Uomo politico statunitense (n. New Heaven, Conn., 1946). Laureatosi nel 1975 presso la Business School della Harvard University (Cambridge, Mass.), B. iniziò l'attività di imprenditore nel settore petrolifero. [...] Ḥusain, catturato poi in dicembre. Iniziato senza alcun avallo giuridico internazionale, il conflitto provocò una grave crisi nei rapporti (dove la rapida fine della guerra aveva di fatto portato allo stabilizzarsi di una situazione di incertezza e ...
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(ted. Leipzig) Città della Germania (510.512 ab. nel 2007), in Sassonia. Sorge a 120 m s.l.m. nell’ampia pianura dove confluiscono l’Elster Bianco (Schwarze Elster), la Pleisse e la Parthe, 110 km a S-SO [...] le Alpi, la Renania e la Slesia. Le giovò anche il fatto di trovarsi fra il bassopiano germanico da un lato e le montagne l’elemento tedesco. Ottone di Meissen le conferì il primo riconoscimento giuridico (1156-70). Nel 13° sec. L. era uno dei ...
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Il Capo dello Stato è generalmente un organo monocratico (Re o Presidente, a seconda che si tratti di Capo dello Stato monarchico o repubblicano; Presidente della Repubblica), che ha come funzione peculiare [...] e le sue attribuzioni variano a seconda del contesto giuridico-costituzionale in cui agisce. Appare evidente, infatti, forme di governo).
D’altra parte, non si può tacere il fatto che il Capo dello Stato sia uno degli organi che maggiormente risente ...
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La condizione di nobiltà ontologica e morale in cui l’uomo è posto dalla sua natura umana, e insieme il rispetto che per tale condizione gli è dovuto e che egli deve a sé stesso. La d. piena e non graduabile [...] ciascuno), ossia il valore che ogni uomo possiede per il semplice fatto di essere uomo e di esistere è ciò che qualifica la persona fine e mai solo come mezzo».
Sotto il profilo giuridico-ordinamentale, emerge un riferimento alla d. della persona come ...
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Azione collettiva a tutela di consumatori e utenti disciplinata dall’articolo 140 bis del Codice del consumo (d. legisl. 206/2005), introdotto nel nostro ordinamento dalla l. 244/2007. Come delineato dal [...] loro valutazione, la risoluzione della medesima questione (di fatto e/o di diritto) di rilevanza collettiva. Questa restituzione di somme; interesse sorto nell’ambito di rapporti giuridici relativi a contratti stipulati per moduli e formulari (art. ...
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Il Codice civile dedica alla disciplina dei beni il titolo I del libro terzo (art. 810-831), dove vengono definiti come le «cose che possono formare oggetto di diritti» (art. 810). Dalla norma si ricava [...] aria) e quelle rispetto alle quali è impossibile costituire un rapporto giuridico (per es., gli astri), sia perché vi sono beni che ‘possesso vale titolo’ (v. Possesso), nonché nel fatto che taluni diritti reali, come la superficie, l’enfiteusi ...
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Filosofia
Rapporto per il quale una conclusione deriva da una o più premesse. Nella storia della filosofia si distinguono tre principali interpretazioni di tale rapporto. Secondo la prima, esso è fondato [...] i quali il fondamento del rapporto deduttivo è il fatto sensibile, cioè l’evidenza della rappresentazione catalettica; su Russell).
D. trascendentale Espressione tratta dal linguaggio giuridico, nel quale significa la dimostrazione della ‘legittimità ...
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Contratto mediante il quale il creditore (cedente) trasferisce con il solo consenso legittimamente manifestato il diritto di credito a un terzo (art. 1260 c.c.). La legge disciplina tale figura come schema [...] a scopo di garanzia (v. Causa del negozio giuridico). La cessione può avere a oggetto qualsiasi credito, fuori di queste fattispecie una notevole diffusione, giustificata dal fatto che sovente nella pratica degli affari un soggetto imprenditore ...
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Figlio illegittimo (Gubbio 1422 - Ferrara 1482) di Guidantonio conte di Montefeltro e di Urbino. Fu una delle più celebri figure del Rinascimento: raffinato mecenate, abile condottiero, si distinse al [...] il possesso di Rimini; a Sisto IV imponeva infine il riconoscimento giuridico del suo stato, ch'egli aveva ormai reso con le armi e alla seconda moglie Battista Sforza, nel palazzo ducale, fatto edificare ad Urbino da L. Laurana, letterati e artisti; ...
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Convivenza in stato coniugale al di fuori del matrimonio.
Il c. era regolato dai diritti antichi come istituto socialmente riconosciuto. Nel diritto attico, la concubina differisce dall’etera in quanto [...] epoca degl’imperatori cristiani, il c. fu istituto di mero fatto. Con la condanna del c. da parte della nuova società concubina e dei figli, lo rese infine un vero istituto giuridico. Solo con Giustiniano però esso appare in termini ben definiti, ...
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giuridico
giurìdico agg. [dal lat. iuridĭcus, comp. di ius iuris «diritto» e tema di dicĕre «dire»] (pl. m. -ci). – 1. a. Di diritto, relativo al diritto: norma g.; l’ordinamento g. di uno stato; considerare una questione sotto l’aspetto g.;...
fatto2
fatto2 s. m. [lat. factum, propr. part. pass. sostantivato di facĕre «fare»]. – 1. a. Avvenimento, azione, fenomeno, ciò che si compie o si è compiuto: assistere, essere presente al f.; mi è capitato un f. strano, un f. curioso; il...