SIBONI, Giuseppe Vincenzo Antonio
Saverio Lamacchia
SIBONI, Giuseppe Vincenzo Antonio. – Nacque a Forlì il 27 gennaio 1780 da Francesco, agiato borghese della città, e da Domenica Maria Grandi, ultimo [...] di sei fratelli.
Studiò canto col castrato Sebastiano Folicaldi, pianoforte e composizione con Andrea Favi, rispettivamente cantore e maestro di cappella nel duomo cittadino. A Forlì probabilmente debuttò sulle scene nel Carnevale del 1797; il primo ...
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Miele della Lunigiana DOP
Denominazione di origine protetta del miele prodotto in numerosi comuni della provincia di Massa Carrara, nella regione Toscana. In base alla fioritura, le tipologie si distinguono [...] e castagno, ottenute dal nettare dei fiori trasformato dalle api domestiche dell’ecotipo locale Apis melliferae lasciato maturare nei favi dell’alveare. Il prodotto ha qualità proprie dell’ambiente a basso grado di antropizzazione e limitato sviluppo ...
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SAVORANI, Eugenia
Saverio Lamacchia
SAVORANI, Eugenia (coniugata Tadolini). – Nacque a Forlì, dove fu battezzata il 20 luglio 1808, da Filippo Savorani, cancelliere censuario e segretario della municipalità, [...] Ebbe tre fratelli, Tito, Augusto e Quinto.
Dotata di bella voce di soprano, studiò musica e canto con Luigi Favi e Giovanni Grilli nella città natale, indi a Bologna con Giovanni Tadolini, compositore e celebre maestro di canto, nonché collaboratore ...
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Famiglia di Uccelli Piciformi di medie dimensioni (fig.); comprende specie dell’Africa tropicale, oltre a una del Sikkim e un’altra di Borneo. Il nome deriva dalla loro abitudine di emettere, quando si [...] ) oppure dell’uomo, per poi nutrirsi, una volta che l’alveare sia stato abbandonato, del miele e della cera che rimangono nei favi. Si nutrono di larve, pupe e cera di Imenotteri; questa abitudine è sfruttata dal tasso del miele per localizzare i ...
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Famiglia di Insetti Imenotteri, Apoidei, per alcuni da attribuire agli Apidi, formanti società monoginiche, persistenti; sono rappresentati nelle regioni tropicali da circa 250 specie dei generi Melipona [...] sociali) secernendo cera dai tergiti addominali come le operaie. Con questa cera impastata ad altri materiali, le operaie costruiscono i nidi, che constano di una serie di favi orizzontali, formati di celle esagonali con l’apertura in basso. ...
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VARNALIS (gr. Βάρναλης), Kóstas
Scrittore greco, nato a Pirgo, Bulgaria, il 14 febbraio 1884; dal 1903 al 1908 ha studiato lettere all'università di Atene; dal 1918 al 1925 è stato insegnante di scuola [...] letteraria fortemente "impegnata" in senso socialistico, dapprima in versi poi in prosa.
Opere di poesia: del primo periodo Κηρῆϑρες ("Favi", Atene 1905); del secondo Τὸ ϕῶς ποὺ καίει ("La luce che brucia", 1ª ed., Alessandria 1922; 2ª ed., Atene ...
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Miele
Gianni Tomassi
Il miele è una sostanza zuccherina, di consistenza viscosa e di colore biondo, ottenuta dal nettare dei fiori elaborato dalle api e immagazzinato nelle celle del favo. È stato [...] mentre il miele di spremitura (torchiato) ha un accentuato gusto di polline e di favo, soprattutto nel caso di favi vecchi.
3. Valore nutrizionale
Il miele è particolarmente apprezzato sia come alimento allo stato naturale, sia come edulcorante ...
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Nacque a Bologna da Agostino Albani, ricco mercante di seta, e da Elisabetta Torri il 17 marzo 1578. Fanciullo ancora, fu messo alla scuola di Dionigi Calvaert, ov'ebbe carissimo condiscepolo Guido Reni, [...] che furono semplici collaborazioni a quelle di Ludovico: per es., il fregio a puttini e cariatidi in una sala del palazzo Favi a Bologna. Verso il 1610 andò a Roma col Reni, intento lungamente allo studio di Raffaello. Inimicatosi più tardi il Reni ...
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Impropriamente detto anche antrace (v.). È la flogosi acuta della pelle con formazione nello spessore del derma di focolai multipli suppurativo-necrotici, provocata per lo più dallo stafilococco aureo, [...] , ma ne rendono spesso grave il decorso. La nuca è la regione più frequentemente colpita; non sono però rari i favi della faccia, specialmente in prossimità delle labbra.
I sintomi caratteristici sono: tumefazione e arrossamento, prima rosso vivo poi ...
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Medicina
In dermatologia, denominazione corrente di una malattia infiammatoria acuta della cute e del sottocutaneo a carattere suppurativo. Anatomopatologicamente risulta composto da un agglomerato di [...] dimensioni e destinazione. Si distinguono celle da operaie, le più numerose, di forma prismatico-esagonale, e celle da fuchi e da regine. Queste ultime sono le più grandi, hanno forma di ghianda rovesciata e sono situate ai lati e alla base dei favi. ...
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arnia
àrnia s. f. [etimo incerto]. – Cassetta o altra struttura apprestata dall’uomo per l’allevamento delle api. In partic.: a. rustica, a favo fisso, generalm. costituita da una porzione di tronco d’albero cavo chiusa superiormente (bugno...
melario
melàrio agg. e s. m. [der. di miele; per il sign. 2, cfr. lat. mellarium (der. di mel mellis «miele»)]. – 1. agg. In zoologia, borsa m., ingluvie dell’ape operaia, dove viene raccolto il nettare che vi subisce poi la trasformazione...