Genericamente, insieme di norme e di metodi intesi a evitare o prevenire il diffondersi di malattie. In particolare, le norme e i provvedimenti che si devono adottare, collettivamente o da parte di singoli, [...] regolata da leggi e ordinamenti sanitari applicati in ambito nazionale e per particolari malattie (colera, vaiolo, febbregialla, peste), da provvedimenti internazionali deliberati dall’OMS.
Norme della p. delle malattie infettive sono: disinfezione ...
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Virus a RNA appartenente alla famiglia delle Flaviviridae, responsabile della malattia omonima. Trasmissibile soprattutto attraverso le zanzare, il virus è simile a quello che causa malattie come la dengue, [...] la febbregialla e l’encefalite del Nilo occidentale. Il virus prende il nome da una foresta dell’Uganda dove è stato scoperto nel 1947, ma allora infettava solo le scimmie. Passato poi ad infettare la Polinesia francese, dal 2014-15 ha colpito l’ ...
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Chirurgo (Baudéan, Pirenei, 1766 - Lione 1842). Attivo nell'armata del Reno, istituì le "ambulances volantes"; fu docente nella scuola militare di Val-de-Grâce, poi chirurgo dell'armata italiana e direttore [...] ospedali della guardia consolare. È considerato il creatore della moderna chirurgia di guerra. Le sue opere riguardano i traumi, il tetano, gli aneurismi traumatici, l'elefantiasi dello scroto, l'atrofia del testicolo, la lissa, la febbregialla. ...
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Medico (Beaurepaire, Isère, 1775 - Salon, Rodano, 1866). Diresse l'organizzazione sanitaria della spedizione di S. Domingo e, nel 1821, si recò a Barcellona per combattervi l'epidemia di febbregialla. [...] Ha lasciato notevoli osservazioni su alcune malattie esotiche e un interessante scritto dal titolo Voyage d'Horace à travers les marais Pontins, considéré sous le rapport médical (1849) ...
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Tropicalista (Puerto Prìncipe, od. Camagüey, 1833 - Avana 1915), direttore del servizio sanitario a Cuba. Si dedicò alle ricerche sulla febbregialla dimostrando (1881) che la sua diffusione è dovuta alla [...] zanzara Stegomyia fasciata ...
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Genere di virus comprendente il virus amarillico, responsabile della febbregialla, e i virus responsabili dell’ilheus, della dengue, della encefalite da zecche ecc. Tutti questi virus sono ribovirus, [...] ossia virus a RNA ...
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Vaccini intelligenti
MMaria Lattanzi
Rino Rappuoli e Giuseppe Del Giudice
di Maria Lattanzi, Rino Rappuoli e Giuseppe Del Giudice
Vaccini intelligenti
sommario: 1. Introduzione. 2. Cenni di immunologia. [...] vaccinazione stessa.
I vaccini vivi attenuati vengono impiegati contro malattie virali - morbillo, rosolia, parotite, varicella, febbregialla, polio orale tipo Sabin - e batteriche - tifo addominale orale, tubercolosi (bacillo di Calmette e Guérin ...
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malattie, diffusione e distribuzione
Stefania Salmaso
Malattie di tutti o solo di alcuni
La diffusione delle malattie nel mondo è determinata da molti fattori: climatici, alimentari, genetici, igienici, [...] da un tipo di zanzare (Aedes aegypti) che vivono in regioni dal clima caldo-umido sono la dengue e la febbregialla. La dengue colpisce tra 50 e 100 milioni di persone l’anno nelle aree tropicali, subtropicali ed equatoriali, soprattutto dell ...
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Neuropatologia
FFernando De Ritis e Charles E. Lumsden
di Fernando De Ritis e Charles E. Lumsden
NEUROPATOLOGIA
Malattie virali del sistema nervoso centrale
di Fernando De Ritis
sommario: 1. Eziologia. [...] tessuto nervoso diversa è la recettività ai singoli virus delle varie zone del tessuto stesso (presenza di virus della febbregialla negli astrociti, di reovirus nei neuroni, di virus fisso della rabbia nelle cellule di Purkinjie con rispetto degli ...
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Neoplasie
Bruce N. Ames
Lois S. Gold e Walter C. Willett
Georges Mathé e Paolo Pontiggia
Giancarlo Vecchio
Cause e prevenzione, di Bruce N. Ames, Lois S. Gold e Walter C. Willett
Oncologia clinica, [...] in una fascia che attraversava l'Africa equatoriale, identificabile con l'area di distribuzione del virus della febbregialla - fosse indotto da un virus. Nel 1964 Epstein e Barr descrissero particelle virali della famiglia degli Herpesvirus ...
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giallo
agg. e s. m. [dal fr. ant. jalne, che è il lat. galbĭnus, der. di galbus «verde, giallo»]. – 1. a. agg. e s. m. Uno dei sette colori fondamentali, o colori dell’iride, compreso tra l’aranciato e il verde (è tipico, per es., della buccia...
febbre
fèbbre (ant. fèbre) s. f. [lat. fĕbris]. – 1. Aumento della temperatura corporea al disopra della norma (cioè in genere sopra i valori considerati normali di 36,5-37 °C), dovuto a cause morbose che agiscono nell’interno dell’organismo,...