(lat. Faunus) Antichissima divinità italica. Connesso strettamente con le selve, vi esercita le sue facoltà oracolari mediante messaggi verbali che fa udire a tutti restando invisibile (v. fig.); questa presenza sonora e verbale di F. è alla base degli appellativi Fatuus e Fatuclus (da fari, «parlare»). È identificato con Pan dagli scrittori greci. Risulta provocatore di visioni di sogno e di incubi ...
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semidio Essere sovrumano, generalmente nato da una divinità e da un mortale, cui non si attribuisce un completo carattere di divinità. Il termine non ha un preciso significato nella teologia di nessuna [...] religione, né negli studi storico-religiosi. Esiodo l’applicava agli eroi, mentre più tardi così si definivano certe divinità minori (per es., Sileno, fauni, ninfe ecc.). ...
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SEMIDIO (Semideus, ἡμίϑεος)
Nicola Turchi
Nella mitologia greca e romana si dà questo nome sia all'essere umano assurto dopo morto agli onori divini (v. eroe), sia all'essere nato dal commercio di un [...] divino naturistico che formano il corteggio di analoghe divinità maggiori del cielo, della terra, delle acque, ecc. Pertanto i Fauni, i Satiri, i Pani, le Nereidi, le Driadi, le Sirene sono dai varî autori latini (Ovidio, Stazio, Ausonio) chiamati ...
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Liceo (Licaeus)
Clara Kraus
Nome geografico. Monte del Peloponneso (m. 1420), nella zona sud-occidentale dell'Arcadia, ai confini con la Messenia. Fu celebre nell'antichità per il culto di Giove e di [...] . I 16, III 2). Sulla traccia del modello virgiliano ricorre nell'egloga III (responsiva), inviata a D. da Giovanni del Virgilio, al v. 25 " ipsi etiam Fauni saliunt de colle Licaei ", a completare l'ambientazione arcadica dell'intero componimento. ...
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Pseudonimo del poeta, critico e saggista olandese Nicolaas Anthony Donkersloot (Rotterdam 1902 - Amsterdam 1965). Dal 1936 fu prof. di letteratura nederlandese e poi di letterature comparate all'univ. [...] 1935). Tra i volumi di studî e le critiche sono da ricordarsi: Fausten en faunen ("Fausti e fauni", 1930), Hannibal over den Helicon? ("Annibale sull'Elicona?", 1940), Karaktertrekken der vaderlandsche letterkunde ("Caratteristiche della letteratura ...
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Dall'ottobre 1937 al gennaio 1938, una missione italiana, diretta da G. Jacopi, ha fatto scavi nella zona, dove già i Francesi avevano condotto alcune campagne saltuarie di scavi dal 1904 al 1913, mettendo [...] ben 177 dei tipi più diversi: divinità maggiori e minori, semidei, genî, mostri, ninfe, Amazzoni, Eroti, Menadi, Muse, Fauni, Satiri, Sileni ecc. È un vastissimo repertorio tipologico di uno stile un po' convenzionale e decorativo con riecheggiamento ...
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Incisore a bulino, scolaro di Marcantonio Raimondi. Di lui sappiamo solo che operò dal 1515 al 1533. Fu un abile e fine incisore, e imitò la maniera del maestro, senza mai superarla. Contrassegnò le più [...] 1523; l'Amore della gloria, del 1528; Venere e Vulcano circondati da Amorini, del 1530; La marcia di Sileno con satiri, fauni, baccanti e Amorini; la Natività, del 1531; Ercole fanciullo che strozza i serpenti, del 1532; Ercole che soffoca Anteo in ...
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SATURNIO, VERSO
Giorgio Pasquali
. È (ed era già dagli antichi) chiamato così il verso in cui erano composti i più antichi carmi della letteratura latina: elogia quali quelli degli Scipioni e di A. [...] autoctono: per Ennio, che lo sbandì dall'epopea, sostituendogli il greco esametro, esso è il verso nel quale cantavano i Fauni e i vati; agli orecchi di Orazio suonava ispido (horridus). Questo in verità non significa molto, perché Orazio non mostra ...
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Scultore. Nacque a Nancy nel 1738, morì a Parigi nel 1814. Entrò (1755) nello studio dello zio Lambert-Sigisbert Adam, e alla sua morte (1759) lavorò per 5 mesi dal Pigalle. Nel 1762 partì alla volta di [...] in un convenzionale stile classico, espose varî vasi, bassorilievi, gruppi in terracotta e statuine rappresentanti ninfe, satiri, fauni baccanti che ebbero allora un grande successo. Alla fine del 1773 ritornò in Italia, incaricato di acquistare ...
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Poeta danese nato il 12 settembre 1864 nell'isola di Langeland. Passò una parte della sua giovinezza in provincia, occupandosi di giornalismo. Pubblicò i suoi primi versi: Naturbörn (Figli della natura) [...] .
Le raccolte dei versi, Trefoden (Il treppiede; 1901), Djävlerier (Versi diabolici; 1904) e Eroter og Fauner (Amori e Fauni; 1910), risentono l'influenza del simbolismo francese; l'autore, sforzandosi di tradurre l'inintelligibile e d'esprimere l ...
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fauna
fàuna s. f. [dal titolo dell’opera di Linneo Fauna Suecica (1746), tratto dal nome della dea Fauna, antichissima divinità italica, secondo il modello di flora]. – Il complesso delle specie di animali che abitano ambienti e territorî...
fauno
fàuno s. m. [dal lat. Faunus]. – Propr., nome di un’antichissima divinità italica venerata come genio dei boschi, protettore delle greggi, provocatore di visioni di sogno e di incubi e rivelatore del futuro per mezzo di voci misteriose;...