LA ROTELLA, Pasquale
Alberto Fassone
Nato il 26 febbr. 1880 a Bitonto da Vito e da Bibiana Ambrosi, fu ammesso all'età di otto anni al conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli, dove studiò flauto [...] con Rocco, di E. Gianturco iunior (un allievo di De Nardis), cui seguirono Napoli di carnovale del barese N. De Giosa, Faust di Ch. Gounod, Ernani di G. Verdi e Cavalleria rusticana di P. Mascagni. L'attività direttoriale affiancò sempre, da questo ...
Leggi Tutto
DELFINO, Domenico Giovanni Battista, detto Menotti
Teresa Maria Gialdroni
Nato a Fiumicello (Udine) il 9 dicembre 1858 da Giulio, medico, e da Vittoria Aita, frequentò le scuole di lingua italiana dove [...] a Firenze, nello stesso anno, partecipò alla rappresentazione della Preziosa di A. Smareglia; inoltre, interpretò la parte di Valentino nel Faust di C. Gounod a fianco di B. Donadio e di S. Sparapani. Nella stagione 1880-81 fu ad Alessandria e a ...
Leggi Tutto
DE TURA, Manrico
Maria Cristina Bonvini
Figlio del tenore Gennaro e di Lucia Pennisi, nacque a Santiago del Cile il 24 luglio 1910, durante una tournée del padre. Dopo aver compiuto gli studi musicali [...] ), Iris di P. Mascagni (1952), Aida (1954, 1963) e Otello di Verdi (1951, 1964), Gioconda, Forza del destino di Verdi, Faust di Ch. Gounod (1956), Nabucco di Verdi (1959), Lucia di Lammermoor di G. Donizetti (con V. Zeani, G. Raimondi), La traviata ...
Leggi Tutto
GRAZIANI, Francesco
Francesco Izzo
Nato a Fermo il 26 apr. 1828 da Luigi e Vittoria Belli, intraprese dapprima gli studi ecclesiastici, e si dedicò successivamente al canto sotto la guida di F. Cellini, [...] dal G. nel corso della sua carriera londinese furono Valentine nel Faust di Ch. Gounod (1863), Nelusko ne L'africaine di G. convincente in scene quali la morte di Valentine in Faust.
Svoltasi quasi interamente all'estero, la carriera del ...
Leggi Tutto
Regista tedesco (n. Brema 1937). Direttore artistico del Berliner Ensemble, storica compagnia fondata da B. Brecht, fautore di un teatro capace di coniugare esigenze estetiche e progetto politico, P., [...] clownesca e dalla recitazione antinaturalista degli attori, ha saputo rinnovare la lezione di classici come Goethe e Shakespeare (Faust, 1977; Richard III, 1987; Richard II, 2000) e come Brecht (Die heilige Johanna der Schlachthöfe, 2003; Mutter ...
Leggi Tutto
Regista (n. Monaco di Baviera 1937). Allievo di F. Körtner e seguace delle teorie brechtiane, debuttò nel 1967 mettendo in scena Saved di E. Bond, e si segnalò col Torquato Tasso di Goethe (1969), di cui [...] e Zio Vanja (1996) di Čechov. È attivo anche nel teatro d'opera. Tra le produzioni più recenti sono da ricordare: il Faust integrale di J. W. Goethe, messo in scena in sette giornate in occasione dell'Expo 2000 di Hannover; Il gabbiano (2003) di ...
Leggi Tutto
BASIOLA, Mario
Mauro Bucarelli
Nato ad Annico (Cremona) il 12 luglio 1892 da Alessandro, artigiano cestaio, e da Marta Milanesi, passò la giovinezza dedito ai lavori nei campi senza ricevere un'istruzione [...] Ballo in maschera di Verdi al teatro Balbo di Torino in settembre, Faust di C. Gounod ed Ernani di Verdi al teatro Chiabrera di Savona (febbraio 1932) furono al fianco di G. Thill in Faust e di L. Pons in Les contesd'Hoffmann di Offenbach. ...
Leggi Tutto
MANACORDA, Guido
Benedetta Garzarelli
Nacque ad Acqui, il 5 giugno 1879, da Vittorio, insegnante, e Francesca Demartini, ultimo di tre figli.
Dopo la laurea in lettere presso l'Università di Pisa, il [...] 1932 uscì la seconda grande impresa di traduzione del M.: Il Faust di Goethe (ibid.), cui seguì la raccolta di saggi La e su Lutero. Per lo più ben accolto dalla stampa, il Faust del M. subì tuttavia la pesante stroncatura di B. Croce nella Critica ...
Leggi Tutto
Depersonalizzazione
Bruno Callieri
Con il termine depersonalizzazione si indica una condizione psicopatologica, più o meno marcata e persistente, in cui il soggetto vive, quasi sempre penosamente, l'esperienza [...] , è possibile sostenere, in conclusione, che essa, presente sia nelle psicosi sia nelle nevrosi e nelle reazioni conflittuali (Faust 1995), può essere intesa come espressione di un'insufficiente integrazione Io-me e Io-mondo (in senso schiettamente ...
Leggi Tutto
Pseudonimo dello scrittore francese Gérard Labrunie (Parigi 1808 - ivi 1855). Poeta e narratore romantico e visionario, la sua opera - per la ricchezza dei riferimenti simbolici, onirici ed esoterici, [...] trovato impiccato il 26 genn. 1855.
Opere. N
si segnalò nei circoli letterari parigini con la traduzione del primo Faust di Goethe (1828). I suoi scritti principali (pubblicati a più riprese, talora frammentari, raccolti in volume con titoli diversi ...
Leggi Tutto
faustiano
agg., letter. – Di Faust, relativo a Faust (personaggio storico ma divenuto leggendario e noto soprattutto come protagonista dell’omonimo poema drammatico di J. W. Goethe), con particolare riferimento alla sua insaziabile avidità...
fausto
fàusto agg. [dal lat. faustus, der. di favere «favorire»], letter. – 1. Che ha felice esito o dà felice indizio: f. giorno; f. annuncio, f. augurio; un f. segno; f. ricorrenza; letter., f. evento, spesso riferito a nascita attesa e...