LESSI, Giovanni
Fabrizio Vannini
Nacque a Firenze il 4 ag. 1743, primo dei tre figli di Agostino di Giovanni, computista, e Teresa Guelfi. Un fratello, Bernardo, fu auditore di Consulta e avvocato regio; [...] , cit., cc. 335, 352).
Dal 1815 un'acuta malattia biliare compromise la sua salute, ma egli rifiutò costantemente ogni sorta di farmaco. Morì a Firenze il 12 ott. 1817.
Un suo Elogio del dottor Raimondo Cocchi uscì postumo negli Atti dell'Imperiale e ...
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DONNOLO, Shabbĕtay Bar Abrāhām
Gianfranco Fiaccadori
Medico e uomo di scienza ebreo, figlio di Abrāhām, nato ad Oria, oggi in provincia di Brindisi, nel 913 o poco dopo. I principali dati della sua [...] D. fu certamente verso il 970: s. Nilo, il futuro fondatore di Grottaferrata, avrebbe rifiutato di giovarsi d'un suo farmaco, infliggendo così al medico ebreo una lezione d'ascesi e di fiducia in Dio. Sempre a Rossano, D. assistette qualche tempo ...
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Isteria
Silvia Vegetti Finzi
L'isteria è una forma di nevrosi caratterizzata da sintomi sensoriali e motori (accessi nervosi e convulsivi, delirio, amnesie, allucinazioni ecc.). Il termine deriva dal [...] sintomi ma, per la stessa ragione, se viene correttamente guidata dalla suggestione ipnotica del terapeuta, può funzionare da farmaco. Nel grande attacco isterico Charcot distingue quattro fasi, le prime ('epilettoide' e 'dei grandi movimenti') sono ...
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ARNAUDI, Carlo
Vittorio Treccani
Nato a Torino il 23 maggio 1899 da Carlo Angelo e Marianna Dalmazzone, giovanissimo partecipò come ufficiale degli alpini alla prima guerra mondiale conquistando due [...] . con A. Schiesser e R. Allegranza); Formazione di una sostanza antiemolitica per degradazione microbica della digitonina, in Il Farmaco, VI (1951), pp. 592-594; Researches on the Microbiological Degradation of Sterols, in Appl. Microbiol., II (1954 ...
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ERBA, Carlo
Silvana Casmirri
Nacque a Vigevano (odierna prov. di Pavia) il 17 ott. 1811 da Francesco Antonio e da Caterina Brasca, primo di cinque figli maschi. Il padre, speziale, gestiva a Milano [...] di S. Eustorgio. L'E. studiò a Milano, ben presto interessato all'arte farmaceutica. Non volle tuttavia compiere nella farmacia del padre quel praticantato che la legge austriaca prevedeva come propedeutico al biennio di studi per il diploma: svolse ...
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CAPECE, Scipione (Scipio Capycius)
Giovanni Parenti
Signore di Antignano e di San Giovanni a Teduccio, nacque a Napoli nel 1480, circa, primogenito (Ammirato) o secondogenito (Ametrano) del celebre giurista [...] amici al Pontano malato in Antignano). Esso fu scritto in lode di un medico empirico che aveva somministrato un potente farmaco al Pontano ormai prossimo a morire.
Al C. è stata pure attribuita, molto debolmente, dall'Altamura (Un'elegia ined. sull ...
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BELLI, Giuseppe Gioachino
Giovanni Orioli
Nacque a Roma il 7 sett. 1791. Il padre, Gaudenzio, di professione computista, apparteneva a famiglia benestante; la madre, Luigia Mazio, a famiglia agiata [...] ed estrosa filastrocca intitolata Ciarlatano, nella quale il cerretano Gambalunga enumera i prodigiosi miracoli operati da un suo magico farmaco che guariva ogni sorta di malanni. Alla cicalata, che forse ispirò al Donizetti il celebre recitativo del ...
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GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] novella III e il riferimento all'"arte dei prudenti fisici" (Novellino, p. 251) di compensare la violenza di un farmaco con un eccipiente gradevole per spiegare l'alternanza di novelle nella quarta parte. L'esordio della novella XXXIV è occasione per ...
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CASALIS, Bartolomeo
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Carmagnola (Torino) il 9 nov. 1825 da Francesco e da Giacomina Pola. Universitario a Torino, ed amico di C. Nigra, D. Berti, G. B. Bottero e molti altri, [...] 1886 sulle congiure ordite ai danni del "vecchio leone" e sulle manovre - cui partecipava anch'egli - per fargli assorbire il "farmaco nicoterino").
Morto il Depretis il 22 luglio 1887, il C. rimase privo del suo maggior sostegno politico. Già a ...
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Panico
Paolo Pancheri
Maria Caredda
Panico viene dal greco πανικός, termine che deriva dal nome di Pan, dio delle montagne e della vita agreste: era detto timor panico, o terrore panico, quel timore [...] graduale le situazioni fobigene. Decisivo in questo intervento è il rinforzo costante del convincimento del paziente che il farmaco esercita una potente azione preventiva nei confronti degli attacchi di panico e che, di conseguenza, il rischio di ...
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farmaco-
fàrmaco- [dal gr. ϕάρμακον ]. – Primo elemento di parole composte, quasi tutte di formazione moderna (farmacologia, ecc.), nelle quali indica genericamente relazione con i farmaci.
farmaco
fàrmaco s. m. [dal gr. ϕάρμακον] (pl. -ci, meno com. -chi), letter. – 1. Qualsiasi sostanza, inorganica o organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni funzionali, utili o dannose, mediante...