farmaco intelligente
Bruno Rotoli
Molecola ad azione farmacologica attiva in modo estremamente selettivo sulle cellule malate e non nociva per le cellule sane. Un farmaco è, per definizione, una sostanza [...] molto le possibilità di impiego, specie nelle alte dosi necessarie per eradicare un tumore. Di conseguenza, i migliori farmaci citotossici sono quelli dotati di elevata attività contro le cellule tumorali e di bassa attività sulle cellule normali ...
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Modelli sperimentali nella ricerca biomedica
Silvio Garattini
La ricerca biomedica è multidisciplinare, e spesso utilizza approcci integrati che si servono di modelli sperimentali molto diversi e con [...] a un sistema più complesso è legata ai limiti intrinseci degli studi farmacologici in vitro. Infatti, l'attività di un farmaco è funzione di diversi parametri di cui non si tiene conto in un sistema cellulare, quali l'assorbimento, la distribuzione ...
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Ecologia
Tipo di relazione interspecifica nella quale una o ambedue le specie in relazione subiscono un danno. Le principali relazioni antagonistiche sono antibiosi, parassitismo, predazione e competizione.
Farmacologia
Specifica [...] su un determinato recettore (➔) cellulare, ovvero l’azione opposta che due farmaci esercitano su una medesima funzione, che può svolgersi sui medesimi substrati o su substrati diversi. Un esempio del primo tipo è l’a. dell’atropina sull’azione ...
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Farmacologo, nato a Catania il 27 aprile 1896, laureato a Modena nel 1918. Allievo di G. Gaglio e di A. Bonanni; professore di farmacologia (1928) nell'università di Pavia. Insegna a Roma dal 1938.
Autore [...] , vitamine endogene, ipervitaminismo, farmaci devitaminizzanti, idiosincrasia ai farmaci come aspetto di avitaminosi, ; Condizionatori positivi e negativi, in România Medicalǎ, 1941; Farmaci devitaminizzanti e rivelatori di avitaminosi, Milano 1942. ...
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POSOLOGIA (XXVIII, p. 85)
Pietro DI MATTEI
La posologia ha visto negli ultimi anni accrescere cospicuamente il corredo dei fatti che la guidano. La con0scenza sempre più esatta del tempo impiegato da [...] seconda della via di somministrazione, per raggiungere il sangue e i tessuti, quella delle trasformazioni che subisce il farmaco nell'organismo e della sua velocità di eliminazione, e la maggior possibilità di stabilire la concentrazione che bisogna ...
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Infezione causata da Emosporidi (Sporozoi) appartenenti al genere Plasmodium. La m. umana e dei mammiferi in genere (scimmie, roditori ecc.) è trasmessa esclusivamente da zanzare del genere Anopheles.
La [...] monociti.
Caratteristica della m. è la tendenza a recidivare dopo la cura e l’apparente guarigione dell’infermo. Con i farmaci sintetici, la terzana maligna guarisce senza dare recidive, ma la terzana benigna e la quartana non di rado recidivano dopo ...
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Branca della farmacologia che si occupa dello studio delle sostanze medicinali, specialmente di quelle vegetali. Si differenzia dalla botanica farmaceutica in quanto questa studia la morfologia, la fisiologia [...] e la patologia delle piante medicinali allo stato vivente, invece la f. si limita allo studio delle parti di tali piante impiegabili come farmaci o direttamente o attraverso opportune elaborazioni. ...
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azidotimidina
Guido Poli
Primo farmaco antiretrovirale comunemente noto come AZT o zidovudina, approvato per il trattamento della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS, Acquired immunodeficiency [...] durante l’ultimo trimestre di gravidanza o durante l’allattamento. L’AZT fu sintetizzata per la prima volta nel 1964 quale farmaco antitumorale, ma soltanto nel 1985 ne fu dimostrata l’alta efficacia nel prevenire l’infezione da HIV, prima in vitro e ...
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Sensazione spiacevole, dovuta all’azione di un agente che compromette l’integrità somatica, o suscitata dallo stato di sofferenza anatomica o funzionale di un organo. I tipi principali di d. sono le nevralgie, [...] l’impiego, in varie associazioni e in successione, di FANS, di oppioidi inizialmente deboli e poi forti e di farmaci adiuvanti. La scala farmacologica può essere progressivamente integrata, caso per caso, con l’uso di tecniche invasive o seminvasive ...
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Le moderne acquisizioni sulla fisiologia del rene, le migliorate conoscenze che oggi si hanno sui meccanismi che presiedono al ricambio idrosalino ed i più recenti sviluppi della ricerca farmacologica [...] di nuove sostanze attive sulla funzione tubulare, hanno condotto alla introduzione in terapia di numerosi farmaci capaci di aumentare il volume della diuresi. Sono questi, principalmente, i cosi detti saluretici, e cioè sostanze che aumentano, ...
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farmacia
farmacìa s. f. [dal gr. ϕαρμακεία «uso dei farmaci; avvelenamento; magia»; nel sign. 2 a, per calco del fr. pharmacie]. – 1. Arte di preparare i farmaci seguendo le prescrizioni mediche, in base a conoscenze scientifiche e osservando...
farmacista
s. m. e f. [der. di farmaco] (pl. m. -i). – Chi, avendo conseguito la laurea in farmacia ed essendo iscritto all’ordine professionale, esercita l’attività di preparare e vendere medicinali.