Storico giudeo (n. 37 d. C. - m. dopo il 100), di casta sacerdotale. Fu della setta dei Farisei e, dopo essere stato a Roma (64), tornato in patria partecipò alla rivolta contro i Romani (67). Arresosi [...] a questi dopo l'assedio a Iotapata, si mise a profetizzare, e predisse a Vespasiano l'impero. Perciò Vespasiano, divenuto due anni dopo imperatore, lo liberò e da allora egli fu il protetto della famiglia ...
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Sono soprattutto celebri con questo nome due dottori ebraici dei secc. 1º-2º d. C. Gamaliele il vecchio, nipote di Hillēl, fu caposcuola dei Farisei nella prima metà del sec. 1º d. C. Maestro di s. Paolo [...] (cfr. Atti 22, 3), si oppose alla persecuzione degli Apostoli (cfr. Atti 5, 34-39) e, secondo una tradizione cristiana, abbracciò il cristianesimo. Gamaliele II, nipote del precedente, fu capo dell'Accademia ...
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Principessa giudaica (circa 140-67 a. C.). Sposò Aristobulo I e dopo la sua morte, pare, il fratello di lui e nuovo sovrano Alessandro Ianneo (103). Alla morte di quest'ultimo (76) conservò il trono, seguendo [...] però una politica di estrema acquiescenza verso i Farisei, così che poté regnare su un paese relativamente pacifico. Quando A. morì, il figlio Aristobulo II era in piena rivolta contro il prepotere dei Farisei. ...
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Alessandro Ianneo
Re di Giudea (1° sec. a.C.). Figlio di Giovanni Ircano, A. regnò dal 103 al 76 a.C. Il suo regno fu travagliato da contese con i Tolomei e, all’interno, dalle lotte religiose tra farisei [...] e sadducei. Conquistò e giudaizzò la Perea e altre località, ampliando notevolmente il suo regno ...
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Sommo sacerdote (m. 104 a. C.), etnarca dei Giudei (dal 135 al 104 a. C.). Dovette dapprima riconoscere la dominazione dei Seleucidi, ma, dopo la morte di Antioco VII Sidete (129), se ne liberò, proseguendo [...] una fortunata politica di espansione territoriale. Favorì i Sadducei e si tenne invece lontano dai Farisei, alienandosene le simpatie. ...
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Poeta polacco (Vilnius 1913 - Iława 1983). Da una ispirazione iniziale prevalentemente fantastica (Potoki "Torrenti", 1938) passò progressivamente a un più vivo senso della realtà, nutrito di partecipe [...] Krajobrazy i ludzie "Paesaggi e uomini", 1956). Queste qualità contraddistinguono la sua produzione più matura (Poematy i wiersze "Poemi e versi", 1959; Faryzeusze i patroni "I farisei e i patroni", 1962; Kufel warszawski "Boccale varsaviano", 1976). ...
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Figlio (n. circa 73a. C. - m. 4 a. C.) di Antipatro, un Idumeo giudaizzato. Alla fine del suo regno nacquero Giovanni Battista e Gesù; secondo Matteo (2, 16), appresa dai magi la notizia della nascita [...] , corrisponderebbe al 4 a. C. (Dionigi il Piccolo, infatti, aveva erroneamente fissato la nascita di Cristo all'anno 753, anziché al 749, dopo la fondazione di Roma), odiato da tutti i suoi sudditi, poco dopo aver soffocato una rivolta dei Farisei. ...
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Precursore di Gesù, predica la conversione e l'amore del prossimo perché è vicino il regno dei cieli e impartisce ai discepoli il battesimo (onde il soprannome) di conversione in remissione dei peccati [...] come profeta (cfr., per i particolari della nascita, Sansone e Samuele; per la veste, Elia), con vivaci critiche ai Farisei e in preparazione dell'avvento del Messia. Presto si raccolgono attorno a lui folle e discepoli: tra questi, Gesù, battezzato ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] la scelta dei primi discepoli, la prima predicazione del Regno di Dio e i miracoli, insorgono i primi contrasti con i Farisei, onde, sebbene G. C. sia seguito da folle entusiaste e fedeli, si generano tra gli Ebrei incertezze intorno alla sua persona ...
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Apostolo e autore del Vangelo che nelle edizioni della Bibbia precede sempre gli altri tre. Circa la personalità di M. abbiamo notizie molto scarse. Dal Nuovo Testamento si desume solo che egli aveva un [...] l'operetta per gli Ebrei, convertiti o da convertire;ciò spiega il tono polemico e apologetico contro i Farisei. Nessun evangelista cita altrettanti testi veterotestamentarî con riferimento o applicazione diretta al Cristo, che è perciò presentato ...
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fariseo
fariṡèo s. m. [dal lat. tardo pharisaeus, gr. ϕαρισαῖος, dall’aramaico Pĕrīshayyā, che significa propr. «separato»]. – 1. Membro di una setta religiosa e politica ebraica, sorta nel 2° sec. a. C. e dominante fra i partiti del giudaismo...
farisaismo
fariṡaismo (o fariṡeismo) s. m. [der. di farisaico, fariseo], letter. – 1. La setta, il partito dei farisei, la loro dottrina politica e il complesso dei loro atteggiamenti, delle loro norme nella vita pratica, sociale, politica....