OPLONTIS (Oplontis, Eplotis)
¿. de Franciscis
) Nell'area della Campania meridionale compresa tra Ercolano a o, Pompei e Stabia a E, si trova nella Tabula Peutingeriana l'indicazione toponimica Oplontis [...] vesuviana del 79 d.C.
Bibl.: A. Maiuri, Note di topografia pompeiana, in RendAccNapoli, XXXIV, 1959, p. 73 ss.; S. Farro, Lavoro storico archeologico su Oplontis, Pompei 1963; A. de Franciscis, La villa romana di Oplontis, in PP, XXVIII, 1973, p. 453 ...
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GASTRONOMIA (gr. γαστήρ "ventre, stomaco" e νόμος "regola")
Ugo Enrico PAOLI
Mariano Edoardo CANNIZZARO
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È il complesso delle regole e delle usanze relative alla preparazione dei cibi: regole e [...] alto.
Fra i Romani l'uso del pane divenne generale solo al principio del sec. II a. C.; prima si cibavano soprattutto di farro (v.) che, ridotto in farina, serviva a formare la puls (pappa), loro cibo nazionale. Si faceva il pane anche con farina d ...
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Africa - L'Egitto dalle origini all'età romana
Rodolfo Fattovich
Sergio Pernigotti
Paola Davoli
Loretta Del Francia Barocas
Premessa
Il termine ΑἴγυπτοϚ è la traslitterazione greca dell'egiziano [...] in alcuni punti ha un'ampiezza massima di 30 km, ma mediamente non supera la decina. L'alimentazione si basava sul pane di farro e sulla birra d'orzo, mentre la coltura del grano fece la sua comparsa solo dopo l'Epoca Tarda; frutta, verdura, legumi e ...
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frutto
Laura Costanzo
A difesa dei semi per continuare la riproduzione
Il fiore, una volta fecondato, si trasforma in frutto entro il quale sono protetti i semi. Ogni pianta svilupperà un frutto caratteristico [...] animali, ne garantiscono la diffusione lontano dalla pianta che li ha generati.
Simili sono i chicchi del riso, del farro, del frumento, del mais e di tutte le Graminacee che i botanici, invece, chiamano cariossidi, particolari frutti rivestiti da ...
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GRILLO, Angelo
Luigi Matt
Nacque a Genova, da Nicolò e Barbara Spinola, molto probabilmente nel 1557 (l'anno è stato indicato solo di recente, con buoni argomenti, da E. Durante e A. Martellotti), forse [...] pp. 137-188; Id., A. G., in La letteratura ligure. La Repubblica aristocratica (1528-1797), I, Genova 1992, pp. 133-147; M.C. Farro, Un "libro di lettere" da riscoprire. A. G. e il suo epistolario, in Esperienze letterarie, XVIII (1993), pp. 69-81; M ...
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ETRURIA
M. Bonamici; F. Ceci; M. Celuzza
La trattazione che segue, per ragioni di carattere pratico, è articolata in due capitoli, concernenti rispettivamente i due grandi distretti dell'E., quello [...] o a cariosside nuda, oltre a orzo e miglio. Con sorpresa degli stessi studiosi, vi fu riscontrata l'assenza totale di farro, il «far quod appellatur Clusinum» (Colum., II, 6,3), un cereale di tipo non pregiato, ma dotato di grande adattabilità anche ...
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TARELLO, Camillo
Salvatore Ciriacono
– Nacque a Lonato, nel Bresciano, «non prima del 1513, non dopo il 1523» (come argomenta in modo filologicamente ineccepibile Berengo, 1975, p. IX); dalle fonti [...] ’affittuario o del mezzadro. Tra di esse figuravano «una sicchia di vin cotto bono», «una soma de maroni», «due quarte de farro fronzuto», molti carri di vino «puro et bono» (Tortoreto, in Atti del Convegno su Camillo Tarello..., 1980, p. 144). La ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Raccontare l'altro: dal poema astrologico al mito di Alessandro
Donatella Puliga
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo la morte di Augusto [...] caratteristiche di sobrietà (quando, in età arcaica, si consumavano pane, formaggi di capra, e cereali “inferiori” come il farro e l’orzo), la mensa dei Romani si impreziosisce progressivamente: se in età repubblicana, per esempio, si affermano i ...
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Preistoria
Parte introduttiva
di Alberto Cazzella
Negli anni Novanta del 20° sec. gli studi sulla p. hanno avuto un notevole sviluppo sia dal punto di vista della riflessione teorica (v. paletnologia), [...] vimini e utensili d'uso quotidiano. Alcuni grandi contenitori erano colmi di spighe di cereali (Triticum dicoccum: farro, Triticum monococcum: farricello, Hordeum vulgare: orzo, Panicum miliaceum: miglio). La presenza di vinaccioli di Vitis sp., di ...
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Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] di quattro, poi sei, erano le vergini che sovrintendevano al fuoco sacro e producevano la mola salsa, una rielaborazione del farro per l’uso in ambito sacrificale: erano scelte per sorteggio tra le candidate e poi ritualmente catturate dal pontifex ...
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farro
s. m. [dal lat. far farris]. – Denominazione complessiva delle specie di frumento vestite, e in partic. di Triticum dicoccum, meno propriam. della spelta (Triticum spelta) e della farragine (Triticum monococcum), detta anche piccolo...