ROSSANO
D. Adamesteanu
Località archeologica sita nel comune di Vaglio di Basilicata, resa nota già nel 1832 da A. Lombardi e più tardi da M. Lacava, indagata negli anni '60 da F. Ranaldi, e oggetto [...] statua di cui si conservano il basamento e molti frammenti in bronzo; l'ambiente IV (m 5,30 x 21) si può considerare una grande favissa con materiale votivo che va dalla seconda metà del IV sec. a.C. fino agli inizi del I sec. d.C. Esso consisteva in ...
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LUPA Capitolina
F. Castagnoli
Così vien chiamata comunemente la statua di bronzo, conservata nel Museo dei Conservatori a Roma, rappresentante una lupa che, solidamente piantata sulle quattro zampe, [...] del Campidoglio colpita dal fulmine (del quale rimarrebbero le tracce) nel 63 a. C., che, finita in una favissa, sarebbe stata riscoperta nel Medioevo (Curtius, Carcopino), ovvero è il gruppo degli Ogulni (Marchetti-Longhi, Loewy), ovvero nessuno ...
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SAINT BERTRAND DE COMMINGES (Lugdunum Convenarum)
L. Guerrini
Località della Gallia, nella regione aquitana (Alta Garonna), ai piedi dei Pirenei, non lontana da Tolosa, situata all'incrocio di importanti [...] si ritirarono sull'acropoli: i trofei, rovesciati dai loro zoccoli e mutilati, furono in seguito sepolti in una favissa.
Resti scultorei posteriori al trofeo "aziaco" sono alcune parti di un monumento trionfale con la personificazione della Gallia ...
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Vedi FENICIA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
FENICIA, Arte (v. vol. III, p. 616)
E. Gubel
Nel corso degli ultimi decenni la ricerca scientifica ha intenzionalmente cercato di delimitare il quadro della [...] due tendenze si avvertono anche in una serie di torsi maschili (Sarepta, Tiro), a loro volta prototipi di alcune statue dalla favissa di Amrit o dell'Occidente punico (Marsala). Un leone in basalto di Biblo infine è uno dei capolavori della scultura ...
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Vedi MARATHOS dell'anno: 1961 - 1961
MARATHOS (fenicio mrt; Μάραϑος; arabo Amrit)
G. Garbini
Città fenicia a N di Tripoli, pochi km a S-E di Arados. Parzialmente esplorata da R. Renan nel 1861 e da M. [...] 1926, pp. 57-58, 241; Honigmann, in Pauly-Wissowa, XIV, 1930, cc. 1431-35, s. v., n. 2; M. Dunand, Les sculptures de la favissa du temple d'Amrit, in Bulletin du Musée de Beyrouth, VII, 1944-45, pp. 99-107; VIII, 1946-48, pp. 81-107; id., Recherches ...
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Vedi VELLETRI dell'anno: 1966 - 1997
VELLETRI (Velitrae)
E. Lissi Caronna
Antica città sulle estreme propaggini dei colli laziali, posta su di un'altura di 400 m in posizione strategicamente importante [...] una certa importanza che si pensa esistessero nei pressi. Un tempio doveva esistere presso l'episcopio, data la presenza di una favissa e di una colonna di peperino (appartenente forse ad una prima fase) e di colonne di granito con capitelli di marmo ...
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Vedi NAPATA dell'anno: 1963 - 1995
NAPATA
A. Roccati
Nome classico di una città oggi scomparsa, posta in prossimità dell'odierno centro di Karima, nel Sudan settentrionale, alle pendici del Gebel Barkal, [...] e adottano la fraseologia letteraria di composizioni famose. Imitazioni di sculture celebri sono anche le statue ritrovate in una favissa presso lo stesso santuario. I rilievi del primo cortile del Tempio di Ammone, risalenti all'età di Piankhi, sono ...
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MONTE ADRANONE
G. Fiorentini
Località del territorio agrigentino, posta a Ν del moderno abitato di Sambuca di Sicilia nella Valle del Belice, al confine tra il territorio provinciale di Trapani e di [...] .
Sia all'interno del sacello che tra l'acciottolato del témenos si sono rinvenute numerose deposizioni votive e alcune favisse. Tra le ultime deposizioni collocate sulla panchina interna, è una notevole testa di Demetra con pòlos, in pietra tenera ...
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Vedi MARSIGLIA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MARSIGLIA (v. vol. iv, p. 880)
F. Benoît
Nuovi scavi sono stati fatti in occasione di varî lavori nella città, che hanno fornito alcuni dati per la conoscenza [...] molto corroso (gr. 6,23), sopra il riempimento interno. Senza dubbio a quest'epoca furono seppellite le stele della favissa dell'Ephesion, quando venne livellato questo quartiere e fu riempito il fossato. La rasatura di queste mura coinciderebbe con ...
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SARΕΡΤA (ugaritico e fenicio ṣrpt; ebraico Ṡarĕfat, greco Σάρεπτα)
S. M. Cecchini
greco Σάρεπτα). Basso tell sulla costa libanese a c.a 10 km da Sidone, sul Ra's al-Qantara a S del porto dell'odierno [...] a cui era dedicato il tempio è verosimilmente rivelata dall'iscrizione fenicia incisa su una placchetta d'avorio trovata nella favissa, in cui si ricorda la dedica di una statua alla coppia divina Tanit-Astarte. Tra le altre sedici iscrizioni in ...
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favissa
s. f. [dal lat. favissae -arum, forse affine a fovea «fossa»]. – Presso gli antichi Romani, luogo di deposito di oggetti votivi, solitamente in forma di pozzo cilindrico scavato nella terra, fuori del santuario ma dentro il recinto...