In andrologia, che riguarda l’interno dei corpi cavernosi del pene; in particolare, riferito alla somministrazione, mediante iniezione manuale o con l’ausilio di uno speciale iniettore automatico, di farmaci [...] (papaverina, prostaglandina E1 ecc.) in grado di indurre l’erezione, se inoculati in loco ...
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farmacogenetica
farmacogenètica s. f. – Ramo della farmacologia che studia le relazioni tra la costituzione genetica di un individuo e la sua risposta a un trattamento farmacologico, con l'obiettivo [...] sostanza non più attiva o in una sostanza tossica, oppure trasformare una sostanza inattiva (profarmaco) in un farmaco. I progressi nella tecnologia molecolare hanno permesso di rendere l'analisi dei profili genetici relativamente facile ed economica ...
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iatrogeno
Che è attribuibile in via diretta o in via più o meno mediata a un intervento medico. Rientrano fra le manifestazioni i. i fenomeni di intolleranza ai farmaci, le conseguenze di interventi [...] chirurgici, e tutte le manifestazioni morbose che si possono verificare in terapie ad alto rischio, come quelle basate sull’uso di radiazioni ionizzanti ...
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nelfinavir
Farmaco inibitore delle proteasi, attivo contro i virus dell’immunodeficienza acquisita HIV-1 e HIV-2. Viene utilizzato nel trattamento dell’infezione da HIV in associazione ad altri farmaci [...] antiretrovirali ...
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Acido uracil-6-carbossilico, prodotto intermedio nella biosintesi dei nucleotidi pirimidinici. In medicina, l’aumento dell’escrezione urinaria di acido o. (oroticoaciduria) può essere secondario alla somministrazione [...] di particolari farmaci o a un’iperproduzione (come si verifica, per es., nella citrullinemia e nella iperammoniemia), oppure primitivo: quest’ultima condizione rappresenta una malattia ereditaria dovuta a un’alterazione della biosintesi delle purine. ...
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Il complesso degli studi e delle conoscenze che vertono sulle correlazioni tra caratteristiche genetiche e risposte farmacodinamiche di tipo abnorme. Hanno particolare interesse, al riguardo, alcune anomalie [...] potrebbe non rivelarsi mai se la via metabolica interessata viene utilizzata solo in situazioni particolari. L’uso di farmaci nuovi, pertanto, potrebbe mettere in evidenza, per es., una malattia metabolica e quindi una variante enzimatica altrimenti ...
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Sostanza che agisce sulle funzioni psichiche. Il termine è già stato adoperato per contraddistinguere le sostanze medicamentose, sintetiche o estrattive, provviste di un effetto antipsicotico più o meno [...] rilevante (farmaci o sostanze p.). Con lo sviluppo della psicofarmacologia (➔), l’importanza che essa ha assunto nei confronti della stessa farmacologia e l’ampio ricorso a tali sostanze hanno fatto preferire per questi medicamenti la denominazione, ...
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naturopatia
naturopatìa s. f. – Forma di medicina alternativa che sfrutta a fini terapeutici i soli fattori ed elementi naturali (calore, luce, aria, ecc.), evitando di fare uso di farmaci a composizione [...] chimica. Introdotta alla fine dell’Ottocento dal medico tedesco Benedict Lust, la n. mira a migliorare la salute e a trattare la malattia principalmente stimolando e accompagnando la capacità innata del ...
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Febbre molto alta (oltre i 40 °C). I. fulminante (o ipertermia maligna) Repentina elevazione della temperatura corporea associata a grave quadro di catabolismo muscolare per esposizione dei soggetti ‘suscettibili’ [...] a farmaci anestetici (anestetici alogenati, succinilcolina ecc.); consegue a predisposizione per alterazioni genetiche a carico dei canali del calcio nella fibrocellula muscolare. ...
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Condizione di ristagno della bile nelle vie biliari intraepatiche o extraepatiche (coledoco) a causa di un ostacolo al suo deflusso. Nel primo caso l’ostacolo è dovuto all’effetto di farmaci, a infezioni [...] (epatite), alla cirrosi; nel secondo alla presenza di calcoli. La c. si manifesta soprattutto con l’ittero ...
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farmacia
farmacìa s. f. [dal gr. ϕαρμακεία «uso dei farmaci; avvelenamento; magia»; nel sign. 2 a, per calco del fr. pharmacie]. – 1. Arte di preparare i farmaci seguendo le prescrizioni mediche, in base a conoscenze scientifiche e osservando...
farmacista
s. m. e f. [der. di farmaco] (pl. m. -i). – Chi, avendo conseguito la laurea in farmacia ed essendo iscritto all’ordine professionale, esercita l’attività di preparare e vendere medicinali.