Capitale del regno d'Egitto. Si trova a 30°4′ lat. N. e a 31°17′ long. E. di Greenwich; a 20 km. circa a sud della punta del Delta, nella zona in cui la catena montagnosa del Mokattam (al-Muqattam) s'avvicina [...] (1249-1517). A questi si devono quasi tutti i monumenti ancora superstiti, in parte costruiti sulle rovine di quelli dei Fātimiti. . La città del Cairo che nel 1798-1801 hanno potuto studiare i dotti della missione francese è quella dei Mamelucchi ...
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Monetazione
Lucia Travaini
Federico II lasciò una traccia molto importante nella monetazione del Regno di Sicilia, visibile specialmente nel controllo della produzione e della circolazione della moneta [...] anni di Federico II. Simili tondelli di vetro diffusi nel mondo arabo e ben noti nella Sicilia aghlabita e fatimita sono più spesso considerati quali pesi monetali, ma alcuni studiosi hanno preferito interpretarli in qualche caso quali gettoni con ...
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MALTA (gr. Μελίτη; lat. Melĭta; presso gli scrittori arabi Māliṭah; A. T., 27-28-29)
Roberto ALMAGIA
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Giuseppe CARACI
Roberto PARIBENI
Guido [...] quanto si sa per la Sicilia, che vi fosse un governatore (ḥākim o qā'id) dipendente dall'emiro aghlabita e poi ‛ubaiditza (fatimita) della Sicilia, con un piccolo corpo di truppe (giund). È fatto il nome di un qā'id Yaḥyà. La popolazione fu lasciata ...
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TUNISIA (A. T., 112)
Attilio MORI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Delio CANTIMORI
Anna Maria RATTI
Emile Félix GAUTIER
Stato autonomo dell'Africa settentrionale sottoposto al protettorato [...] persona di ‛Obaid Allāh, proveniente dalla Siria; tutta l'Ifrīqiyah fu conquistata dai suoi seguaci, che furono detti ‛Obaiditi (o Fāṭimiti) l'anno 909; l'ultimo emiro aghlabita, Ziyādat Allāh (II) fuggì a Tripoli e quindi in Oriente.
‛Obaid Allāh e ...
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Gli Arabi, dopo la conquista dell'Egitto (641 d. C.), chiamarono gli abitanti del paese, allora quasi tutti cristiani, passati poi per la stragrande maggioranza all'Islām: Qibṭ, Qubṭ "onde copti", "cofti". [...] convento dipinte in gran parte su legno - angeli o piccoli episodî delle leggende dei santi - mostrano una stretta connessione con la pittura fāṭimita. Dopo il sec. XIV è una forte decadenza. Fra le opere più notevoli dell'età tarda non c'è perciò da ...
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CANDIANO, Pietro
Margherita Giuliana Bertolini
Doge di Venezia, quarto di questo nome, figlio dell'omonimo doge suo predecessore, che se lo era associato al governo "suggerente populo", certo prima [...] allora a Venezia "inquirentes de lignamine vel armis", e che sono certo da mettere in rapporto con le ostilità tra i Fatimiti di Egitto e l'Impero di Bisanzio nuovamente apertesi in Medio Oriente appunto in quell'anno 971 (per il significato di tali ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Michele Amari
Giuseppe Giarrizzo
Storico acclamato della Sicilia aragonese e musulmana, fu politico ‘nazionale’ e figura simbolo della lotta antitirannica e liberale.
La vita
Nato a Palermo il 7 luglio [...] ’Africa.
Fu aiutata cotesta emancipazione della Sicilia, dalla potenza dei Kalbiti a corte […]; dal tramutamento della sede fatimita al Cairo; dalle guerre orientali dei primi califi d’Egitto; dalla pazzia e debolezza degli
altri; dalla emancipazione ...
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MAROCCO (A. T., 112)
Augustin BERNARD
Mario SALFI
Augustin BERNARD
Nello PUCCIONI
Augustin BERNARD
Luigi CHATRIAN
Anna Maria RATTI
Francesco BEGUINOT
Agostino GAIBI
Francesco TOMMASINI
Francesco [...] di parecchi staterelli in lotta fra loro, dai contraccolpi del grande duello che si combatteva, nel sec. X d. C., tra i Fatimiti (v.) da un lato (cui erano uniti il gruppo etnico dei Ṣanhāgiah dell'est e in principio la tribù dei Miknāsah) e gli ...
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TRIPOLITANIA (A. T., 113-114)
Emilio SCARIN
Mario SALFI
Pietro ROMANELLI
Ettore ROSSI
Ardito DESIO
Fabrizio CORTESI
Alberto BALDINI
Regione dell'Africa settentrionale affacciata al Mediterraneo, [...] e politiche: l'invasione delle tribù arabe Banū Hilāl e Banū Sulaim, venute dall'Alto Egitto per istigazione del governo fatimita, ch'era venuto in contrasto con gli emiri zīridi dell'Ifrīqiyah. Queste tribù beduine, specialmente i Banū Sulaim, si ...
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Si chiamano con questo nome tutte le leghe in cui entrano come componenti essenziali il rame, in proporzione sempre superiore al 70%, e lo stagno; leghe conosciute fin dalla più remota antichità e che [...] del museo di Monaco, nonché il pavone del Louvre - destinati a fontane e ad acquamanili - prodotti in Egitto nell'epoca faṭimita (secoli X-XII). Il bronzo fu adoperato dai musulmani anche nelle porte delle moschee, come quelle della moschea di al-Mu ...
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fatimita
agg. (pl. m. -i). – Dei Fatìmidi, dinastia musulmana che regnò su gran parte dell’Africa settentr., dell’Egitto e della Siria nei sec. 10°-12°, dando grande impulso all’arte e alle scienze: la potenza f.; l’arte, la civiltà fatimita.
druso
druṡo s. m. [dall’arabo Durūz, dial. Drūz, plur. di Darazī, che deriva dal nome di uno dei fondatori della setta, l’egiz. ad-Darazi]. – Denominazione dei seguaci di una setta religiosa di origine musulmana sorta in Egitto nell’11° sec.,...