Pittore e incisore (Parigi 1871 - ivi 1958). Dopo un apprendistato presso un restauratore di vetrate (1885-90), fu allievo di E. Delaunay e poi di G. Moreau, nel cui studio incontrò Matisse, Marquet e [...] altri, coi quali formò poi il gruppo dei fauves. La sua pittura, violentemente espressiva, si ispirò in un primo tempo a ideali sociali, poi religiosi. L'influenza di Toulouse-Lautrec, inasprita però da una più acre volontà di denuncia della miseria ...
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Pittore e scrittore (Parigi 1879 - ivi 1953), di padre cubano e di madre francese. Tra le personalità più significative e sconcertanti della prima avanguardia, iniziò a dipingere alla maniera impressionista, [...] influenzato da Pissarro e Sisley. Dal 1908 iniziò la ricerca di nuove forme: si accostò ai fauves, al cubismo e conobbe Apollinaire e Duchamp; fu anche tra i fondatori della Section d'Or e dell'orfismo. A New York nel 1913 espose all'Armory Show e ...
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Pittore (Delfshaven, Rotterdam, 1877 - Monte Carlo 1968); subì l'influsso degli impressionisti francesi, soprattutto dopo essersi recato (1897) a Parigi, dove tra i molti lavori di vario genere (anche [...] ) collaborò a giornali umoristici come l'Assiette au beurre. Nel 1906 si legò al movimento dei fauves, particolarmente congeniale al suo temperamento coloristico, istintivamente espressionistico e alieno da ogni intellettualismo (cfr. Au bois ...
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Pittore statunitense (Rutherford, New Jersey, 1870 - Cliffside, New Jersey, 1953). Dopo una prima formazione come architetto, si dedicò esclusivamente alla pittura, frequentando la Pennsylvania academy [...] e l'Art students' league. Noto per gli schizzi ad acquerello vicini ai modi di J. Whistler, maturò poi, sulla esperienza dei fauves e del cubismo (dimorò a Parigi dal 1905 al 1911), uno stile personale che bene gli valse, al suo ritorno in America, a ...
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Pittore (Tenby, Galles, 1878 - Fordingbridge, Hampshire, 1961), noto soprattutto come ritrattista (Ritratto di G. B. Shaw, 1916, Cambridge, Fitzwilliam Museum; Lady Suggia, 1921, Londra, Tate Gallery), [...] lasciò anche interessanti incisioni. Durante la prima guerra mondiale fu pittore ufficiale del corpo canadese. La sua pittura disinvolta, violenta nel colore, ma sostenuta da un forte disegno, deriva dall'impressionismo e dai fauves. ...
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Pittore (Lipsia 1884 - New York 1950). Studiò a Weimar, Parigi, Berlino, dove espose (1950) col gruppo della Secessione. Abbandonata la Germania nel 1937, fu successivamente a Parigi, Amsterdam (dal 1938) [...] 'univ. di St. Louis e quindi nel Brooklyn Museum di New York. Essenziale per la sua formazione fu il contatto coi Fauves, dai quali derivò la violenza del colore e la deformazione espressionista dei corpi. Volle rendere in pittura i miti sociali del ...
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Pittore francese (Parigi 1878 - Baillou, Loire-et-Cher, 1944). Dipinse paesaggi, ritratti, nature morte; trattò il cartellone, la litografia, l'acquaforte, la scultura in legno. Più importante è stata [...] la sua attività come fautore in Belgio di movimenti artistici d'avanguardia; nel 1905 fondò il gruppo Études et pochades, nel 1911 la rivista Le Passant. Fece conoscere in Belgio i fauves e i cubisti. ...
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Pittore francese (Parigi 1841 - Orly 1927). Amico di C. Pissarro e di P. Cézanne, tra il 1874 e il 1886 partecipò alle mostre del gruppo impressionista; viaggiò poi in Francia e nei Paesi Bassi, prediligendo [...] dipingere paesaggi urbani (Pont Louis Philippe, 1875, Washington, National Gallery, ecc.) dai toni accesi e contrastati che lo accomunano, nelle opere più tarde, alle soluzioni fauves. ...
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Pittore (Parigi 1876 - Rueil-la-Gadelière, Eure-et-Loir, 1958). Figlio di musicisti, giovanissimo si dedicò allo studio del violino per poi volgersi, dopo l'incontro con A. Derain a Chatou, alla pittura. [...] d'accentuato espressionismo profondamente ispirate alle soluzioni di V. van Gogh e di H. Matisse; in contatto con il gruppo dei Fauves, con questi espose nel 1905 al Salon d'Automne e, nel 1906, al Salon des Indépendants. Temperamento istintivo e ...
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Pseudonimo del pittore francese H.-E. Delacroix (Douai 1856 - Saint-Clair, Var, 1910). Dopo un periodo di sobrio realismo, si accostò alle ricerche di Seurat e fu tra i fondatori del Salon des Indépendants [...] i suoi quadri eseguiti secondo la tecnica divisionista cui rimase sempre fedele. Nel 1891 si stabilì nel Mezzogiorno di Francia, a Saint-Clair, presso Lavandou e intensificò le sue gamme coloristiche fino ad accostarsi alla violenza dei fauves. ...
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fauve
〈fòov〉 s. m., fr. [propr. «fulvo, falbo», e quindi – attraverso il sign. di «(bestia) di pelo fulvo» – «belva»; ha lo stesso etimo dell’ital. falbo]. – Nome (per lo più usato al plur., fauves) con cui sono stati designati i pittori appartenenti...
espressionismo
s. m. [der. di espressione]. – 1. Movimento artistico nato e affermatosi in Germania al principio del sec. 20°, con l’intento di contrapporsi sia all’impressionismo francese sia al naturalismo conformista dell’epoca guglielmina;...