L'Europa tardoantica e medievale. Gli Alamanni: Schretzheim
Ursula Koch
Schretzheim
Località del distretto di Dillingen an der Donau, 600 m a ovest della quale è stata rinvenuta un’estesa necropoli [...] probabilmente uno o due decenni prima dell’anno 680 originariamente supposto, poiché il periodo delle guarnizioni placcate con motivo a favi a Sch. non è attestato. Circa 12 uomini di età più avanzata (livello 1), notevolmente più tardi (livello 2) e ...
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Vedi VETRO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
VETRO (vitrum)
D. B. Harden
Sommario. 1. Il v. come sostanza. 2. Industria del v. nell'antichità. 3. Sviluppo delle officine: a) v. a sabbia; b) v. alessandrino [...] la matrice era cilindrica con un leggero andamento a cono verso il basso, e portava semplici motivi di costole, grate, favi, ecc. in modo che dopo la liberazione dalla matrice la coppa potesse essere ulteriormente soffiata e tesa fino ad assumere ...
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La domesticazione degli animali e l'allevamento: mondo greco e romano
Antony C. King
Barbara Belelli Belelli Marchesini
Armando Cherici
Aspetti generali
di Antony C. King
Nella Grecia classica era [...] piccoli fori di volo che permettevano l'accesso alle sole api, talvolta con un portello d'ispezione e, forse, con favi mobili per facilitare il prelievo non distruttivo del miele e della cera. Di recente è stato proposto di interpretare una serie ...
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arnia
àrnia s. f. [etimo incerto]. – Cassetta o altra struttura apprestata dall’uomo per l’allevamento delle api. In partic.: a. rustica, a favo fisso, generalm. costituita da una porzione di tronco d’albero cavo chiusa superiormente (bugno...
melario
melàrio agg. e s. m. [der. di miele; per il sign. 2, cfr. lat. mellarium (der. di mel mellis «miele»)]. – 1. agg. In zoologia, borsa m., ingluvie dell’ape operaia, dove viene raccolto il nettare che vi subisce poi la trasformazione...