Malattia originaria delle coste del golfo del Messico e delle Antille, causata da un virus ultramicroscopico, filtrabile, ancora ignoto.
In quelle regioni fu sempre endemica e di là venne portata per via [...] l'asiatico Macacus rhesus. Il virus si mantiene in vita e attivo nel fegato congelato di scimmie morte di febbregialla. Infezioni di laboratorio si verificarono in investigatori che lavoravano su questo materiale ed è risultata la possibilità che la ...
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amarillico
Connesso con la febbregialla (detta anche febbre a.): sindrome a., la sindrome caratteristica della febbregialla; maschera a., la facies dei soggetti colpiti da febbregialla. ...
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febbre
Maurizio Imperiali
Quando il nostro corpo reagisce e diventa troppo caldo
La febbre non è una malattia in sé, ma un fenomeno che accompagna diverse malattie o disturbi, in quanto è un effetto [...] , dalle malattie infettive come l'influenza all'insolazione. Soprattutto in passato, si usava dire 'febbre reumatica' o 'febbregialla' per indicare malattie in cui l'innalzamento anche notevole della temperatura era una delle manifestazioni più ...
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Biologia e medicina
Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica [...] solo nel 1930 si riuscì ad avere l’impiego sistematico dei topi nella titolazione del v. della rabbia (A. Hoyot) e della febbregialla (M. Theiler). Metodi di saggio per l’infettività di v. vegetali furono messi a punto da F. Holmes nel 1929 e da ...
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Patriota (Genova 1821 - Banda Atjeh 1873); ebbe infanzia travagliata e fu costretto a darsi alla vita del mare nella quale ebbe varie avventure. Nel 1847, dopo aver conosciuto a Parigi il Mazzini ed essersi [...] la sua attività politica e militare e, ripreso dalla passione del mare, costruitosi un bastimento di ferro (il Maddaloni), partì alla volta dell'arcipelago malese, ove restò vittima della febbregialla. La sua salma fu riportata a Genova nel 1877. ...
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Batteriologo (Pretoria 1899 - New Haven, Connecticut, 1972), di famiglia svizzera, membro della Fondazione Rockefeller di New York, dove lavorò nella International health division. Premio Nobel (1951) [...] riuscì (1930) a trovare il metodo per produrre lesioni encefalitiche nel topo col virus della febbregialla e a ottenere un ceppo attenuato, adatto alle prove diagnostiche. In collaborazione con altri riuscì (1936) a coltivare tale virus e a produrre ...
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Medico (Casciana Alta di Lari 1755 - L'Avana 1816). Dopo essersi recato in Oriente per dedicarsi allo studio della epidemiologia della peste, intraprese esperimenti rivolti alla ricerca della cura e della [...] del virus rabico mescolando saliva di cani idrofobi con succo gastrico di rana. Recatosi poi in Spagna e infine all'Avana per affrontare lo studio della febbregialla, morì in seguito ad autoinoculazione di germi attenuati della malattia. ...
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Medico (Tours 1801 - Parigi 1867). Fu prof. di terapia e farmacologia e quindi di clinica medica. Importante è la sua relazione sulla febbregialla pubblicata a Parigi nel 1830. Per primo praticò la tracheotomia [...] nella difterite laringea e descrisse il quadro della vertigo a stomacho laeso. Le sue opere più importanti sono: Traité élémentaire de thérapeutique et des matières médicales (1836-39); Clinique médicale ...
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Generale francese (Pontoise 1772 - S. Domingo 1802), seguace di Bonaparte, ne sposò la sorella Paolina (1797). Nel 1802 fu inviato a S. Domingo con la missione di soffocare la rivolta dei neri; arrestò [...] Toussaint Louverture e lo inviò prigioniero in Francia. Morì di febbregialla nell'isola di Tortuga; fu sostituito da D. Rochambeau. ...
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Il complesso delle condizioni meteorologiche (elementi del c.: temperatura atmosferica, venti, precipitazioni), che caratterizzano una località o una regione nel corso dell’anno, mediato su un lungo periodo [...] sia l’influenza benefica sull’organismo ammalato. I c. caldi favoriscono le malattie infettive (peste, colera, febbregialla ecc.) soprattutto perché propizi allo sviluppo e alla riproduzione degli agenti trasmettitori del contagio (insetti, roditori ...
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giallo
agg. e s. m. [dal fr. ant. jalne, che è il lat. galbĭnus, der. di galbus «verde, giallo»]. – 1. a. agg. e s. m. Uno dei sette colori fondamentali, o colori dell’iride, compreso tra l’aranciato e il verde (è tipico, per es., della buccia...
febbre
fèbbre (ant. fèbre) s. f. [lat. fĕbris]. – 1. Aumento della temperatura corporea al disopra della norma (cioè in genere sopra i valori considerati normali di 36,5-37 °C), dovuto a cause morbose che agiscono nell’interno dell’organismo,...