COSTA, Lorenzo, il Giovane
Chiara Tellini Perina
Nacque a Mantova nel 1537.
La data di nascita è desunta da quella di morte (1583): risulta dai registri necrologici (Arch. di Stato di Mantova, reg. [...] . Un recente ritrovamento è costituito dalla tela della parrocchiale di Boccadiganda (Mantova) rappresentante la Cena in casa del fariseo, che con cautela potrebbe essere identificata con il Cenacolo dipinto dal C. per S. Benedetto di Polirone nel ...
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PIESTRINI, Giovanni Domenico
Rita Randolfi
PIESTRINI (Piastrini, Pistrini, Pestrini), Giovanni Domenico. – Nacque a Pistoia il 4 settembre 1680 da Francesco Maria di origine aretina, pittore e suo primo [...] della tribuna rappresentanti l’episodio del Noli me tangere, la Maddalena penitente e la Cena in casa di Simone il fariseo nonché due pannelli dal soggetto non identificato sopra la porta di ingresso.
Sempre a Monterotondo aveva decorato la chiesa di ...
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MARCHETTI, Marco, detto Marco da Faenza
Valerio Da Gai
Nacque a Faenza da Andrea di Giacomo. La sua data di nascita viene generalmente collocata tra il secondo e il terzo decennio del Cinquecento, comunque [...] della collezione della Cassa di risparmio di Cesena (Benati, pp. 131 s.) e nella firmata Cena in casa del fariseo proveniente dal distrutto oratorio dei Ss. Matteo e Mattia di Faenza (Faenza, Pinacoteca comunale), da riferire al M. sempre ...
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Poeta scozzese, nato il 25 gennaio 1759 ad Alloway presso Bridge of Doon, Ayrshire. Suo padre William era giardiniere, ma nel 1767 tentò di migliorare le sue condizioni affittando una fattoria a Mount [...] mai cinico: frusta l'individuo, ma ha fede nella natura umana. I suoi dardi più acuminati egli li scaglia contro il prospero fariseo. Per i birbanti bonaccioni ha un allegro sorriso di fratellanza, come in Tam o' Shanter, e in The Jolly Beggars, così ...
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SANTI di Tito
Nadia Bastogi
SANTI di Tito (Santi Titi, Santi di Tito Titi). – Nacque a Firenze il 5 dicembre 1536, nel popolo di San Michele Visdomini, da Maria d’Andrea di Benaccio e da Tito di Santi [...] compositive, più larghe aperture paesistiche e preziosità cromatiche, come quelle del grande affresco con la Cena in casa del Fariseo nel refettorio della Ss. Annunziata, databile verso il 1573, nel quale orchestrò la scena entro un ambiente aperto ...
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FIGINO, Giovanni Ambrogio
Roberto Ciardi
Figlio di Giovanni Vincenzo, fabbricante di spade e proveniente da una nota famiglia di armaioli, e di Lucia Grassi, nacque a Milano; l'anno di nascita è incerto.
La [...] , rende difficile avanzare giudizi di carattere generale.
Precedenti alla prima esperienza romana sono il Cristo e il fariseo nella sagrestia del duomo di Monza, inserito nella tradizione lombarda del leonardismo riformato, e l'Agonia nell ...
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CASTELLO, Valerio (Valeriano)
Giuliana Biavati
Figlio del pittore Bernardo e della sua seconda moglie Cristofina (o Cristoforina) Campanella, nacque a Genova il 15 dic. 1624 (Labò, 1926; Alfonso, 1968, [...] , dep. Accademia Ligustica); Madonna del velo (Genova, Palazzo Bianco, dep. ospedale di Pammatone); Cena in casa del Fariseo (Genova, Palazzo Bianco, depositi: se ne conoscono una piccola derivazione, negli stessi depositi, e un esemplare firmato con ...
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TIROLO
P. Bassetti
(ted. Tirol)
Regione storica i cui confini sono più volte mutati e che attualmente comprende il T. settentrionale (capoluogo Innsbruck) e il T. orientale (capoluogo Lienz), in Austria, [...] Merano (KoflerEngl, 1995) o di Bressanone (Rasmo, 1971). I dipinti della cappella superiore, tranne la Cena a casa del fariseo del maestro del ciclo inferiore, sono confrontabili con quelli di Castel Tirolo nei pressi di Merano, risalgono al quinto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Adriana Valerio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La rottura dell’unità della cristianità occidentale a opera di Lutero e Calvino apre [...] e nascondere la propria fede continuando a frequentare i riti della Chiesa cattolica, atteggiamento ispirato a Nicodemo il fariseo, personaggio dei Vangeli che di notte visita Gesù e di giorno rispetta i precetti ebraici (da qui la definizione ...
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Termine derivato dal greco (ἀποκαλύπτειν "svelare cose recondite, segrete") col quale si designa una vasta letteratura giudaica, e in minor quantità cristiana, il cui contenuto è formato per la massima [...] anno 4-6 d. C., probabilmente da un pio giudeo dello stampo antico, avverso sia ai Sadducei sia ai Farisei dell'ultima generazione. Il superstite frammento latino presuppone la versione greca di un originale ebraico o aramaico, tutti perduti. Secondo ...
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fariseo
fariṡèo s. m. [dal lat. tardo pharisaeus, gr. ϕαρισαῖος, dall’aramaico Pĕrīshayyā, che significa propr. «separato»]. – 1. Membro di una setta religiosa e politica ebraica, sorta nel 2° sec. a. C. e dominante fra i partiti del giudaismo...
farisaismo
fariṡaismo (o fariṡeismo) s. m. [der. di farisaico, fariseo], letter. – 1. La setta, il partito dei farisei, la loro dottrina politica e il complesso dei loro atteggiamenti, delle loro norme nella vita pratica, sociale, politica....