Dinastia musulmana sciita, che dominò su gran parte dell'Africa settentr., dell'Egitto e della Siria, dal sec. 10º al 12º. Sorse in Tunisia per opera di un emissario del movimento ismailita, ‛Ubaidallāh, [...] che si presentò quale Mahdī discendente da Fāṭima e riuscì a fondare il suo potere tra l'elemento arabo-berbero dell'Africa settentrionale. Di qui, nella seconda metà del sec. 10º, la dinastia conquistò l'Egitto e vi si trasferì, lasciando la Tunisia ...
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GIAWHAR Ibn ‛Abdallāh
Generale musulmano del secolo IV dell'ègira (X d. C.). Originario dell'impero bizantino, capitò come paggio e schiavo al servizio del califfo fatimita al-Manṣūr, fu affrancato dal [...] (969 d. C.) contro l'Egitto: questo paese, conquistato agli Ikhshīditi, divenne da allora centro e sede del califfato fatimita. Diresse nel 961 e 976 le operazioni per la conquista della Siria, senza però ottenere decisivi successi. Morì nel 381 ...
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Nome (dall’arabo Baṭiniyya «esoterici») usato per indicare diverse sette musulmane, la cui dottrina insiste su una interpretazione allegorica del Corano. Nel Medioevo i b. suscitarono gravi moti sociali [...] e fondarono Stati autonomi, come l’impero fatimita d’Egitto (sec. 10°-12°) e gli Stati degli Assassini di Persia (sec. 11°-13°) e di Siria (sec. 12°-13°). ...
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BONONIO, santo
Giovanni Tabacco
Nacque intorno alla metà del sec. X a Bologna, dove fu monaco sin da fanciullo, vivendo per alcuni anni nel cenobio di S. Stefano. Recatosi pellegrino in Oriente, si [...] Egitto e alla conseguente fondazione del Cairo nel 969. Il soggiorno di B. in Egitto coincise almeno in parte col califfato del fatimita al-'Azī´z (975-996), che ebbe in moglie una cristiana, Maria, e che fu tanto indulgente verso la religione di lei ...
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ISACCO Giudeo (Isacco Israelita senior)
Arturo Castiglioni
In arabo Abū Ya‛qūb Isḥāq ibn Sulaimān al-Isrā'īlī, comunemente noto sotto il nome latino di Isaac Iudaeus, medico di famiglia ebrea d'origine [...] ebbe fama di oculista insigne. Visse alla corte del principe aghlabita Ziyādat Allāh in al-Qairawān, poi al servizio del califfo fātimita ‛Ubaid Allāh al-Mahdī (che regnò dal 909 al 934 d. C.). Scrisse in arabo numerose opere di medicina generale che ...
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Personaggio musulmano del sec. XI, di origine persiana, divenuto, dopo un viaggio in Egitto, adepto e propagandista delle dottrine sciite avanzate dagl'Ismā‛īliti, e capo, dal suo ritorno in Persia, di [...] trionfo di tali dottrine, la cui pratica portata politica era la lotta contro i sovrani musulmani ortodossi, in nome del pretendente fatimita d'Egitto Nizār. Questa lotta si svolse in gran parte per mezzo del terrorismo, diretto da al-H., che nel 483 ...
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(arabo Durūz) Setta religiosa di origine musulmana sorta in Egitto nell’11° sec., attualmente presente in Libano, Siria e Israele. Il nome, che deriva da uno dei fondatori e primi propagandisti, l’egiziano [...] che la divinità si è manifestata a varie riprese in forma umana, l’ultima delle quali nel califfo fatimita al-Hākim; dalla divinità emanano cinque ‘ministri (Intelligenza universale, Anima, Verbo, Precedente, Seguente), incarnatisi in vari personaggi ...
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. Gruppo di popolazione araba che fin dall'epoca islamica risiedeva nel Neǵd, ove menava, come l'altro gruppo affine dei Benī zulaim, vita nomade e brigantesca. Presero parte alle lotte e alle devastazioni [...] . Stabilitisi ad oriente del Nilo, vi rimasero per oltre mezzo secolo, causando col loro brigantaggio frequenti imbarazzi al governo fāṭimita. Per sbarazzarsi di tali ospiti importuni e anche per punire il principe zīrita al-Mu‛izz ibn Bādīs, che ...
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IBN YŪNUS, Abū 'l-Ḥasan ‛Alī ibn ‛Abd ar-Raḥmān ibn Aḥmad
Carlo Alfonso Nallino
Uno dei maggiori astronomi musulmani, nato al Cairo in anno ignoto e ivi morto nel shawwāl 399 èg., giugno 1009. Per un [...] ).
Su queste basi compose la grande opera d'astronomia intitolata Le tavole astronomiche (az-zīǵ) ḥākimite, dal nome del sovrano fāṭimita al-Ḥākim. Di esse soltanto una parte è giunta a noi, dispersa fra Leida e Parigi. Fece fare progressi anche alla ...
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KUTĀMAH
Francesco Beguinot
. Nome d'un grande gruppo di tribù berbere costituenti uno dei rami etnici del ceppo dei Brānes (v. berberi), e che, al tempo della conquista musulmana della Barberia, occupavano [...] qualche modo dipendenti da questo. I Kutāmah, che nel nuovo stato ebbero la prevalenza, furono validi sostenitori dei Fāṭimiti nelle guerre ch'essi dovettero condurre in Barberia e poi nell'occupazione dell'Egitto, ove, abbandonata la primitiva loro ...
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fatimita
agg. (pl. m. -i). – Dei Fatìmidi, dinastia musulmana che regnò su gran parte dell’Africa settentr., dell’Egitto e della Siria nei sec. 10°-12°, dando grande impulso all’arte e alle scienze: la potenza f.; l’arte, la civiltà fatimita.
druso
druṡo s. m. [dall’arabo Durūz, dial. Drūz, plur. di Darazī, che deriva dal nome di uno dei fondatori della setta, l’egiz. ad-Darazi]. – Denominazione dei seguaci di una setta religiosa di origine musulmana sorta in Egitto nell’11° sec.,...