Sars
Minacce globali da virus emergenti
L'emergenza dell'infezione da Coronavirus SARS-CoV
di Maria Rapicetta
15 marzo
L'Organizzazione mondiale della sanità lancia l'allarme per il diffondersi di una [...] dall'OIHP, che estese al tifo e al vaiolo il trattamento prima riservato alla peste, al colera e alla febbregialla; la Convenzione sanitaria internazionale per la navigazione aerea del 1935; la creazione, nel 1938, del Consiglio sanitario, marittimo ...
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FERDINANDO III di Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze, il 6 maggio 1769, secondogenito maschio di Pietro Leopoldo, granduca di Toscana e di Maria Luisa di Borbone, [...] maggior parte della popolazione; per di più, la Toscana fu pure colpita da gravi epidemie di tifo e di febbregialla che fecero numerose vittime, specie a Livorno. In questa situazione il governo stabilì che chiunque potesse presentarsi al proprio ...
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Epidemie
J. Charles Sournia
Introduzione
Il termine 'epidemia' è antico, poiché ricorre spesso già negli scritti ippocratici dell'antica Grecia: conformemente alla sua etimologia, esso designa un flagello [...] carattere endemico solo in qualche regione del globo; la stessa cosa è avvenuta anche per il colera e per la febbregialla.
Ma tutto questo vale soltanto per i paesi industrializzati, mentre la maggior parte dell'umanità non ne trae beneficio: come ...
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Armamenti
Virgilio Ilari
sommario: 1. Disarmo e riarmo nel ‛terzo dopoguerra'. 2. L'eliminazione degli euromissili e la riduzione degli armamenti strategici. 3. La riduzione delle forze convenzionali [...] peste, colera, carbonchio e tifo addominale. Altre armi biologiche impiegano rickettsie (tifo petecchiale), virus (febbregialla, vaiolo, influenza), tossine (botulismo) e funghi (coccidiomicosi); esse possono anche aggredire vegetali e quindi ...
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Morbosità
Giovanni Berlinguer
Definizione e valutazione della morbosità
La morbosità esprime il rapporto fra il numero di ammalati e la popolazione. Questo rapporto viene studiato come uno degli indicatori [...] dopo il 1492, quando dall'Eurasia all'America furono portati il vaiolo e il morbillo, dall'Africa all'America la febbregialla, e dall'America pervenne quasi sicuramente nel Vecchio Mondo la sifilide.
Dopo quell'evento, che nel campo della morbosità ...
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Epatite
Giuseppe Giusti
L'epatite (dal francese hépatite, derivato del greco ἧπαρ, -ατος, "fegato") è una malattia acuta o cronica del fegato, caratterizzata da alterazioni degenerative e necrotiche [...] epatotropi, responsabili di malattie tropicali caratterizzate da epatiti molto gravi con elevata letalità (per es., il virus della febbregialla, il virus di Marburg e il virus di Ebola); questi virus non vengono inclusi tra quelli delle epatiti ...
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GUERRAZZI, Francesco Domenico
Zeffiro Ciuffoletti
Figlio di Francesco Donato, intagliatore in legno, e di Teresa Ramponi, nacque in un quartiere popolare della vecchia Livorno il 12 ag. 1804, proprio [...] quando in città dilagava la febbregialla. Nelle Note autobiografiche, stese nel 1833, scrisse di essere stato "procreato quasi per svista" e "sotto auspici avversi". Tutti e due i genitori erano, sempre a detta del figlio, irreligiosi: "mio padre, ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. La ricerca biologica e medica tra pubblico e privato
Paul Weindling
La ricerca biologica e medica tra pubblico e privato
Il patronato [...] contro l'anchilostomiasi ai paesi dell'America Latina e del Pacifico e, successivamente, affrontò la malaria, la febbregialla, la framboesia e la schistosomiasi.
I rappresentanti della RF guardarono con una certa soddisfazione la sostituzione delle ...
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Contagio
Riccardo De Sanctis e Augusto Panà
Il contagio è il meccanismo per mezzo del quale gli agenti infettivi vengono trasmessi da una fonte di infezione - che può essere una persona, un oggetto [...] . Le malattie considerate dubbie, cioè probabilmente infettive, come la peste, la febbregialla, il colera, l'influenza, vengono classificate come molto simili alle febbri intermittenti e da qui al designarle come specifiche di certe località, il ...
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MALASPINA, Alessandro
Dario Manfredi
Nacque in Lunigiana, a Mulazzo, dove fu battezzato il 5 nov. 1754, terzo figlio maschio di Carlo Morello, marchese di Montereggio e Pozzo e marchese condomino di [...] sanitario lungo i confini fra Repubblica Italiana e Regno d'Etruria, poiché da Livorno stava diffondendosi un'epidemia di febbregialla. Dopo qualche mese cadde infermo e dovette dimettersi. Il 30 giugno 1805 fu nominato membro del Consiglio di Stato ...
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giallo
agg. e s. m. [dal fr. ant. jalne, che è il lat. galbĭnus, der. di galbus «verde, giallo»]. – 1. a. agg. e s. m. Uno dei sette colori fondamentali, o colori dell’iride, compreso tra l’aranciato e il verde (è tipico, per es., della buccia...
febbre
fèbbre (ant. fèbre) s. f. [lat. fĕbris]. – 1. Aumento della temperatura corporea al disopra della norma (cioè in genere sopra i valori considerati normali di 36,5-37 °C), dovuto a cause morbose che agiscono nell’interno dell’organismo,...