pelagianesimo
Movimento ereticale iniziato dal monaco bretone Pelagio (n. 354 ca.-m. 427 ca.). Pelagio si trovava a Roma sullo scorcio del sec. 4°, ma abbandonò poi la città (410: sacco di Alarico) con [...] dei monaci marsigliesi continuò a opera di Vincenzo di Lérins (434), Arnobio il Giovane (450 circa), FaustodiRiez (474-475), mentre in Africa la dottrina di Agostino fu autorevolmente sostenuta dal vescovo Fulgenzio di Ruspe. In Gallia furono più ...
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Nome di santi: 1. F. di Écija (Flavius Fulgentius), fratello di Isidoro di Siviglia, che gli dedicò il De ecclesiasticis officiis, e di Leandro e Fiorentina; divenne vescovo di Astigi (Écija) tra il 590 [...] e difensore delle dottrine agostiniane della grazia (contro Fausto vescovo diRiez in un'opera perduta, e nei libri Ad ). Abbiamo inoltre alcune lettere e dei sermoni. Tentativi di identificare con scritti anonimi altre opere perdute sono stati ...
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Il monachesimo
Pratiche ascetiche e vita monastica nel Mediterraneo tardoantico (secoli IV-VI)
Roberto Alciati
Nonostante sia consuetudine cominciare la storia del monachesimo cristiano con i cosiddetti [...] , il bastone e la barba lunga. Questi sono i simboli della vita filosofica che Fausto, monaco a Lérins e poi vescovo diRiez, dismette quando lascia la scuola di filosofia («Athenaei consors») per il monastero64, ma per i monaci d’Oriente mantello e ...
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