Dottore ebreo (2º sec. d. C.), maestro di Rabbī Mē'īr; abbandonò poi l'ebraismo, attratto forse dalle idee greche e gnostiche. Mē'īr Letteris (1807-1871) ha fatto di E. il protagonista del suo rifacimento [...] ebraico del Faust di Goethe. ...
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WALPURGIS (o Walpurga o Walburga), santa
Luigi Giambene
Nata nel Sussex (Inghilterra) circa il 710, prese il velo in patria, poi accopagnò in Germania i suoi fratelli S. Willibaldo e S. Wunnibaldo, [...] di questa santa una protettrice contro le arti magiche e ha dato alla notte dal 30 aprile al 1° maggio il nome di "Notte di S. Walpurga" (W. Goethe, Faust; Ballata di Mendelssohn, Op. 69).
Bibl.: G. B. Browne, Bonifatius of Crediton, Londra 1910. ...
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Magia
Gilbert Lewis
Evoluzione del concetto
Il termine 'magia', di uso corrente, ha una lunga storia e ha assunto connotazioni diverse nel corso del tempo. Lo scetticismo nei confronti dei poteri o [...] , e la possibilità di controllarli (v. Yates, 1973). Nacque così l'immagine popolare dell'erudito solitario, incarnato dal Faust di Marlowe e dal personaggio di Prospero nella Tempesta di Shakespeare: uomo di profonda e pericolosa dottrina, dotato di ...
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BUCCELLA, Filippo
Domenico Caccamo
Nipote di Niccolò, che era chirurgo alla corte di Stefano Báthory, raggiunse lo zio a Cracovia quando questi, consolidata la propria posizione economica, cominciò [...] in ipso homine fidei in Deum", che aveva composto in polemica con un comune amico italiano, certamente il Pucci.
Fonti e Bibl.: Fausti Socini Senensis Opera Omnia, Amstelodami 1656, I, pp. 368-372 (28 dic. 1583) e 378-379 (8 genn. 1586); S. Simoni ...
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Musica
Spettacolo, detto anche melodramma, in cui l’azione teatrale si sviluppa attraverso la musica e il canto. Pur assumendo denominazioni diverse a seconda di argomento (o. buffa, o. seria), epoca e [...] da brani musicali), coltivato in particolare da D. Auber e A. Adam, e il nuovo genere dell’opéra-lyrique, inaugurato dal Faust (1859) di C. Gounod. Tra i grandi operisti francesi: H. Berlioz, C. Saint-Saëns, G. Bizet e J. Massenet.
Anche in ...
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CAMOGLI (Camulio, Camullio), Niccolò
Valerio Marchetti
Nato, probabilmente nel secondo o nel terzo decennio del sec. XVI, da una ricca famiglia patrizia genovese e sposatosi con una facoltosa valtellinese [...] a Florio e Turriani, 29 dic. 1563, cc. sov-51r. Si veda inoltre Coira, Staatsarchiv-Graubünden, cod. D.IIa. 111. Varia II: Fausto Sozzini a Camillo Sozzini, Siena, 3 nov. 1563 e Roma, 28 nov. 1565; Ibid., cod. D. II C: Guarnerio Castelvetro a Camillo ...
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BIANDRATA (Biandrate, Biandrà; in latino Blandrata), Giovanni Giorgio
Antonio Rotondò
Nacque a Saluzzo nel 1516, terzogenito di Bernardino, castellano di San Fronte. Compiuti i primi studi a Saluzzo, [...] 202-204 e passim; G. H. Williams,The Radical Reformation, Philadelphia 1962, pp. 634-636, 658-661, 715-732; L. Chmaj,Faust Socyn (1539-1604), Warszawa 1963, pp. 36-41, 98-102, 111-115; L. Szczucki,Marcin Czechowic. Studium z dziejów antytrynitaryzmu ...
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Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] III, Latin chrétien et liturgique, Rome 1965, pp. 277-289)
6 Cod. Theod. XV 5,5 (del 425).
7 Ad esempio Aug., c. Faust. XVI 10.
8 J. Bayet, Histoire politique et psychologique, cit., p. 277: «Théodose a mis fin à l’ancienne religion romaine. Mort par ...
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faustiano
agg., letter. – Di Faust, relativo a Faust (personaggio storico ma divenuto leggendario e noto soprattutto come protagonista dell’omonimo poema drammatico di J. W. Goethe), con particolare riferimento alla sua insaziabile avidità...
fausto
fàusto agg. [dal lat. faustus, der. di favere «favorire»], letter. – 1. Che ha felice esito o dà felice indizio: f. giorno; f. annuncio, f. augurio; un f. segno; f. ricorrenza; letter., f. evento, spesso riferito a nascita attesa e...