Filologo statunitense (Fayette, Ohio, 1892 - Urbana, Illinois, 1968); prof. di filologia classica alla Univ. of Illinois. Importanti i suoi studî sul romanzo antico (The Metamorphoses ascribed to Lucius [...] of Patrae, 1920; The ancient romances: a literary-historical account of their origins, 1967), sui proverbî e sulla favola, condotti anche sulle testimonianze bizantine e orientali (Studies in the text ...
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Gentildonna (n. forse in Alvernia 1615 circa - m. Chaillot, Parigi, 1665); dama d'onore della regina Anna d'Austria, dopo la rottura tra Luigi XIII e Mademoiselle de Hautefort (1635) divenne la confidente del re. Richelieu, dopo aver cercato invano di farsela amica, brigò per convincerla a entrare in un convento, e vi riuscì (1637). Tuttavia anche dal chiostro la La F. continuò a esercitare notevole ...
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Maresciallo di Francia (n. seconda metà sec. 14º - m. 1462). Capitano di Genova nel 1409, combattente con il duca di Borbone dal 1410 al 1414 contro gli Inglesi e i Borgognoni, governatore del delfino, il futuro Carlo VII, e maresciallo di Francia (1420), fu, durante il periodo di Giovanna d'Arco, uno dei sostenitori più convinti della guerra contro gli Inglesi e uno dei maggiori fautori delle riforme ...
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La Fayette, Marie-Joseph-Paul Motier, marchese di
Generale e politico francese (Saint-Roch de Chavagnac 1757-Parigi 1834). Ufficiale nel reggimento di Noailles, ricco aristocratico, fu colpito dalla [...] dichiarazione di indipendenza americana del 1776 e si adoperò per indurre il governo francese a inviare una spedizione in soccorso dei coloni. Non riuscendo nell’intento, si imbarcò per l’America (1777), ...
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Scrittrice francese (Parigi 1634 - ivi 1693), donna di alta cultura, allieva di G. Ménage, sposò (1655) F. Motier conte di La F.; fu amica di M.me de Sévigné e specialmente di La Rochefoucauld. Ai suoi primi romanzi La Princesse de Montpensier (1662) e Zayde (1670), scritti in collaborazione con Segrais, e pubblicati col nome di quest'ultimo, seguì (1678, pubbl. anonimo) La Princesse de Clèves, che ...
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Generale e uomo politico (Saint-Roch de Chavagnac, Alvernia, 1757 - Parigi 1834). Deputato della nobiltà agli Stati generali (1789), cercò un accordo con il Terzo Stato. Scoppiata la rivoluzione, ebbe il comando della Guardia nazionale e sostenne l'instaurazione di una monarchia costituzionale. Fu tra gli organizzatori del club dei foglianti, espressione dei moderati. Lasciata la Francia (1792), vi ...
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Scrittrice francese (Parigi 1761 - ivi 1836); amica di Talleyrand e La Fayette, raccolse nel suo salotto i più illustri letterati del tempo, fra cui V. Alfieri. Il suo primo romanzo Adèle de Senanges (1794) [...] la rese celebre; a esso fece seguire Émile et Alphonse (1799), Eugène de Rothelin (1808), Mademoiselle de Tournon (1820), La comtesse de Fargy (1822), ecc ...
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Uomo d'armi (Torre Bairo 1759 - ivi 1848); colonnello, combatté in America con M.-J. La Fayette. Fu gentiluomo di camera del granduca di Baden e aiutante di campo del duca di York. ...
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Diplomatico e storico (Parigi 1753 - ivi 1830), figlio di Philippe-Henri, parente di M.-J. La Fayette, con cui combatté in America (1782); entrato in diplomazia, fu ambasciatore presso Caterina II di Russia [...] (1784-89). Scoppiata la Rivoluzione (1789) S., monarchico liberale, non ebbe il gradimento di Pio VI quale ambasciatore a Roma e fu inviato a Berlino (1792). Deputato al corpo legislativo (1801), fu creato ...
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Uomo politico e generale (Parigi 1756 - L'Avana 1804); si distinse, a fianco di M.-J. La Fayette, suo cognato, nella guerra d'indipendenza degli Stati Uniti. Deputato della nobiltà agli Stati generali, [...] vi sostenne (4 ag. 1789) l'abolizione dei diritti feudali; emigrato in America dopo la rivoluzione, rientrò in Francia al tempo del Consolato. Nel 1803 partì per l'isola di San Domingo col grado di generale, ...
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