SALADINO
Francesco Gabrieli
. Forma italianizzata del laqab o soprannome onorifico arabo Ṣalāḥ ad-dīn ("integrità della religione"), sotto la quale (con lievi varianti finali, lat. Saladinus, fr. Saladin) [...] lo zio Shīrkūh, inviato da Nūr ad-dīn in Egitto, con un corpo di spedizione siro, per appoggiare Shāwar, visir del califfo fātimita al-‛Āḍid in lotta con un rivale; e colà, nella difesa di Bilbais, e quattro anni dopo, in una seconda campagna, fece ...
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IKHSHĪDITI
Francesco Gabrieli
. Dinastia musulmana che regnò sull'Egitto nel sec. X d. C. (323-358/935-968). Suo capostipite fu un Muḥammad ibn Ṭughǵ, che nel 326/937 si fece conferire dal califfo ‛abbū-āside [...] , su cui gli Ikhshīditi si erano assicurata con guerre fortunate una posizione egemonica, cadde in potere della vicina dinastia fatimita (v. fatimiti).
Bibl.: Ibn Sa‛d, Kitāb al-mughrib fibula 'l-Maghrib, IV (Gesch. der Ikhshīditen), ed. e trad. K ...
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NŪR ad-DĪN
Giorgio Levi Della Vida
N Epiteto onorifico (laqab), significante letteralmente "luce della religione", col quale viene comunemente designato sia presso gli storici musulmani sia presso quelli [...] ; anche contro il regno di Gerusalemme fece spedizioni fortunate. Fu pertanto in grado di condurre a fondo la lotta contro il califfato fāṭimita di Egitto; il suo generale curdo Shīrkūh, e dopo di lui il nipote di questo, Yūsuf ibn Ayyūb Ṣalāh ad-Dīn ...
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. Dinastia di principi berberi appartenenti alla tribù dei Miknāsah (ramo dei Ḍarīsah), che nella seconda metà del sec. VIII e nei secoli IX e X ebbero, attraverso varie vicende e interruzioni, un loro [...] , i Midrāriti si trovarono alle prese con questa nuova potenza, e la loro capitale fu più volte occupata da generali fāṭimiti. La dinastia dei principi midrāriti fu definitivamente abbattuta nel 976-977, quando Sigilmāsah fu presa dai Berberi Zenātah ...
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Sfax Città della Tunisia (265.131 ab. nel 2004), la più popolosa dopo la capitale, con un attivissimo porto peschereccio e commerciale (esportazione di fosfati), sulla costa settentrionale del Golfo di [...] inalterato il proprio carattere, racchiuso nelle mura di cinta edificate nel 9° sec. e in seguito restaurate e completate. La grande moschea fondata nell’849 fu ricostruita nel periodo fatimita (fine 10° sec.) e rimodernata dai Turchi nel 18° secolo. ...
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QAL‛AH BENĪ ḤAMMĀD
Georges Marçais
Città le cui rovine si trovano in Algeria, 90 km. a S. di Bougie, nelle montagne dei Maadid che orlano verso N. la depressione del Hodna; fu, nel sec. XI, la capitale [...] essersi separato dal suo parente, l'emiro dei Benī Zīrī di Kairouan, il quale rappresentava in Berberia l'autorità dei Fatimiti del Cairo, aveva fondato nel 1007 la Qal‛ah in una forte posizione strategica. La popolò con abitanti di origini diverse ...
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Massiccio montagnoso dell'Algeria orientale, nel dipartimento di Costantina, a SE. di Batna (Bāṭnah), formato da varie catene parallele, separate da profonde vallate, e con qualche cima che supera di poco [...] opposizione dei Berberi al dominio arabo. Verso la metà del sec. X le genti dell'Aurès diedero man forte alla rivolta ibāḍita capitanata da Abū Yazīd contro i Fāṭimiti; rivolta che prese le mosse da quella regione e che mise in gran pericolo l'impero ...
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PALAZZO
Doro LEVI
Giuseppe SAMONA'
. Il nome del colle sul quale Augusto e i suoi successori si costruirono la loro dimora (v. palatino), dopo essere passato a indicare la dimora stessa, venne a [...] della disposizione planimetrica del palazzo arabo, dal Dār al-Baḥr (palazzo del lago), costruito nel sec. X della dominazione fatimita in Algeria. Il grande asse del palazzo è orientato da est a ovest. Un'entrata monumentale si apre sulla facciata ...
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KAIROUAN (arabo al-Qairawān; A. T., 112)
Attilio MORI
Georges MARCAIS
Città della Tunisia posta nell'interno, a 50 km. dalla costa orientale del Sahel, a 58 m. s. m., in mezzo a un vasto piano quasi [...] , ricca di sontuosi palazzi e fu da Raqqādah, che fuggì l'ultimo degli aghlabiti quando il paese cadde in potere dei fāṭimiti.
Ma questi, non parendo loro Kairouan un asilo abbastanza sicuro di fronte alla reazione berbera e a una ripresa dell'eresia ...
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NEFŪSAH (o meglio Nafūsah; in berbero Infūsen)
Francesco BEGUINOT
Nome di una popolazione berbera che, secondo il quadro genealogico riportato da Ibn Khaldūn (v. berberi), formava uno dei quattro rami [...] 'ègira, 739-740 d. C., si prolungarono fino nel sec. IV dell'ègira, X d. C., e cioè fino al tempo della dinastia fāṭimita. In un primo periodo i Nafūsah ebbero un loro governo autonomo, con a capo un Imām da essi eletto; tra altri furono chiamati a ...
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fatimita
agg. (pl. m. -i). – Dei Fatìmidi, dinastia musulmana che regnò su gran parte dell’Africa settentr., dell’Egitto e della Siria nei sec. 10°-12°, dando grande impulso all’arte e alle scienze: la potenza f.; l’arte, la civiltà fatimita.
druso
druṡo s. m. [dall’arabo Durūz, dial. Drūz, plur. di Darazī, che deriva dal nome di uno dei fondatori della setta, l’egiz. ad-Darazi]. – Denominazione dei seguaci di una setta religiosa di origine musulmana sorta in Egitto nell’11° sec.,...