Farmacologo (Bautzen 1820 - Giessen 1879); prof. a Dorpat (1849) e a Giessen (1867), diede alla farmacologia l'indirizzo sperimentale che doveva essere più ampiamente sviluppato dal suo discepolo O. Schmiedeberg. [...] Nel Lehrbuch der Arzneimittellehre (1876) tentò un raggruppamento razionale dei farmaci secondo le loro proprietà chimiche e farmaco-dinamiche. ...
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ionoforesi
Mauro Capocci
Tecnica elettroterapica (detta anche iontoforesi) utilizzata per favorire la penetrazione di farmaci nei tessuti. Essa sfrutta la forza elettromotrice repulsiva generata da [...] , il quale può anche avere una breve emivita poiché non deve entrare nel circolo sanguigno. Ciò consente di utilizzare il farmaco in concentrazioni più elevate e con elevata specificità locale, evitando inoltre i rischi e l’invasività dei metodi di ...
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Tumore
Giuseppe Maria Gandolfo
(XXXIV, p. 474; App. II, ii, p. 1030; III, ii, p. 990; IV, iii, p. 693; V, v, p. 592)
Basi molecolari dell'oncologia: oncogeni e antioncogeni
In questi ultimi anni, notevoli [...] soltanto aumentando l'intensità di dose, e questo, a sua volta, comporta un aumento marcato della tossicità ematologica dei farmaci antitumorali. Così, se da una parte è chiaro con quali modalità può essere più attiva la chemioterapia, dall'altra ...
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Termine che indica il tempo necessario perché, nell’organismo vivente, la quantità o la concentrazione o l’attività di una sostanza, soggetta a trasformazione, decomposizione o decadimento, si riduca alla [...] . Si usa per riferirsi allo spontaneo decadimento dell’emissione di radionuclidi, alla concentrazione plasmatica di un farmaco somministrato, a sostanze prodotte dall’organismo (ormoni, mediatori), a sue cellule (globuli rossi e altri elementi ...
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PSICOFARMACI
Pietro DI MATTEI
. Con tale qualifica, ed ancora con numerosissime altre, più o meno comprensive ed allusive (farmaci psicoattivi, psicoplegici, atarassici, antifobici, tranquillanti, ecc.), [...] quali si conosce pochissimo. Ma più difficile appare comprendere come e perché la lesione biochimica apportata dai diversi farmaci possa tramutarsi in efficacia curativa.
La biochimica è entrata largamente in gara con la fisiologia e la farmacologia ...
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compliance
Termine inglese che significa condiscendenza/acquiescenza e che in medicina si riferisce alle modalità adottate dal paziente nell’eseguire le prescrizioni del medico; in particolare sottolinea [...] terapeutico. Soprattutto nel caso di terapia farmacologica, la compliance indica la disponibilità del paziente ad assumere il farmaco con la posologia (dosi, modalità e tempi di assunzione) stabilita dal medico, nonostante l’insorgenza di possibili ...
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Società francese di biotecnologie, fondata nel 2013 a seguito della fusione delle aziende farmaceutiche Intercell e Vivalis SA; con sede a Saint-Herblain (Francia), è leader nella progettazione e commercializzazione [...] giapponese. Utilizzando la medesima tecnologia, nel febbraio 2022 l’azienda è giunta alla fase 3 di sperimentazione del farmaco vaccinale VLA2001 contro il Covid-19, vaccino inattivato e adiuvato con allume e CpG 1018, sviluppato in collaborazione ...
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Farmacologa statunitense (New York 1918 - Chapel Hill 1999). Assistente di biochimica nel 1937 presso il New York hospital school nursing, svolse poi attività di ricerca in alcuni laboratorî industriali [...] con G. Hitchings. Le fu assegnato il premio Nobel nel 1988 per la fisiologia o la medicina, per le ricerche sull'acyclovir, farmaco ad azione antivirale, capostipite di una serie di molecole, che ha avuto largo impiego nelle infezioni erpetiche. ...
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Eutanasia
Azione od omissione che, per sua natura e nelle intenzioni di chi agisce (eutanasia attiva) o si astiene dall’agire (eutanasia passiva), procura anticipatamente la morte di un malato allo scopo [...] del medico al quale si rivolge per la prescrizione di farmaci letali per l’autosomministrazione) o nella forma dell’eutanasia Nel luglio 2023 per la prima volta in Italia il farmaco per il fine vita è stato consegnato nel Veneto dall'azienda ...
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Sostanze antibiotiche ottenute nel 1948 da G. Brotzu da colture del micete Cephalosporium acremonium.
La più importante è la c. C, il cui nucleo attivo è costituito dall’acido 7-amminocefalosporanico:
Da [...] negativi sia gram-positivi; in particolare le c. costituiscono il farmaco di prima scelta nelle infezioni da Klebsiella (➔ Klebs, Edwin . di successive generazioni; dell’ultima fanno parte farmaci quali il ceftazidime, il cefotaxime e il cefoperazone ...
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farmaco-
fàrmaco- [dal gr. ϕάρμακον ]. – Primo elemento di parole composte, quasi tutte di formazione moderna (farmacologia, ecc.), nelle quali indica genericamente relazione con i farmaci.
farmaco
fàrmaco s. m. [dal gr. ϕάρμακον] (pl. -ci, meno com. -chi), letter. – 1. Qualsiasi sostanza, inorganica o organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni funzionali, utili o dannose, mediante...