siero La parte di un liquido organico che rimane fluida dopo la coagulazione.
Alimentazione
S. di latte La parte del latte che residua dopo la caseificazione. La sua composizione differisce da quella [...] specifici unitamente al s. del soggetto in esame, se questi è malato di dermotifo o è stato affetto da febbregialla gli anticorpi presenti nel suo s. neutralizzano l’antigene, così che l’animale inoculato non presenta le reazioni caratteristiche ...
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Neoplasie
Bruce N. Ames
Lois S. Gold e Walter C. Willett
Georges Mathé e Paolo Pontiggia
Giancarlo Vecchio
Cause e prevenzione, di Bruce N. Ames, Lois S. Gold e Walter C. Willett
Oncologia clinica, [...] in una fascia che attraversava l'Africa equatoriale, identificabile con l'area di distribuzione del virus della febbregialla - fosse indotto da un virus. Nel 1964 Epstein e Barr descrissero particelle virali della famiglia degli Herpesvirus ...
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Vaccini
Giuseppe Del Giudice
Maria Lattanzi
Rino Rappuoli
Fin dall'antichità la medicina aveva rilevato che le persone sopravvissute a certe malattie contagiose risultavano resistenti a esse nel caso [...] vaccinazione stessa. I vaccini vivi attenuati vengono impiegati contro malattie virali ‒ morbillo, rosolia, parotite, varicella, febbregialla, polio orale tipo Sabin ‒ e batteriche ‒ tifo addominale orale, tubercolosi (bacillo di Calmette-Guérin ...
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vaccino vivo attenuato
Rino Rappuoli
Vaccino contenente microrganismi vivi che deriva da batteri o virus attenuati in laboratorio usando ripetuti passaggi colturali in condizioni subottimali di crescita. [...] vaccinazione stessa. I vaccini vivi attenuati sono impiegati contro malattie virali – morbillo, rosolia, parotite, varicella, febbregialla, polio orale tipo Sabin – e batteriche – tifo addominale orale, tubercolosi (bacillo di Calmette e Guérin ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. La genesi della vaccinologia
Anne-Marie Moulin
La genesi della vaccinologia
Il termine vaccinologia è stato coniato nel 1975 dal celebre [...] la pertosse e la rabbia sono stati soppiantati da quelli più affidabili e sicuri, il vaccino Rockefeller contro la febbregialla, efficace ma responsabile di alcuni casi di encefalite, è tuttora utilizzato. Per il vaiolo, in caso di nuova insorgenza ...
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Ente fisico cui è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive, cioè la possibilità, da parte dell’occhio, di vedere gli oggetti. Si distingue generalmente la l. naturale, emessa da una sorgente [...] sue intrinseche caratteristiche, la l. può essere bianca, gialla, rossa, verde, azzurra ecc., livida, o fosforescente più gravi si hanno flittene e bolle, con o senza febbre. Per azione protratta si possono avere dermatosi eczematoidi croniche, ...
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Farmaco
Vittorio Alessandro Sironi e Vittorio Erspamer
Il termine farmaco indica ogni sostanza, inorganica od organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni [...] uno squilibrio della tetrade umorale dell'organismo (sangue, flegma, bile gialla, bile nera) - analoga a quella degli elementi primordiali ( sintomi più gravi che accompagnano le malattie (come la febbre o il dolore), ma non riducono l'incidenza delle ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Sistemi e metodi terapeutici
Andreas-Holger Maehle
Sistemi e metodi terapeutici
I sistemi terapeutici del XVIII sec. sono caratterizzati da una graduale trasformazione [...] flemma o bile nera) o caldi (sangue o bile gialla). Nell'applicare questi trattamenti, dovevano essere tenuti in considerazione di testa all'angina pectoris, nei casi di 'sangue denso', di febbre e di peste, e persino nei casi di obesità, grazie a una ...
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giallo
agg. e s. m. [dal fr. ant. jalne, che è il lat. galbĭnus, der. di galbus «verde, giallo»]. – 1. a. agg. e s. m. Uno dei sette colori fondamentali, o colori dell’iride, compreso tra l’aranciato e il verde (è tipico, per es., della buccia...
febbre
fèbbre (ant. fèbre) s. f. [lat. fĕbris]. – 1. Aumento della temperatura corporea al disopra della norma (cioè in genere sopra i valori considerati normali di 36,5-37 °C), dovuto a cause morbose che agiscono nell’interno dell’organismo,...