FATIMIDI
S. Carboni
Dinastia islamica che deriva il suo nome da Fāṭima, figlia del profeta Maometto e moglie del quarto califfo ῾Alī. I F. si proclamavano di discendenza sciita ismailita, sebbene il [...] , Berlin 1959, pp. 139-143; ῾Abd al-Ra῾uf ῾Ali Yusuf, Khazzafūn min al-^aṣr al-fāṭimī wa asālībuhum al-fanniyya [Ceramiche di epoca fatimide e i loro stili], Bulletin of the Faculty of Arts. University of Cairo 20, 1962, pp. 173-279; G. Marçais, s.v ...
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CAIRO
B. M. Alfieri
(Il Cairo; arabo al-Qāhira)
Capitale dell'od. Repubblica egiziana, il C. è uno dei centri religiosi, politici e culturali più importanti dell'Islam. Sviluppatasi intensivamente nel [...] du Musée du Caire, Cairo 1932; K.A.C. Creswell, Early Muslim Architecture, 2 voll., Oxford 1932-1940 (19692); C.J. Lamm, Fatimid Woodwork. Its Style and Chronology, Bulletin de l'Institut d'Egypte 18, 1935-1936, pp. 59-91; D.S. Rice, Le Baptistère de ...
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(o Mehdia; arabo al-Mahdiyya) Cittadina della Tunisia (45.977 ab. nel 2004), capoluogo del governatorato omonimo.
Villaggio fenicio, poi romano, la città fu costruita nel 916 dal primo califfo fatimide [...] ‛Ubaid Allāh al-Mahdī. In posizione strategica sul mare, ebbe un ruolo nelle vicende degli Stati nordafricani e nelle lotte contro l’Europa cristiana. Nel 12° sec. fu conquistata dai Normanni di Sicilia, ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Mondo islamico
Paolo M. Costa
Basema Hamarneh
Sergio Martínez Lillo
Fernando Sáez Lara
Giovanna Ventrone Vassallo
Anna Sereni
Vincenzo Strika
Caratteri generali
di [...] nell'862 d.C.), la moschea di Ahmed ibn Tulun (876 ca.). Della grande città del Cairo, la più notevole realizzazione dei Fatimidi, restano le moschee di al-Azhar (970-972) e di al-Hakim costruita fra il 975 e il 1021. Sembra opportuno accomunare ...
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SMALTO
A.R. Calderoni Masetti
J. Durand
A. Shalem
Pasta vitrea distesa su metallo, sottoposta ad alte temperature, secondo tecniche già testimoniate in alcuni anelli di epoca micenea (1200 a. C.), [...] per es. i ventotto vassoi mīnā (sīnīya), coperti da oro in cubi (mujra bi-dhahab bi-ku῾ūb), che furono donati al califfo fatimide al-῾Azīz Bi'llāh dal re di Rūm (l'imperatore di Bisanzio), i quali mostravano con tutta probabilità una decorazione a s ...
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MAMELUCCHI
D. Behrens-Abouseif
Dinastia islamica, il cui nome deriva da quello dei soldati-schiavi (arabo mamlūk) di origine turca e mongola reclutati in Asia centrale, che governò Egitto e Siria tra [...] . Essa venne costruita seguendo lo schema dell'edificio ipostilo a corte con pilastri rettangolari invece che con colonne, simile alla moschea fatimide di al-Ḥākim (990-1013), la quale a sua volta è debitrice di quella di Ibn Ṭūlūn (876-879) e dei ...
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ASSUAN
G. Ventrone
(arabo Aswān, Uswān)
Città dell'Alto Egitto, sulla riva orientale del Nilo, A. fu un importante centro commerciale, famoso per le sue cave di pietra fin dall'Antichità. Era già sede [...] stesso conquistatore 'Amr b. al-'Āṣ.Ad A. restano alcuni dei pochi esempi noti di architettura provinciale dell'Egitto fatimide: il minareto della Ṭābia, con il suo caratteristico fusto cilindrico, rastremato verso l'alto e coronato da una fascia ...
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KAIROUAN
F. Cresti
(arabo classico al-Qayrawān)
Città della Tunisia, a km. 50 ca. a S-O di Susa.Secondo la tradizione trasmessa dagli scrittori arabi del Medioevo, la fondazione di K. fu opera di ῾Uqba [...] decise di radere al suolo tutto quel che ne rimaneva, facendo passare l'aratro sulle terre che la città aveva occupato.Al precedente sovrano fatimide, Isma῾īl al-Manṣūr (946-953), nel 337 a.E./948-949, si deve la creazione di una terza città poco a S ...
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CRISTALLO DI ROCCA
H. Erdmann
Varietà di quarzo purissimo (biossido di silicio), di assoluta trasparenza e totale assenza di colorazione, che trovò largo impiego nella glittica fin dall'Antichità, in [...] come il perduto calice di Saint-Denis (Le trésor de Saint-Denis, 1991, pp. 160-162), costituito da un c. di origine fatimide (sec. 10°), montato probabilmente all'epoca dell'abate Suger (1081-1151), o il vaso di Eleonora, il cui nucleo in c. sasanide ...
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GERUSALEMME
M. Piccirillo
(ebraico Yerushalayim; gr. ῾Ιεϱοσόλυμα; lat. Ierusalem, Hierusalem, Aelia Capitolina; arabo Urshilīm, al-Quds, Iliyā; Hierosolyma, Solyma nei docc. medievali)
Città situata [...] 966 il patriarca venne ucciso e furono bruciati le porte e i tetti del Santo Sepolcro. Pochi decenni più tardi il califfo fatimide al-Ḥākim (996-1021) ordinò arresti ed esecuzioni arbitrarie e anche la distruzione delle chiese. Per sua volontà venne ...
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-ide1
-ide1. – 1. Suffisso frequente nella terminologia chimica, con cui sono formati nomi di composti organici o, meno spesso, inorganici di natura diversa (come amide, glicoside, anidride, ecc.). La pronuncia è per lo più piana, come negli...
fatimita
agg. (pl. m. -i). – Dei Fatìmidi, dinastia musulmana che regnò su gran parte dell’Africa settentr., dell’Egitto e della Siria nei sec. 10°-12°, dando grande impulso all’arte e alle scienze: la potenza f.; l’arte, la civiltà fatimita.