Danza
Sergio Miceli
La danza nel cinema
Eventi, temi e modelli coreutici nel cinema subentrano alla gestualità 'naturale' ‒ così definita per necessità di distinzione, benché frutto essa stessa di un [...] , intimidazione del marito e conseguenze successive ‒ riassume in sé l'inadeguatezza sentimentale dei protagonisti e il loro fatalismo, quegli stessi che presiedono mirabilmente all'essenza poetica del film.
Escludendo i film-balletto e i documentari ...
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PARENTI, Piero.
Vanna Arrighi
– Di famiglia fiorentina, nacque a Ronta di Mugello (nel Comune di Borgo San Lorenzo), in una casa di campagna dove la famiglia si era trasferita per sfuggire a un’epidemia [...] riforma, prima fieramente avversata e poi accettata anche dalla fazione popolare, è giustificata da Parenti con un certo fatalismo e con motivi tratti dalla predicazione savonaroliana: «dare a questa città capo pubblico, sendo assueta a vivere con ...
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JEROCADES, Antonio
Maria Luisa Perna
Nacque il 1° sett. 1738 a Parghelia, piccolo centro nei pressi di Tropea in Calabria, da Andrea, pescatore e mercante, e dalla sua seconda moglie, Antonia Pietropaolo. [...] cui si rende ravveduto unmassone o libero muratore (Napoli 1789), decodificò il linguaggio massonico dello J., accusandolo di "fatalismo, materialismo, ateismo, panteismo, naturalismo". A sua volta lo J. si difese con la Gigantomachia (Napoli 1789 ...
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ORSI, Agostino Francesco (in religione Giuseppe Agostino)
Adelisa Malena
– Nacque a Firenze il 9 maggio 1692 da Giuseppe e da Elisabetta Gianotti, entrambi non nobili, ma di condizione abbastanza agiata.
A [...] ipotetica espurgazione o correzione dell’opera. Notava infatti che «l’indifferentismo in materia di religione, il materialismo, il fatalismo, il deismo, e la sfrenata libertà del pensiero son morbi nella presente stagione contagiosissimi, e che, come ...
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CAPPELLO, Antonio
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 27 marzo 1736 da Antonio Marino e Giuseppa Poli. Favorito dalla sorte, il giorno di s. Barbara del 1756 cavò la Balla d'oro acquisendo così il diritto [...] solido buon senso e ispirati a una visione di Realpolitik ad altri venati di sconforto esistenziale e di rassegnato fatalismo: così deplora "l'assurdo grande" dell'"indifferenza di tutte le religioni" prevista dalla costituzione civile del clero e ne ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La corrente verista esprime l’esigenza di una maggior adesione degli scrittori alla [...] di cui il romanzo più famoso, I Viceré, 1894, costituisce la seconda tappa) alla poetica dell’impersonalità e a un profondo fatalismo di fondo. Questa fortuna "siciliana" del verismo, oltre che dall’ovvio scambio e sentimento di affinità che può aver ...
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Genetica medica
Bruno Dallapiccola
(App. V, ii, p. 377)
Il progresso della g. m. è stato fortemente influenzato in questi anni dallo sviluppo delle tecniche di biologia molecolare (v. App. V e in questa [...] the Sherman paradox, in Cell, 1991, 67, pp. 1047-58.
L.G. Goldfarb, R.B. Petersen, M. Tabaton et al., Fatal familial insomnia and familial Creutzfeldt-Jakob disease: disease phenotype determined by a DNA polymorphism, in Science, 1992, 258, pp. 806 ...
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Vicino Oriente antico. Introduzione
Mario Liverani
Introduzione
Il Vicino Oriente antico: le coordinate storiche
Con l'espressione 'Vicino Oriente antico' ci si riferisce a un insieme di ambiti culturali [...] sé connotata positivamente e per potersi affermare deve inventarsi degli archetipi di riferimento fittizi.
Infine, un indubbio fatalismo, derivante dalla scarsa capacità d'intervento concreto (per es. in campo medico), assume connotati 'magici' nel ...
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Donna
Evelyne Sullerot
di Evelyne Sullerot
Donna
sommario: 1. Introduzione. 2. Psicologia. 3. Condizione sociale della donna. 4. Posto della donna nell'istruzione e nel mondo del lavoro. □ Bibliografia.
1. [...] l'età di 14 anni, e uno su quattro l'età di un anno. Si comprende come fa donna considerasse con un certo fatalismo, anche se venato d'angoscia, un destino che sembrava sfuggire al suo controllo. Ai nostri giorni, la maternità è diventata per la ...
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La storia ridotta sotto il concetto generale dell’arte
Paolo D’Angelo
La storia: arte o scienza?
La storia ridotta sotto il concetto generale dell’arte è il titolo di una memoria che Croce lesse all’Accademia [...] di un corrompimento morale in quanto la presenza di un disegno prestabilito del corso storico dovrebbe logicamente indurre al fatalismo e alla rassegnazione. Ma negare la possibilità di costruire una storia a priori non equivale a mettere fuori gioco ...
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fatalismo
s. m. [der. di fatale]. – In generale, ogni concezione che consideri il mondo come governato da un fato irrevocabile. Nell’uso com., l’atteggiamento di chi accetta il corso degli eventi, senza tentare di opporvisi con atti di volontà:...
fatale
agg. [dal lat. fatalis, der. di fatum «fato, destino»]. – 1. a. Voluto dal fato: avvenimento f.; per f. necessità; Non impedir lo suo f. andare (Dante); quindi inevitabile, ineluttabile: era f. che avvenisse così. b. Predestinato dal...