Giovanni Rezza
Zika, l’incubo della microcefalia
Il virus, isolato in Uganda già nel 1947 e riaffacciatosi in Micronesia nel 2007, viene ora definito, dopo i molti casi dell’America del Sud, un’emergenza [...] , viene isolato per la prima volta in Uganda nel 1947 da ricercatori della fondazione Rockefeller che stavano studiando la febbregialla in scimmie della foresta Zika (più precisamente chiamata Ziika), che si trova vicino al lago Victoria. Il primo ...
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Disinfezione
Eugenia De Luca
Per disinfezione si intende la pratica, applicata in campo medico-clinico e igienico-ambientale, che mira alla distruzione di microrganismi patogeni, eliminati dai malati [...] ai drammi provocati in passato dalle infezioni: basti pensare alle gravissime epidemie dovute alla peste, al colera, alla febbregialla ecc. (v. infettive, malattie). Ancora nella prima metà dell'Ottocento la suppurazione delle ferite rendeva vani ...
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BARZELLOTTI, Giacomo
Domenico Celestino
Nacque a Pian Castagnaio (Siena), l'11 nov. 1768. Studiò medicina all'università di Siena e ancor prima di laurearsi presentò all'Accademia dei Fisiocritici una [...] i contagi, conservar la vita, la sanità e gli interessi dei popoli e delle nazioni (Siena 1806). Riguardo alla febbregialla scrisse ancora il Parere intorno alla malattia che ha dominato maggiormente in Livorno nel 1804 (Firenze 1805).
L'opera più ...
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Disinfestazione
Eugenia De Luca
La disinfestazione ha per scopo la distruzione di piccoli animali (ratti, arvicole ecc.) o di insetti (zanzare, mosche ecc.) che possono essere vettori di agenti patogeni [...] (v. contagio) nella trasmissione di particolari malattie, quali la leptospirosi, la malaria, la febbregialla ecc., o comunque essere nocivi o molesti per l'uomo. La disinfestazione può essere attuata mediante agenti fisici o chimici. Inoltre può ...
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vaccino vivo attenuato
Rino Rappuoli
Vaccino contenente microrganismi vivi che deriva da batteri o virus attenuati in laboratorio usando ripetuti passaggi colturali in condizioni subottimali di crescita. [...] vaccinazione stessa. I vaccini vivi attenuati sono impiegati contro malattie virali – morbillo, rosolia, parotite, varicella, febbregialla, polio orale tipo Sabin – e batteriche – tifo addominale orale, tubercolosi (bacillo di Calmette e Guérin ...
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Larrey, Dominique-Jean
Chirurgo francese (Baudéan, Pirenei, 1766 - Lione 1842). Fu docente nella scuola militare di Val-de-Grâce, poi chirurgo dell’armata italiana e direttore del servizio sanitario [...] riguardano i traumi, il tetano, gli aneurismi traumatici, l’elefantiasi dello scroto, l’atrofia del testicolo, la febbregialla. Fessura di L. (o pericardio-peritoneale): fessura del diaframma a forma triangolare, a base anteriore, delimitata dal ...
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MEDICINA
Arturo CASTIGLIONI
Alessandro MESSEA
Giangiacomo PERRANDO
Nicola LEOTTA
Adalberto PAZZINI
Raffaele CORSO
Giuseppe VIDONI
. Ogni tentativo di rimediare con le proprie forze o con l'aiuto [...] '800 si provvede a Parigi allo scarico delle immondizie dalle case. In quest'epoca la minaccia di malattie esotiche, particolarmente della febbregialla che si manifestò nel 1723 in forma epidemica a Lisbona, e del vaiolo, del quale vi fu nel 1770 un ...
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SANITARIA, LEGISLAZIONE
Alessandro MESSEA
Michele LA TORRE
Alberto LUTRARIO
. Tenuto per fermo, secondo il pensiero del Romagnosi, che lo stato dev'essere una grande educazione e una grande tutela, [...] di dieci giorni, risultò essere appena da tre a cinque giorni. Per la prima volta si presero provvedimenti anche contro la febbregialla. Ma la decisione più importante fu la creazione di un ufficio internazionale d'igiene. La convenzione di Roma del ...
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NOMENCLATURA
Primo DORELLO
Fabrizio CORTESI
Alfredo QUARTAROLI
Maria PIAZZA
Michele GORTANI
Alessandro GHIGI
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Guido VERNONI
. Ogni scienza si è venuta costituendo, secondo i bisogni ognora crescenti, [...] , ipocondria, isteria, asma, paraplegia); o dall'uso popolare (carbonchio, miserere, risipola, febbregialla, morbillo); o dal paese in cui sono stati dapprima riconosciuti (febbre di Malta o mediterranea; bottone del Nilo, di Aleppo, di Biskra; mal ...
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VIROSI
Giuseppe Visco
Giuseppe Luzi
Sinonimo di malattia virale o da virus, il termine indica in medicina, veterinaria e fitopatologia le malattie causate da virus. Per le caratteristiche di sede, [...] e ai tropici, mentre nelle zone temperate i vettori più importanti sono le zecche. I flavivirus sono responsabili della febbregialla (virus Amaril) e della dengue, entrambe associate a gravi quadri di emorragia. Essi causano anche malattie a carico ...
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giallo
agg. e s. m. [dal fr. ant. jalne, che è il lat. galbĭnus, der. di galbus «verde, giallo»]. – 1. a. agg. e s. m. Uno dei sette colori fondamentali, o colori dell’iride, compreso tra l’aranciato e il verde (è tipico, per es., della buccia...
febbre
fèbbre (ant. fèbre) s. f. [lat. fĕbris]. – 1. Aumento della temperatura corporea al disopra della norma (cioè in genere sopra i valori considerati normali di 36,5-37 °C), dovuto a cause morbose che agiscono nell’interno dell’organismo,...