EMANUELLI, Enrico
Paola Paesano
Nacque a Novara il 17 apr. 1909 da Giovanni, agiato commerciante, e da Adele Viarana. Trascorse l'infanzia in collegio, presso i padri rosminiani di Stresa e vi concluse, [...] . E anche trovava il modo di riconfermare e definire ulteriormente i temi della sua poetica approdando a una sorta di fatalismo universale dell'umanità. al di sopra di tutte le distanze geografiche e culturali.
Dalla pubblicazione dell'ultimo romanzo ...
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CANTONI, Alberto
Eugenio Ragni
Nacque il 16 nov. 1841 a Pomponesco (Mantova) da Israele di Moisè Iseppe, e da Anna Errera, primo di cinque figli.
Lo seguirono Amalia (n. nel 1846, sposò Leone Orvieto [...] vanno dall'atteggiamento compassionevole per gli "umili" tipico di tanta narrativa postmanzoniana - dalla quale discende anche il facile fatalismo cattolico di non poche battute pronunciate da contadini e da poveri che vorrebbero forse aver suono di ...
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CHIURLO, Bindo
Gianfranco D'Aronco
Nato a Cassacco (Udine) il 13 ottobre del 1886 da Giovanni e da Teresa Monassi, frequentò il ginnasio dei salesiani a Mogliano e a Este e il liceo classico a Udine, [...] la sua diffusione, l'ufficio sociale, le influenze siovene e tedesche, il contenuto di controllata letizia e di fatalismo rassegnato, la espressione sobria e contratta, il sentimento vigoroso e insieme pudico, la scarsezza di passionalità violenta e ...
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LA FARINA, Giuseppe
Antonino Checco
Nacque a Messina il 20 luglio 1815 da Carmelo e da Anna Muratori. Sulla sua formazione esercitarono un peso fondamentale la temperie politico-culturale cittadina, [...] corretto coinvolgimento popolare e di suscitatore di passioni e di eroi positivi; la "coscienza" quale emancipazione dal fatalismo, dalla superstizione, dallo scetticismo, dal conflitto tra autorità e libertà. Ne discendevano la predilezione per il ...
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BETTONI, Nicolò
Francesco Barberi
Nato il 24 apr.1770 a Portogruaro (Venezia) da Giampietro e da Angela Zanon, figlia di Antonio, industriale e noto economista friulano, frequentò per un solo anno la [...] di uno spirito mai pago.
Nessun conto è da fare delle cosiddette opinioni filosofiche del B. - un volgare fatalismo con pretesa scoperta di una "grande verità" -, né delle sue qualità di scrittore, benché lo stile ridondante delle lettere ...
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FOSCARINI, Nicolò Filippo
Paolo Preto
Nato a Venezia il 23 ag. 1732, da Alvise di Nicolò, del ramo di S. Stae, e Chiara Nani di Giovanni, percorse una tradizionale e fortunata carriera politica. Dopo [...] della storia d'Italia ma mancò clamorosamente l'occasione di diventare un eroe: "Quello era il momento fatale della veneziana repubblica, quello il momento fatale d'Italia e del mondo, e se Foscarini avesse avuto l'animo e la virtù di Pietro Capponi ...
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LUCHI, Bonaventura
Antonino Poppi
Nacque a Brescia il 16 ag. 1700, primogenito di Faustino e Barbara Alessandri (solo nel 1816 la famiglia ottenne dal governo austriaco il riconoscimento di una pseudo [...] administretur, et an ab eodem rebus consuletur humanis"), volto a confutare le diverse forme di ateismo, deismo, fatalismo, manicheismo, indifferentismo, naturalismo che offuscano il concetto di Dio; oltre a Epicuro e altri antichi, ricordò Bayle ...
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D'AGUANNO, Giuseppe
Franco Tamassia
Nacque a Trapani il 14 maggio 1862, da Antonio e da Francesca Bellet.
Compiuti a Trapani gli studi liceali, frequentò la facoltà di giurisprudenza di Palermo. dove [...] in cui l'emulazione venga orientata fruttuosamente verso fini solidaristici. Ciò che soprattutto va combattuto è però il fatalismo che induce a ritenere la guerra un male ineluttabile (Réformes Pédagogiques déstinées à rèpandre dans les écoles les ...
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PARENTI, Piero.
Vanna Arrighi
– Di famiglia fiorentina, nacque a Ronta di Mugello (nel Comune di Borgo San Lorenzo), in una casa di campagna dove la famiglia si era trasferita per sfuggire a un’epidemia [...] riforma, prima fieramente avversata e poi accettata anche dalla fazione popolare, è giustificata da Parenti con un certo fatalismo e con motivi tratti dalla predicazione savonaroliana: «dare a questa città capo pubblico, sendo assueta a vivere con ...
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JEROCADES, Antonio
Maria Luisa Perna
Nacque il 1° sett. 1738 a Parghelia, piccolo centro nei pressi di Tropea in Calabria, da Andrea, pescatore e mercante, e dalla sua seconda moglie, Antonia Pietropaolo. [...] cui si rende ravveduto unmassone o libero muratore (Napoli 1789), decodificò il linguaggio massonico dello J., accusandolo di "fatalismo, materialismo, ateismo, panteismo, naturalismo". A sua volta lo J. si difese con la Gigantomachia (Napoli 1789 ...
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fatalismo
s. m. [der. di fatale]. – In generale, ogni concezione che consideri il mondo come governato da un fato irrevocabile. Nell’uso com., l’atteggiamento di chi accetta il corso degli eventi, senza tentare di opporvisi con atti di volontà:...
fatale
agg. [dal lat. fatalis, der. di fatum «fato, destino»]. – 1. a. Voluto dal fato: avvenimento f.; per f. necessità; Non impedir lo suo f. andare (Dante); quindi inevitabile, ineluttabile: era f. che avvenisse così. b. Predestinato dal...