manierismo
Caterina Volpi
Lo stile raffinato e stravagante che segnò la fine del Rinascimento
L’armonia dell’arte rinascimentale, con la regolarità geometrica delle forme, i colori limpidi e chiari, [...] del Conte e Francesco Salviati. L’incontro di queste personalità nei più importanti cantieri romani promossi da papa Paolo III Farnese dà origine a uno stile uniforme, elegante e molto raffinato. Vasari e Salviati eliminano gli eccessi e le stranezze ...
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ANADOUMENOS
L. Rocchetti
È il nome dato in Grecia a immagini di atleti raffigurati nell'atto di cingere la testa con la benda della vittoria. È un tema analogo a quello del diadoùmenos (v.), diffuso [...] , che fecero dell'atleta uno dei soggetti preferiti, e attuato spesso per statue di vincitori nei giochi nei grandi santuari panellenici. Ad Olimpia Pausania (vi, 4, 5) ricorda l'A. di Fidia (v.), che si riconosce nella copia detta Diadumeno Farnese. ...
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Pittore (n. Utrecht 1520 circa - m. Anversa tra il 1576 e il 1577). Scolaro di Jan van Scorel, maestro nella corporazione dei pittori di Anversa (1547); chiamato in Portogallo, fece tappa ad Augusta, Venezia [...] di Maria Tudor e di Filippo), nel 1555 a Bruxelles (ritratti di Guglielmo di Orange, ora a Kassel, e di Alessandro Farnese, ora alla galleria di Parma), poi tornò a Utrecht (1559), ove eseguì un famoso Autoritratto (ora agli Uffizi). Viaggiò ancora ...
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Architetto (m. Madrid 1567). Dopo un periodo di attività in Italia, a Roma, ma soprattutto a Napoli come architetto del viceré don Pedro de Toledo (strada di Toledo; S. Giacomo degli Spagnoli), fu richiamato [...] il Patio de los Evangelistas, nel quale T. impiegò gli ordini dorico e ionico ispirandosi al cortile del palazzo Farnese a Roma. Poco resta delle altre sue opere (castello di Aranjuez) ma i suoi disegni rivelano una fondamentale dipendenza ...
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MALVASIA, Carlo Cesare
Maria Elena Massimi
Nacque a Bologna nel 1616, dal conte Anton Galeazzo (1577-1669) e dalla moglie legittima Caterina Lucchini, "femmina di bassa condizione" (Fantuzzi, pp. 149 [...] Crispis e altre lapidi bolognesi, in Arte a Bologna, 1997, n. 4, pp. 108-129; R. Zapperi, Per la storia della Galleria Farnese. Nuove ricerche e precisazioni documentarie, in Bollettino d'arte, 1999, nn. 109-110, pp. 91 s., 98 s.; A. Summerscale, M ...
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FENEULLE, Louis-Auguste
Anna Coccioli Mastroviti
Nacque in Francia a Condé-sur-l'Escaut nel 1733. Giunto a Parma in una data ancora da precisare, frequentò la scuola dell'architetto lionese E.-A. Petitot, [...] 1757 al 1796, Parma 1988, pp. 17, 23, 26-28, 140, 150, 157, 165, 181, 200, 255, 266; G. Capelli, Il teatro Farnese di Parma: architettura, scene, spettacoli, Parma 1990, pp. 131, 149; C. Mambriani, L'Accademia di belle arti di Parma e la formazione ...
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CALLIPIGE (καλλιπύγος)
A. Giuliano
Epiteto di un simulacro di Afrodite venerato a Siracusa.
Ateneo (xii, 554) ricorda due ragazze che, disputando sulle loro bellezze, chiamarono come arbitro un giovane [...] privo di fondamento reale.
Il simulacro di Afrodite C. di Siracusa fu riconosciuto in una statua della Collezione Farnese (Napoli, Museo Naz.) restaurata (testa, collo, parte del busto, braccio sinistro, mano e parte inferiore della gamba destra ...
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Pittore (Bologna 1576 - Parma 1622). A Bologna si dedicò inizialmente al quadraturismo con G. Curti entrando poi in contatto con i Carracci, dal cui influsso, in partic. di Ludovico, è segnata la sua prima [...] , Dresda, Gemäldegalerie) e gli intenti naturalistici vennero tuttavia superati dal rinnovato interesse per Correggio e G. Lanfranco (affreschi nella basilica della Ghiara, Reggio nell'Emilia). Dopo il 1618 fu a Parma, al servizio di R. Farnese. ...
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DRUGMAN, Jean-François (Gianfrancesco)
Pier Paolo Mendogni
Nacque nelle Fiandre e tra il 1765 e il 1794 fu attivo a Parma, dove era conosciuto col soprannome di Flamand. Ebbe diversi figli, tra cui Nicola [...] Di belle arti, I (1977), 4, p. 386; G. Bertini, L'arte del legno a Parma nel XVIII sec., in L'arte a Parma dai Farnese ai Borbone, Parma 1979, p. 420; Id., P. M. Paciaudi e la formaz. della Biblioteca Palatina di Parma, estratto da Aurea Parma, LXVI ...
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ANTIOPE (᾿Αντιόπη, Antiñpa, Antiope)
2°. - Figlia del dio fluviale Asopo e poi, nei tragici e nelle più tarde tradizioni, figlia di Lico di Beozia o del fratello di questo Nicteo, signore di Tebe.
Di [...] lamina bronzea a sbalzo su carretto di legno del IV sec. d. C. nel Museo Naz. di Budapest. La figura di A. nel "Toro Farnese" è di restauro.
Bibl: Schirmer, in Roscher, I, c. 380-381, s. v.; Inghirami, Mon.-Etr., Ser. 2, Tav. 17; E. B. Thomas, Arch ...
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farnesiano
farneṡiano agg. – Della famiglia Farnese, di antica e illustre nobiltà, che ha avuto gran parte nella vita di Roma e nella storia del papato: Teatro f., a Parma; Biblioteca f., a Napoli; Orti f., a Roma. In botanica, acacia f.,...
unicorno
unicòrno agg. e s. m. [dal lat. tardo unicornus, contrazione di unicornuus s. m., comp. di uni- e cornu «corno»]. – 1. agg. Forma meno com. che unicorne. 2. s. m. a. Altro nome del liocorno: Vedi tra duo unicorni il gran leone (Ariosto)....