Aderente al principale fra i partiti del giudaismo negli ultimi tempi dell’età precristiana e al principio dell’età cristiana.
Le origini del fariseismo risalgono probabilmente al periodo successivo a [...] i partiti cessarono di esistere; l’ordinamento della vita religiosa e sociale dei superstiti fu però opera dei dottori farisei, sicché il giudaismo quale si venne allora foggiando ebbe carattere quasi interamente conforme al sistema farisaico e tale ...
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Nome greco ("vincitore del popolo") di un fariseo, che, secondo il Vangelo di Giovanni, visitò di notte Gesù e ne ebbe rimossi i pregiudizî sul battesimo; cercò poi di difenderlo di fronte al sinedrio [...] (7, 50-52), e prese parte alla deposizione di Cristo dalla croce (19, 39). La tradizione agiografica (sec. 11º) attribuisce a lui il "Volto Santo" che si venera a Lucca. Dal suo nome furono chiamati polemicamente ...
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Nella storia del cristianesimo, atteggiamento e condotta propri dei nicodemiti, così chiamati dal nome del fariseo Nicodemo. Erano così chiamati gli incerti o troppo prudenti seguaci della Riforma, che [...] si adeguavano solo esteriormente alle pratiche religiose e contro i quali scese in polemica G. Calvino (1537 e 1543-44). Il n., sorto in Germania in ambienti vicini all’anabattismo, ebbe diffusione nell’Italia ...
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triodio Nella liturgia bizantina, canone liturgico di tre odi o strofe.
Per estensione, il libro che contiene l’ufficiatura del tempo preparatorio alla Pasqua (dalla domenica del fariseo e del pubblicano [...] al Sabato Santo), così chiamato perché la maggior parte dei suoi canoni consta di tre odi ...
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TRIODIO (Τριώδιον)
Silvio Giuseppe Mercati
Vocabolo della liturgia bizantina, che significa: 1. canone liturgico di tre odi o strofe, anziché di nove; 2. libro che contiene l'ufficiatura dalla domenica [...] del Fariseo e del Pubblicano (domenica avanti la settuagesima dei Latini) al sabato santo: ed è così chiamato perché la maggior parte dei suoi canoni consta di tre odi.
Come Cosma il Melodo aveva composto i triodî per la settimana santa, i santi ...
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Pittore (Venezia 1709 - ivi 1769). Allievo di S. Ricci, fu sensibile all'influenza di G. B. Tiepolo. Tra le sue opere: in Venezia, la pala nella chiesa di S. Salvatore, la Cena in casa del fariseo, nell'Ateneo [...] veneto, gli affreschi sullo scalone di palazzo Farsetti (Municipio). Nel 1760 fu chiamato a Pietroburgo per decorare il palazzo d'Inverno (soffitti nella chiesa del castello) e l'Accademia imperiale ...
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CAPRIATA, Pier Giovanni
Mirella Giansante
Nacque a Genova negli ultimi anni del sec. XVI. Studiò diritto e, dopo aver esercitato l'avvocatura, si dedicò ben presto alla storiografia "perché poco gli [...] profittava di far con toga enfiata il fariseo" (il giudizio polemico è di Emanuele Tesauro, portavoce di violentissime critiche volte a colpire il C. sia come uomo sia come storico, nella Parenesi di F. Franchi al dottor Capriata inserita nell' ...
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LANZANI, Polidoro
Carlo Gamba
Pittore, nato nel 1515 da un tale Renzo pittore e vasaio di Lanciano in Abruzzo; morto nel 1565 a Venezia, dove aveva lungamente operato (documenti del 1536 e del 1548). [...] di Vienna, del Museo di Castelvecchio a Verona, del Fitzwilliam Museum a Cambridge, della Galleria Pitti, la Cena in casa del Fariseo all'Accademia di belle arti a Vienna, ecc.
Bibl.: A. Venturi, Storia dell'arte italiana, IX, iii, Milano 1928, pp ...
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MORETTO, Alessandro Bonvicino, detto il
Carlo Gamba
Pittore, nato a Brescia circa il 1498, morto ivi nel 1554. Scolaro di Floriano Ferramola, modernizzando la tradizione del Foppa sotto l'influenza [...] a quanto di più attraente il Cinquecento italiano abbia prodotto: così a Brescia in S. Maria di Calchera la Cena del Fariseo, in S. Nazaro e Celso l'Incoronazione, nella pinacoteca Martinengo la Madonna con S. Nicola di Bari; a Vienna la S ...
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POCCIANTI, Michele
Chiara Quaranta
POCCIANTI, Michele. – Nacque a Firenze nel 1536. A sette anni entrò fra i servi di Maria della sua città. Tra i suoi professori ebbe padre Zaccaria Faldossi, che fu [...] di storia dell’Ordine dei Servi di Maria (1233-1954), Roma 1956, ad ind.; E.M. Casalini, Tre inediti nella ‘Cena in casa del fariseo’ di Santi di Tito. Note di storia e d’arte, in Studi storici dell’Ordine Servi di Maria, XVIII (1968), pp. 258-262; A ...
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fariseo
fariṡèo s. m. [dal lat. tardo pharisaeus, gr. ϕαρισαῖος, dall’aramaico Pĕrīshayyā, che significa propr. «separato»]. – 1. Membro di una setta religiosa e politica ebraica, sorta nel 2° sec. a. C. e dominante fra i partiti del giudaismo...
farisaismo
fariṡaismo (o fariṡeismo) s. m. [der. di farisaico, fariseo], letter. – 1. La setta, il partito dei farisei, la loro dottrina politica e il complesso dei loro atteggiamenti, delle loro norme nella vita pratica, sociale, politica....