triaca Farmaco di antiche origini, che la tradizione attribuisce ora a Mitridate Eupatore, ora ad Andromaco, medico di Nerone, ma che forse ha origini ancora più antiche. Impiegata come antidoto contro [...] ogni veleno, la t. ebbe prestigio e diffusione straordinari dall’antichità fino a tempi relativamente recenti (in alcune regioni d’Europa fino alla metà del 19° sec.); la sua preparazione fu addirittura ...
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Mezzo fisico o farmaco dotato della proprietà d’aumentare la secrezione del sudore, agendo sulla irrorazione delle ghiandole sudorifere o sui loro nervi secretori o sui relativi centri nervosi. Alle più [...] , termoforo) e le pozioni calde e alcoliche che determinano vasodilatazione cutanea riflessa e iperfunzione delle ghiandole sudorifere. Farmaci d. sono la pilocarpina, che stimola i nervi secretori, i salicilici, il cui effetto compare solo negli ...
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Quantità di farmaco o, più correntemente, di droghe usate da tossicomani al di sopra della soglia di tolleranza del soggetto, cui conseguono manifestazioni patologiche acute. La dose di sostanza in grado [...] le manifestazioni da o. di eroina sono: depressione respiratoria, riduzione della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, coma. L’impiego di farmaci antagonisti (nel caso dell’eroina, naxolone o naltrexone) è in grado di risolvere la crisi. ...
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(Agenzia Italiana del Farmaco) Ente autonomo di diritto pubblico, con sede a Roma, istituito nel 2003 per la promozione e il coordinamento delle informazioni in materia di farmaci. Sottoposto alla vigilanza [...] l’ente ha l’obiettivo di contribuire alla tutela della salute, potenziando la farmacovigilanza e garantendo l’accessibilità ai farmaci; tra le sue funzioni vi sono anche quelle di assicurare il rispetto dei tetti di spesa farmaceutica programmati, di ...
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Farmaco capace, con meccanismo chimico o chimico-fisico, di trasformare un agente tossico in un composto innocuo o scarsamente lesivo. Rientrano nel novero degli a. in senso stretto le sostanze che a livello [...] gastrico adsorbono i veleni (caolino, carbone animale o vegetale ecc.) e a livello ematico neutralizzano le tossine endogene (per es., gli alcalini in caso di chetoacidosi diabetica), i sieri immunizzanti ...
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Farmaco capace di stimolare e migliorare la funzionalità cardiaca depressa. I c., a differenza dei cardiotonici, hanno un’azione per lo più fugace e utilizzabile quando il danno cardiaco è lieve e transitorio. [...] Per es. in caso di collassi, svenimenti e simili, possono agire sulle fibre muscolari cardiache (come la canfora e derivati) o anche sui centri bulbari vasomotori e respiratori (come la caffeina e la stricnina) ...
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Farmaco capace di aumentare il rendimento di un cuore alterato e con insufficienza funzionale. I farmaci c., che trovano elettiva indicazione negli scompensi cardiaci, esplicano la loro azione specificamente [...] sul cuore (fibre miocardiche, tessuto nodale specifico e fibre nervose vegetative in rapporto con il cuore). I c. classici sono derivati della digitale e dello strofanto ...
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Farmaco capace di provocare il vomito senza causare altri notevoli effetti collaterali. Alcuni e., come l’apomorfina, agiscono stimolando il centro bulbare del vomito ( e. centrali); altri, più numerosi, [...] stimolano le terminazioni nervose sensitive del nervo vago (per esempio quelle della mucosa gastrica), o del nervo glosso-faringeo, causando il vomito in via riflessa ...
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Farmaco che promuove la mestruazione. Agiscono come tali gli ormoni estrogeni (follicolina), i progestinici (progesterone), le associazioni estroprogestiniche, queste ultime impiegate in forma sequenziale [...] (20-21 giorni) per ricalcare la secrezione ovarica dei cicli fisiologici. Esistono inoltre e. ad azione indiretta, che agiscono sui centri ipotalamici o ipofisari, stimolando la secrezione delle gonadotropine ...
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Farmaco, 2-metossi-5-cloro-4-amino-N-(dietilaminoetil)-benzamide, antidopaminergico dotato di attività antiemetica e procinetica. Determina un’accelerazione dello svuotamento dello stomaco, con rilasciamento [...] dello sfintere pilorico e successiva dilatazione del bulbo duodenale; trova impiego nelle sindromi discinetiche dell’apparato digerente, in quanto regola le funzioni motorie gastroduodenodigiunali ...
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farmaco-
fàrmaco- [dal gr. ϕάρμακον ]. – Primo elemento di parole composte, quasi tutte di formazione moderna (farmacologia, ecc.), nelle quali indica genericamente relazione con i farmaci.
farmaco
fàrmaco s. m. [dal gr. ϕάρμακον] (pl. -ci, meno com. -chi), letter. – 1. Qualsiasi sostanza, inorganica o organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni funzionali, utili o dannose, mediante...