Storico della letteratura tedesca (Vienna 1855 - ivi 1912). Allievo di W. Scherer, insegnò (1882-84) all'accademia scientifico-letteraria di Milano, quindi all'univ. di Vienna. Impegnativa è la sua ampia [...] di alcuni movimenti letterarî: Ch. F. Weisse und seine Beziehungen zur deutschen Literatur des 18. Jahrhunderts (1881); Die Schicksals-Tragödie (1883). Notevoli anche i suoi studî su Goethe: il commento al Faust (1901), Goethes Mahomet (1907), ecc. ...
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POGGI, Gianni
Giancarlo Landini
POGGI, Gianni. – Nacque a Piacenza il 4 ottobre 1921, da Cesare (1875-1955), commerciante di formaggi, e Rachele Scotti (1889-1960), vedova Pasini, che aveva due figli [...] , a Buenos Aires nel 1951 e 1956; fu anche a Santiago, a Lima, a Caracas, a Città del Messico nel 1949 (debuttò nel Faust) e nel 1957. Nel dicembre 1955, all’apice della carriera, cantò Rigoletto al Metropolitan di New York, dove tornò nel 1957 per ...
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Pseudonimo dello scrittore francese Gérard Labrunie (Parigi 1808 - ivi 1855). Poeta e narratore romantico e visionario, la sua opera - per la ricchezza dei riferimenti simbolici, onirici ed esoterici, [...] trovato impiccato il 26 genn. 1855.
Opere. N
si segnalò nei circoli letterari parigini con la traduzione del primo Faust di Goethe (1828). I suoi scritti principali (pubblicati a più riprese, talora frammentari, raccolti in volume con titoli diversi ...
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Regista tedesco (Neckarelz, Baden, 1941 - Belle-Île 2008). Formatosi alla scuola di teatro di Stoccarda, fu assistente di G. Strehler al Piccolo Teatro di Milano (1964-67), dove si rivelò con la rigorosa [...] del testo: Penthesilea di H. von Kleist (1970); Die Bakchen di Euripide (1974); Winterreise da Hyperion di F. Hölderlin (1977); Faust (1982, versione ridotta a tre personaggi, con B. Minetti); Le récit de la servante Zerline (1986, da H. Broch, in ...
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ROSSI LEMENI, Nicola
Cantante italiano, basso, nato ad Istanbul il 6 novembre 1920. Studiò con la madre Xenia Lemeni Makedon ed esordì al Teatro La Fenice di Venezia nel 1946 in una rappresentazione [...] , figurano il Don Giovanni di Mozart, il Mosè e il Guglielmo Tell di Rossini, il Don Carlos di Verdi, il Faust di Gounod, il Mefistofele di Boito, l'Assassinio nella cattedrale di Pizzetti.
È inoltre apprezzatissimo come interprete di musica da ...
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Filologo tedesco e storico della cultura, nato a Königsberg il 29 maggio 1859. Professore all'università di Halle per quasi un ventennio, nel 1902 fu chiamato presso l'Accademia prussiana delle scienze, [...] e di Wilhelm Scherer, dai quali mosse nelle sue indagini su Walther von der Vogelweide (I, 1900) e su Goethe (Faust und Moses, 1912 ecc.). Studiò la lingua dell'età del Minnesang e, particolarmente, il processo di formazione del neuhochdeutsch come ...
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TETRAZZINI, Luigia, detta Luisa
Giancarlo Landini
TETRAZZINI, Luigia, detta Luisa. – Nacque a Firenze il 29 giugno 1871, in via dei Renai 3, da Emilio e da Giovanna Bianchi.
Ebbe due fratelli: Rodolfo, [...] , in cui la parte del soprano (Zerlina) è più ampia e complessa, Mignon di Charles-Louis Ambroise Thomas (Filina) e Faust.
Nel 1896 tornò in Europa, producendosi al San Carlo di Napoli, al Wielki di Varsavia, dove debuttò negli Ugonotti di Meyerbeer ...
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NANNETTI, Romano
Piero Faustini
– Nato a Roma attorno al 1845, si dedicò dapprima all’arte del padre, la pittura, per passare poi allo studio del canto.
Si trovava alla corte del kedivè d’Egitto nel [...] ) e ancora nel Don Carlo di Verdi (Filippo II).
Il debutto al Covent Garden di Londra avvenne nella primavera del 1873 col Faust di Charles Gounod, nella parte di Mefistofele. Il 23 ottobre era all’Academy of Music di New York, con la compagnia di ...
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MISERO, SUPERLATIVO DI
Misero è uno degli aggettivi che formano il superlativo assoluto aggiungendo il suffisso -errimo anziché -issimo, come nella forma latina miserrimus
misero ▶ miserrimo
La forma [...] sono comuni frasi in cui miserrimo è impropriamente usato per costruire un superlativo relativo o un comparativo
Lo stesso Faust ci appare come il più miserrimo (www.lankelot.eu).
Storia
Miserissimo è attestato nella tradizione letteraria fin dai ...
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Attore e regista tedesco (Düsseldorf 1899 - Manila 1963). S'impose fin dagli anni Venti come uno dei protagonisti più eclettici della scena tedesca, passando con disinvoltura dai testi di K. Mann e F. [...] circostanze assai difficili, in pieno nazismo, egli si dedicò soprattutto ai classici, offrendo memorabili interpretazioni e regie del Faust di Goethe, del Fiesco di Schiller e dell'Amleto di Shakespeare. Nel dopoguerra diresse varî teatri e affrontò ...
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faustiano
agg., letter. – Di Faust, relativo a Faust (personaggio storico ma divenuto leggendario e noto soprattutto come protagonista dell’omonimo poema drammatico di J. W. Goethe), con particolare riferimento alla sua insaziabile avidità...
fausto
fàusto agg. [dal lat. faustus, der. di favere «favorire»], letter. – 1. Che ha felice esito o dà felice indizio: f. giorno; f. annuncio, f. augurio; un f. segno; f. ricorrenza; letter., f. evento, spesso riferito a nascita attesa e...