Sangue
Giuseppe Maria Gandolfo
Laura Conti
Franco Mandelli
Giovanna Meloni
(XXX, p. 664; App. II, ii, p. 782; III, ii, p. 657; IV, iii, p. 261; V, iv, p. 621)
Nell'Enciclopedia Italiana e nelle Appendici [...] , o a seguito di incidenti nucleari o per motivi professionali, e nei pazienti sottoposti a terapie con farmaci antineoplastici, soprattutto gli alchilanti. Anche fattori ambientali, in particolare il benzene e derivati, possono aumentare l'incidenza ...
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eparinoide
Farmaco dotato di un’azione anticoagulante simile a quella dell’eparina. Gli e. costituiscono un gruppo eterogeneo di farmaci, che differiscono chimicamente tra loro. Le eparine a basso peso [...] molecolare si possono considerare degli e. e hanno le stesse indicazioni terapeutiche dell’eparina. Altri anticoagulanti e., da somministrare per via parenterale, sono: il danaparoid (miscela di glucosamminoglicani ...
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ibritumomab
Farmaco appartenente alla classe degli anticorpi monoclonali, usato nel linfoma non Hodgkin follicolare a cellule B, ove altri farmaci non abbiano prodotto risultati soddisfacenti, oppure [...] l’antigene CD20 che si trova sulla superficie dei linfociti B maligni e normali. La terapia con i. utilizza il farmaco preventivamente marcato con una sostanza radioattiva (il cloruro di ittrio 90); si somministra per via endovenosa dopo una dose di ...
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dosaggio
Determinazione o misurazione, in farmacologia, della dose giusta o delle dosi nel loro giusto rapporto, nella somministrazione di farmaci (➔ posologia). ● Nelle analisi chimico-cliniche, la [...] determinazione della concentrazione di una sostanza per unità di volume (di un liquido biologico) o per unità di peso (di un tessuto biologico): d. della glicemia, d. dell’azotemia, d. delle proteine nell’urina. ...
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Nell'ambito della ricerca farmacologica sul d. che ha compiuto maggiori progressi figurano le scoperte relative al d. neuropatico. Le maggiori acquisizioni riguardano i canali ionici di membrana, il neurotrasmettitore [...] si sono verificati nei pazienti che utilizzano i COX-2 inibitori ha portato al ritiro di buona parte di tali farmaci dal commercio. Il meccanismo attraverso cui essi sarebbero responsabili di questi eventi avversi è dovuto al fatto che gli inibitori ...
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etosuccimide
Farmaco ad azione anticonvulsivante; viene utilizzato da solo nella terapia soprattutto del piccolo male e, in associazione con altri farmaci, per prevenire le crisi tonico-cloniche. ...
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Lo studio dell’insieme dei quadri morbosi causati, direttamente o indirettamente, dall’intervento del medico; anche, stato patologico provocato da un intervento del medico. Negli ultimi decenni del 20° [...] effetto domino) fa sì che i quadri morbosi conseguenti a un intervento invasivo possano essere molteplici e complessi.
I. da farmaci
Fin da quando l’uomo ha cercato di utilizzare, sia pure in modo empirico, pratiche terapeutiche per curare i sintomi ...
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subnarcosi In medicina, stato ridotto di narcosi, caratterizzato da modificazioni reversibili, psichiche e somatiche. La s. viene indotta introducendo nell’organismo farmaci in dosi insufficienti a produrre [...] una narcosi profonda ...
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Assenza della sensibilità dovuta a cause organiche (a. organica) o indotta artificialmente.
A. organica
È quella provocata dalla distruzione delle vie o dei centri della sensibilità nelle sue varie forme. [...] nei tessuti); tipo di paziente; età dei soggetti; condizione clinica preesistente; tipo d’intervento. b) A. endovenosa. Nuovi farmaci anestetici a rapido metabolismo e pronta eliminazione permettono una rapida e dolce induzione dell’a., seguita da un ...
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cardiotossicità L’azione lesiva sul tessuto cardiaco, spesso irreversibile, talvolta letale, indotta a seguito della somministrazione acuta o cronica di particolari farmaci, detti appunto cardiotossici [...] per il loro effetto tossico sia diretto (per es., miocardiopatia iatrogena) sia indiretto ...
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farmacia
farmacìa s. f. [dal gr. ϕαρμακεία «uso dei farmaci; avvelenamento; magia»; nel sign. 2 a, per calco del fr. pharmacie]. – 1. Arte di preparare i farmaci seguendo le prescrizioni mediche, in base a conoscenze scientifiche e osservando...
farmacista
s. m. e f. [der. di farmaco] (pl. m. -i). – Chi, avendo conseguito la laurea in farmacia ed essendo iscritto all’ordine professionale, esercita l’attività di preparare e vendere medicinali.