fratello maggiore Adonia, con l'aiuto del profeta Natan; e dopo l'avvento al trono si sbarazzò del fratello [...] raccolta di diciotto inni del 1º sec. a. C., scritti in ebraico ma conservati in greco: opera dell'ambiente farisaico, essi intendono giustificare le terribili punizioni che Dio infligge al popolo ebraico condannandone i costumi rilassati e le colpe ...
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MIDRĀSH (costruito con un genitivo, midrash, con a breve; al plurale midrāshim, ovvero, in alcuni casi [v. appresso], midrāshōt)
Umberto Cassuto
Questo vocabolo (dal verbo ebraico dārash "investigare", [...] ). E l'espressione bet ha-midrāsh, "casa del midrāsh" (plurale bāttē midrāshōt) diviene la denominazione consueta delle scuole farisaiche e rabbiniche.
La netta distinzione fra il testo biblico e il suo midrāsh, fra ciò che era esplicitamente scritto ...
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SALERNO, Elisa
Liviana Gazzetta
– Nacque a Vicenza il 16 giugno 1873 da Antonio e da Giulia Menegazzi, sesta di nove figli, dei quali sopravvissero solo la sorella maggiore Maria ed Elisabetta, appunto, [...] linea editoriale del giornale.
L’esperienza dei contrasti interni al mondo cattolico vicentino, il comportamento considerato farisaico degli ambienti conservatori e i diffusi pregiudizi antifemminili al loro interno trovarono spazio nel 1908 nel suo ...
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. La qualifica di "ecumenico" (dal gr. οἰκουμένη "la terra abitata"), che nella storia del cristianesimo antico ha già ricevuto una sua specifica accezione religiosa per distinguere, di fronte a quelli [...] è stato detto) consapevolmente fatto dalle chiese riformate per superare, in un riconquistato desiderio di unità, quel farisaico particolarismo ecclesiastico che le ha sempre definite.
Gli ostacoli principali cui va incontro il movimento, sono: 1 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il cristianesimo
Enrico Norelli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il messaggio di Gesù era un appello all’interno del variegato panorama [...] che stanno ridefinendo il giudaismo come religione della doppia Torah (scritta e orale) fondata sulla tradizione farisaico-rabbinica costituisce probabilmente anche una reazione alla concezione particolarmente “alta” che le comunità che si esprimono ...
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Nacque ad Arpino il 13 gennaio del 106 a. C. da una famiglia di possidenti. A Roma, dove il padre volle fosse educato, gli furono maestri di oratoria M. Antonio e L. Crasso, di diritto i due Scevola, l'augure [...] verso il grande generale, ma anche per la coscienza che il problema del comando in questa guerra era da risolvere senza farisaismi costituzionali. È stato detto più volte che il discorso di C. è di una vuotezza che rasenta la banalità, privo com ...
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farisaico
fariṡàico agg. [dal lat. tardo pharisaicus] (pl. m. -ci), letter. – Di o da fariseo, dei farisei: la setta farisaica. Più spesso fig., di atto o comportamento formalistico, ipocrita, dettato da finto zelo o comunque falso, che nasconde...
farisaismo
fariṡaismo (o fariṡeismo) s. m. [der. di farisaico, fariseo], letter. – 1. La setta, il partito dei farisei, la loro dottrina politica e il complesso dei loro atteggiamenti, delle loro norme nella vita pratica, sociale, politica....