In biologia e in medicina, sostanza con effetti simili a quelli delle radiazioni ionizzanti, come l’iprite o farmaci antineoplastici, quali la bleomicina. ...
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STUPEFACENTI (XXXII, p. 896; App. II, 11, p. 924; III, 11, p. 862)
Eugenio Paroli
Pasquale de Lise
Originariamente tale termine era riservato ai farmaci e ai prodotti capaci di generare uno stato di [...] , nonché le attività degl'istituti di ricerca scientifica e di sperimentazione, degli ospedali, dei medici, dei veterinari, dei farmacisti, delle navi, nonché dei cantieri e delle aziende che siano autorizzati all'uso di s. ai sensi del decreto ...
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In oncologia, prova di laboratorio che mira a saggiare la sensibilità di cellule tumorali nei confronti dei vari farmaci antiblastici (➔ chemioterapia); ne permette così la scelta più vantaggiosa – tenuto [...] conto dell’efficacia terapeutica e del livello di tossicità – nei confronti della forma neoplastica in questione ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. La medicina
Donald Harper
Etsuo Shirasugi
Catherine Despeux
La medicina
1. La nascita della medicina
di Donald Harper
In Cina gli yi, i medici, hanno portato [...] termine yi indicava un professionista le cui arti mediche si fondavano tanto su pratiche magico-religiose quanto sull'uso di farmaci o di altre terapie. Nelle iscrizioni su ossa oracolari che risalgono alla dinastia Shang (XVIII-XI sec. a.C.), questa ...
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Botanica
In patologia vegetale, massa di tessuto priva di organizzazione, dovuta a proliferazione cellulare eccitata da qualche stimolo; vi rientrano anche le galle prodotte da insetti in vari organi delle [...] si rivela inefficace, può essere integrata con l’impiego di tecniche invasive o seminvasive che consentono di portare i farmaci, sia analgesici locali sia oppioidi, a contatto con le radici spinali (analgesia epidurale) o con il sistema nervoso ...
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Trattamenti che mirano a prevenire e curare le manifestazioni reumatiche sia acute sia croniche.Tale terapia a. si avvale di farmaci (acido acetilsalicilico, FANS, fenilbutazone, indometacina, cortisonici), [...] sono essenzialmente volte a ridurre la durata degli attacchi e le possibili complicazioni cardiache. Il dosaggio dei farmaci nelle forme croniche viene ridotto per limitare gli effetti collaterali e le complicazioni tossiche legate al loro protratto ...
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IPNOTISMO (XIX, p. 481)
Franco Granone
Nozioni generali e chiarimenti terminologici, - L'i. è la tecnica usata per indurre in un soggetto un particolare stato psicofisico che permette d'influire sulle [...] a tutti quei procedimenti che si avvalgono del sonno come mezzo di cura, sia esso spontaneo o indotto con farmaci; designando invece come ipnositerapia le cure eseguite mediante ipnosi, che "sonno" non è.
Il termine di ipnosi attraverso il ...
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speleotomia Intervento chirurgico rivolto a drenare all’esterno grosse caverne tubercolari (del polmone, del rene) e introdurre in esse farmaci antitubercolari. La spelectomia è l’asportazione chirurgica [...] di una caverna tubercolare, per lo più renale, non comunicante con le vie escretrici; è un’operazione conservativa ...
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Lo studio dell’insieme dei quadri morbosi causati, direttamente o indirettamente, dall’intervento del medico; anche, stato patologico provocato da un intervento del medico. Negli ultimi decenni del 20° [...] effetto domino) fa sì che i quadri morbosi conseguenti a un intervento invasivo possano essere molteplici e complessi.
I. da farmaci
Fin da quando l’uomo ha cercato di utilizzare, sia pure in modo empirico, pratiche terapeutiche per curare i sintomi ...
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subnarcosi In medicina, stato ridotto di narcosi, caratterizzato da modificazioni reversibili, psichiche e somatiche. La s. viene indotta introducendo nell’organismo farmaci in dosi insufficienti a produrre [...] una narcosi profonda ...
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farmacia
farmacìa s. f. [dal gr. ϕαρμακεία «uso dei farmaci; avvelenamento; magia»; nel sign. 2 a, per calco del fr. pharmacie]. – 1. Arte di preparare i farmaci seguendo le prescrizioni mediche, in base a conoscenze scientifiche e osservando...
farmacista
s. m. e f. [der. di farmaco] (pl. m. -i). – Chi, avendo conseguito la laurea in farmacia ed essendo iscritto all’ordine professionale, esercita l’attività di preparare e vendere medicinali.